Cinema & Teatro
Roma, Lillo & Greg al teatro Olimpico sino al 6 gennaio
Recensione di “GAGMEN” di Lillo & Greg. Regia di Lillo&Greg e Claudio Piccolotto.
di Andrea Cavazzini
Lillo & Greg,coppia artistica che resiste indomita all’usura del tempo(sono loro i veri supereroi della risata), non potevano di certo mancare nell’affollata e variegata offerta nel periodo natalizio con uno show dei loro che riesce sempre a sorprendere. Attingendo dal vasto corollario di sketch tratti dal loro prolifico repertorio televisivo, radiofonico e teatrale, i due comici romani hanno realizzato uno spettacolo davvero esilarante, che ha divertito il numeroso pubblico accorso al Teatro Olimpico, che non ha lesinato risate e fragorosi applausi, incluso lo scrivente che ha avuto qualche difficolta a mantenersi sobrio!
Sostenuti da tre spalle efficaci come Vania della Bida, Marco Fiorini e dal maestro Attilio Di Giovanni, autentici perni del loro sodalizio, Lillo e Greg sono riusciti a realizzare un concept show molto divertente, raffinato, dalla comicità demenziale che testimonia come questo imprevedibile duo nonostante i 30 di lavoro insieme, riescano ancora a trovare la chiave giusta per farsi amare da un pubblico intergenerazionale: dai ragazzini ai nonni.
E migliore inizio dello show non poteva avvenire se non per rammentare a chi ancora fa confusione sulla loro identità, declinando un piccolo Bignami cantato per i duri di comprendonio, della serie: “io sono Lillo e io sono Greg”, dal vago sapore didascalico.
E tra un siparietto musicale e l’altro, caratterizzato sempre e soltanto dallo stesso motivetto attraverso generi diversi dal reggae al pop, dalla disco-dance fino all’opera, utilizzato come intermezzo dopo ogni sketch e ottimamente eseguito dal Maestro Fontana, ecco apparire Normal Man e Amnesy: dialogo surreale tra il paladino della normalità e quello che eccelle per i vuoti di memoria nel volgere di pochi secondi, per passare a gag storiche come “Che l’hai visto” o la parodia dei talk-show che cavalcano l’audience attraverso sventure e disgrazie che colpiscono l’intervistato di turno o la presa in giro di certe pseudo sette per approdare nella seconda parte dello spettacolo alla squadra più surreale e sgangherata di supereroi, nata dagli esperimenti della Nasa attraverso l’uso dei raggi gamma per far fronte alla crescente criminalità: l’Uomo Elastico, Il Bradipo, TelePentothal e Saetta ovvero I giustizieri dell’Universo. Ma cercare di spiegare cosa riescono a combinare Lillo, Greg e soci sul palco si trasformerebbe in una diminuito che non renderebbe giustizia alla loro bravura.
Lo spettacolo diretto dagli stessi Lillo e Greg in condominio con Claudio Piccolotto, ha il pregio di proporre una comicità senza tempo, mai banale, cosa che di questi tempi è impresa titanica, rivelandosi ingegnoso sia dal punto di vista interpretativo che filologico trasformando il tutto in pillole di autentica comicità, che per certi versi e con il dovuto rispetto e proporzione mi hanno ricordato un grande del passato, l’imprevedibile Walter Chiari, uno dei maestri della comicità italiana. In fondo la tradizione classica dello sketch rivive proprio attraverso la lettura personale che ne danno Lillo e Greg bravi a saper cogliere le debolezze e i difetti più nascosti della nostra società attraverso studio attento che ne fanno figli del tempo che viviamo.
Da sottolineare la scenografia di Andrea Simonetti in linea con lo stile dello spettacolo con colori pastello molto forti tipici dei supereroi e dei cartoni animati.
Ebbene si questa volta una sonora risata ci seppellirà!