Ambiente & Turismo
Roma. Il Mercatino-Franchising Re di Roma sostiene il futuro con la “pratica del Riuso”

Il 1° ottobre si è tenuto il “Festival Culturale del Riuso”: una giornata interamente dedicata al “Riuso”, vista l’importanza che rappresenta per la salvezza del Pianeta
di Giordana Fauci
Il Mercatino Re di Roma, sito in Viale Castrense n. 16 a Roma, è nato di recente eppure si è già distinto rispetto ai numerosi altri Mercatini-Franchising che si occupano di compra-vendita dell’usato e che sono presenti da tempo nella Capitale.
La sua inaugurazione ha avuto luogo pochi mesi or sono: il 15 gennaio.
Nonostante il periodo di crisi cagionato dalla pandemia, è divenuto noto fin da subito e, perciò, frequentato da romani ma, invero, non solo.
Si è avuto modo di constatarlo il 1° ottobre, in occasione del Festival Culturale del Riuso: una giornata interamente dedicata al Riuso, vista l’importanza che rappresenta per il Pianeta.
Del resto, lo slogan dell’evento è inequivocabile: “Sostieni il Futuro, pratica il Riuso!”
La giornata ha, quindi, avuto avvio alle ore 10:00 del mattino, per poi proseguire fino alle 20:00.
Si è potuta ascoltare dell’ottima musica, con svariati live di artisti emergenti e un DJ, intervenuto fin dalle prime ore del pomeriggio.
…Senza dimenticare la presenza di Cartomante e Chiromante.
É stata offerta la possibilità di degustare un ricco buffet di prodotti tipici a “KM Zero”, usufruendo finanche di una zona open bar.
E, poi, si sono visionati oggetti usati, carichi del loro passato: fatti di vita, arte, cultura.
I proprietari Sandra, Stefano e Giuseppe, hanno alle spalle anni di esperienza nel campo: gestiscono, al contempo, il Mercatino-Franchising di Porta Maggiore, sito in Via Sebastiano Grandis n. 7, che si trova a soli 200 metri.
Ecco perché, forti dell’esperienza nellla catena e, al tempo stesso, animati da profonda passione, assieme al loro amabile Staff, non hanno esitato a dare avvio a questa nuova avventura, convinti che “il Riuso deve divenire un’abitudine quotidiana, oltre che scelta di stile…”.
Il nuovo Mercatino romano, in effetti, nasce da una vecchia autorimessa di circa 1200 mq.
…Un punto-vendita che, vista la collocazione in un quartiere così vivo e pulsante, oltre che ben collegato, non può non promettere soddisfazioni ai proprietari.
Né si possono dimenticare i giovani collaboratori: ad esempio Fabiola, che si occupa con competenza e professionalità del reparto libri e dischi; o, ancora, i tre simpatici addetti al reparto abbigliamento: Francesca, Flavia e Simone. Non volendo tralasciare Valentina, Davide, Michele e, da ultimo ma non certo per ultimo, il mitico Tiziano, per lo più presente nel Mercatino di Porta Maggiore.
I pregevoli mobili, come pure i dipinti e la svariata oggettistica messa in bella mostra, con ricercatezza e gusto, non hanno alcunché da invidiare ai migliori negozi di antiquariato: vi si trovano carrozze, grammofoni, vetuste lampade ancora perfettamente funzionanti…
…Un’infinità di oggetti tra cui curiosare, respirando secoli che, altrimenti, rischerebbero di andare per sempre perduti.
Oggetti unici, o per chi preferisce “vintage”, oltretutto venduti a prezzi d’occasione: anch’essi “vintage”.
Oggetti quali libri, cd, collezionismo, vestiario griffato e finanche accessori firmati, messi in conto-vendita ma, prima ancora, valutati da esperti e cortesi professionisti, per, poi, essere esposti e venduti – anche on-line – con altrettanta accortezza, con guadagni fino all’80% ed incassi immediati, previo avviso via e-mail.
…Senza dimenticare le valutazioni gratuite dei mobili più grandi: tutte rigorosamente a domicilio.
Un Mercatino che è già divenuto punto di riferimento per gli appassionati di Second Hand e che offre consigli preziosi a chi decide di fargli visita.
“Perché il Riuso fa bene a te e all’ambiente…”: questo è quel che si legge all’entrata.
Non a caso, Giuseppe è fermamente convinto che “abiti e mobili devono avere lunga vita, poiché siamo ben lontani dai tempi in cui si parlava di scarti…”.
Non a caso i clienti sono avvocati, ingegneri, operai, studenti, pensionati ed extra-comunitari: differenti categorie sociali accomunate dalla passione per il vintage ma, prima ancora, dalla cultura per il Riuso.
…Individui certi che la nostre scelte quotidiane di oggi hanno importanza per le future generazioni e che, quindi, hanno saputo cogliere appieno il significato del termine “Riuso”, non limitandosi a ricorrervi per mere motivazioni economiche, ovvero per risparmiare, come avveniva fino a qualche anno addietro.
Il Mercatino Re di Roma ne è conferma: la cultura del valore ha ormai sostituito quella “usa e getta” di un tempo e tale condotta riguarda tutti, finanche le persone più benestanti, che non possono non essere interessate al futuro benessere della casa di ognuno, in primis dei figli.
Del resto, il Pianeta Terra ospita tutti… Nessuno escluso!
Ecco perché non si può non condividere la cultura del Riuso di cui i Mercatini Franchising sono stati promotori già diversi decenni or sono.
Ecco perché non si può non apprezzare l’operato di tante e tali realtà, credendo in chi, come Sandre, Stefano e Giuseppe vi hanno creduto fin dall’inizio e, dunque, investono ancor oggi nel campo. Invero ora ancor più di ieri.
Ecco perché non si può non evidenziare l’unicità del Mercatino-Franchising Re di Roma, che, ancor più degli altri presenti sul mercato, si preoccupa di “educare al Riuso” e, quindi, mette in vendita oggetti vintage utili e funzionanti.
Un mercato “diverso” quello realizzato all’interno del Mercatino Re di Roma, fatto di oggetti sì vecchi ma che tengono conto del pieno rispetto del mondo futuro: “In una prospettiva etica… Cominciando quanto meno da ora, prima che sia troppo tardi…”, ad utilizzare le sagge parole di Giuseppe.
…Un’occasione da non perdere: il Mercatino Re di Roma è aperto tutti i giorni, con orario continuato dalle ore 10:00 alle ore 20:00.
Credit Photo by Damiana Cicconetti