Ambiente & Turismo
Roma: Ecoitaliasolidale chiede il veto per i “botti” di Capodanno, inquinano e fanno strage di volatili
Ecoitaliasolidale, ricordando ancora le immagini dello scorso anno che hanno fatto il giro del mondo degli uccelli morti a Capodanno nel centro di Roma, chiediamo di vietare per tempo i botti e subito una campagna di sensibilizzazione
Ricordando le terribili immagini della strage di uccelli nella notte di Capodanno nel centro di Roma che hanno fatto il giro del mondo, chiediamo all’attuale amministrazione guidata dal neo Sindaco Gualtieri di firmare da subito l’ordinanza per vietare i botti, di renderla immediatamente esecutiva e adeguatamente divulgarla, oltre a programmare una campagna di sensibilizzazione a favore degli animali.
È quanto dichiarano in una nota Piergiorgio Benvenuti Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, e Cinzia Caruso responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza degli animali di Ecoitaliasolidale.
Lo scorso anno è stato grave non vietare i “botti” per tempo, pur avendo Ecoitaliasolidale sollecitato un intervento tempestivo di divieto con adeguati controlli sulle vendite illegali.
L’ordinanza firmata dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi apparve sul sito del Comune il 31 dicembre, quando gran parte di coloro che volevano utilizzare i “botti” avevano già provveduto all’acquisto.
Inoltre – proseguono gli esponenti di Ecoitaliasolidale – proseguiamo a chiedere di utilizzare le tecniche di “distress call” per dividere i grandi dormitori di stormi in previsione dei “botti” di Capodanno. Tecniche che ad esempio lo scorso anno avrebbero evitato, soprattutto nel centro storico, l’elevato numero di scontri e morti che purtroppo sono avvenuti”.
“Le ragioni che giustificano il divieto sono molteplici -ricordano Benvenuti e Caruso- la tutela della salute pubblica, il benessere degli animali e, in questi anni più che mai, l’esigenza di limitare il carico di lavoro negli ospedali, già sotto pressione a causa del Covid-19. Inoltre Proprio per questo in piena emergenza sanitaria, nel vietare i festeggiamenti in piazza per il Capodanno per evitare maggiori contagi sarebbe stato opportuno rendere omogenei i divieti di utilizzo dei botti nell’intero Paese, ma così al momento non sembra essere e quindi si attendono le disposizioni locali sperando che non tardano”.
“Da parte nostra, come ogni anno, invitiamo a non utilizzare i “botti”, attraverso la tradizionale iniziativa denominata “ANCHE LO SPUMANTE FA IL BOTTO”, invitando a festeggiare con il solo botto dello spumante, ponendo l’accento sul pericolo dell’utilizzo dei botti e le relative conseguenze. In modo specifico per quelli venduti illegalmente e prodotti fuori ogni norma di sicurezza che solitamente sono finalizzati per spettacoli pirotecnici di più ampie proporzioni, e che possono creare danni anche gravi a chi li utilizza e chi si trova nella traiettoria dell’esplosione”.
“Ribadiamo altresì che l’utilizzo dei botti comporta il conseguente raddoppio del livello di polveri sottili PM10, con rischi per la salute dei cittadini ed in particolare di coloro che soffrono di asma e patologie respiratorie, soprattutto per persone non più giovani. Nel 2005 da uno studio della Cewep (Confederation of european waste-to-energy plants) si è calcolato che soltanto a Napoli i fuochi d’artificio avevano generato una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori”.
“Trascorriamo queste difficili e sofferte festività, senza inquinare e correre inutili pericoli, per noi e per i nostri amici a quattro zampe. A chi amministra ora la Capitale – concludono Benvenuti e Caruso- chiediamo la firma dell’ordinanza anti- botti non più al 90’ minuto, fuori tempo massimo, come è avvenuto gli scorsi anni”.