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“Rapper muto” e disabile, riesce a cantare grazie a sofisticati congegni meccanici

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Rapper disabile canta i suoi sentimenti ed ora ha raggiunto il sogno che inseguiva da piccolo: diffondere i suoi pensieri intimi raccolti in musica.

di Vito Nicola Lacerenza

«Non mi importa di cosa la gente pensa o dice di me, accettatemi con la mia diversità. Avrei potuto morire ma sono ancora qua. Mi dicevano che non avrei mai camminato e, invece, cammino. Tutti sentiranno la mia voce!». Anche se priva di suono. Perché Isaiah Acosta, rapper autore dei testi e musica, è muto a causa di una rara malattia genetica, il cosiddetto  “situs inversus”, che comporta un’anomala disposizione degli organi interni, come cuore, polmone ecc. Nel caso di Isaiah, la patologia è rappresentata dall’incapacità di respirare e di nutrirsi autonomamente. Non avendo la mascella, il giovane, diciottenne,  originario della città americana di Phoenix,  non può masticare né parlare. Sono le macchine a permettergli di svolgere le sue funzioni primarie. Il ragazzo, però, a dispetto della disabilità totale, ambisce a qualcosa di più della sopravvivenza. Lui sogna di diventare un rapper e attraverso le canzoni far conoscere a tutti i suoi sentimenti,  sentimenti scaturiti dal dolore provocatogli dalla discriminazione di cui è rimasto vittima fin dall’infanzia.

«Fin dai primi anni di scuola mio figlio è stato insultato per la sua disabilità- ha raccontato la madre del cantante- i suoi compagni non perdevano occasione per ricordargli che non avrebbe mai avuto una ragazza. Ancora oggi viene offeso sui social, con commenti del tipo: “tua madre e tuo padre dovrebbero vergognarsi di loro stessi per averti lasciato in vita, dovresti suicidarti!”. Ma Isaiah non si è arreso e, grazie all’aiuto di un’associazione non-profit, ha trovato “la voce” di cui aveva bisogno. Quella del rapper afroamericano, Trap House, che ha deciso di cantare i testi del giovane diversamente abile, riuscendo ad interpretare i suoi sentimenti di dolore, ma anche di vittoria. Nessun ostacolo è stato mai insormontabile per il ragazzo di Phoenix e, a chi gli ha chiesto quanto difficile sia per lui superare le grandi difficoltà della vita quotidiana, ha risposto così: «Non posso né parlare, né respirare ma non mi infastidisce più di tanto. Vivo senza».

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