Salute
Ridere fa bene: sia alla mente che al corpo
In passato Ippocrate e ancor oggi la scienza confermano che ridere fa bene, alla mente ed al corpo. Per questo il 7 maggio si celebra il World Laughter Day, Giornata Mondiale della Risata, istituita nel 1988 e, da allora, sempre più festeggiata
di Giordana Fauci
La salute di ognuno si basa sulla felicità: il Dottor Patch Adams ha fondato il suo metodo terapeutico su tale convincimento fin dal 2015, dopo oltre quarant’anni di studi.
Un metodo che, invero, era ritenuto validissimo già ai tempi di Ippocrate, padre della medicina scientifica.
In effetti, il sorriso rappresenta la combinazione vincente di umorismo e divertimento: ingredienti essenziali per la garanzia di guarigioni, sia fisiche che mentali.
Ed è sulla base di questo fondamentale assunto che, oggi più che mai, la cosiddetta “Terapia del Sorriso” continua ad essere ritenuta uno strumento efficace per aiutare i malati a vivere meglio le loro patologie.
Pur senza sottovalutare altri importanti aspetti collegati alla risata, quali i notevoli benefici che si ottengono a livello di respirazione, ossigenazione, circolazione e, da ultimo, la riduzione di stress e stati ansiogeni.
Perché gli scienziati di tutto il mondo ne sono certi: ridere fa vivere meglio e rappresenta la via più semplice ed economica per il raggiungimento del benessere fisico e mentale, nella vita di tutti i giorni, come pure in ambito professionale.
Gli scienziati hanno così appurato che una risata migliora la circolazione del sangue; previene malattie cardio-vascolari; mantiene il cervello allenato; contrasta ansia e depressione, altresì contribuendo alla salute del sistema immunitario.
Lo conferma uno studio condotto oltre dieci anni fa presso il St. Edwards University di Austin, in Texas, su 2500 impiegati che si sono dichiarati maggiormente produttivi dopo essere stati inseriti in contesti lavorativi in cui regnava buonumore.
Lo conferma altresì un ulteriore studio condotto dalla Mayo Foundation for Medical Education and Research, pubblicato di recente sull’Huffington Post, in cui è emerso che ridere riduce drasticamente gli ormoni dello stress e, più precisamente, il cortisolo del 39%, l’epinefrina del 70% e la dopamina del 38%.
Per questo motivo lo psicologo e psico-terapeuta Dottor Stefano Lagona, Responsabile Scientifico del Corso di Formazione a Distanza di Educazione Continua in Medicina, in partnership con Consulcesi Club, nell’anno 2017 si è prodigato per la realizzazione del corso “Terapia del Sorriso: efficacia ed applicazione nei contesti di cura”, per dimostrare che non pochi sono i benefici del sorriso, perché “ridere riduce lo stress; aiuta sul lavoro favorendo la relazione con i colleghi, il lavoro di gruppo, la leadership e la capacità di problem solving; rafforza poi le relazioni interpersonali, altresì stimolando il sistema immunitario, poiché le emozioni positive favoriscono la produzione di una cascata di reazioni, tali da attivare il sistema immunitario ed, in particolar modo, i ‘linfociti Killer’, al contempo rilasciando endorfine, ovvero gli ‘ormoni della felicità’…”.
Non a caso, lo studio dell’importanza dell’umorismo e della risata sulla salute ha origini lontane: già Ippocrate sosteneva che “il buonumore equivale ad un elisir di lunga vita…”.
Sta di fatto che fondatore ufficiale della “Terapia del Sorriso” è il Dottor Norman Cousin, che, negli anni 1940, è arrivato a sperimentare su se stesso gli effetti terapeutici della risata ed il loro potenziale nel favorire il decorso della sua malattia.
La “Terapia del Sorriso” riunisce così tecniche e metodologie diverse: dalla più famosa clown-terapia, allo yoga della risata, pur senza dimenticare la visione di filmati e spettacoli in cui si arriva a partecipare attivamente, in ogni dove, indipendentemente dal luogo.
Del resto, la “Terapia del Sorriso” trova il suo luogo naturale nei reparti pediatrici ma non è destinata solo ai bambini: gli stessi clown-dottori sono presenti in oncologia e geriatria, nonché all’interno di scuole, missioni umanitarie e, finanche, nelle carceri.
Perché “se è vero che ridere non fa scomparire il problema, è ancor più vero che permette alla persona di ritrovare uno stato emotivo da cui ricavare una rinnovata energia per agire…”: a confermarlo è la Professoressa Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia che utilizza la “Terapia del Sorriso” in situazioni particolarmente ardue, invero con evidenti successi.
Ecco perché in un periodo così drammatico quale quello che stiamo vivendo, contrassegnato da guerre e gravissime crisi economiche, conseguenti alla pandemia da Covid ancor oggi in atto, il ricorso alla risata non può che rappresentare un ottimo viatico per dimenticare, seppur momentaneamente, la negatività.
…Un motivo in più per festeggiare il World Laughter Day il prossimo 7 maggio: una giornata istituita fin dall’anno 1998 e che si celebra, ogni anno, in occasione della prima domenica di maggio.
…Una celebrazione dovuta a Madan Kataria, fondatore del Movimento Internazionale dello Yoga della Risata e, da allora, sempre più festeggiata.
…Perché non vi è più alcun dubbio: ridere fa bene, alla mente ed al corpo.