Diritti umani
Quel nome “Giuseppe” diventato un segno di sfida a difesa della legalità
A Crotone atto vandalico a danno della panchina dedicata a Giuseppe Parretta. Strappata la targa con il nome del giovane ucciso il 13 gennaio del 2018
di Benedetta Parretta
‘Un ulteriore segno di prepotenza e abuso e di squallida presunzione, quello lasciato ieri 6 febbraio sulla panchina dedicata a Giuseppe Parretta presso il luogo dove è stato ucciso quel maledetto 13 gennaio 2018. E’ difficile continuare a rivivere quella scena, e tornare in quel luogo per tenere alto il nome e l’onore di mio fratello attraverso la lotta per la legalità, vederlo li disteso mentre moriva ha lasciato in me un dolore incolmabile, e continuare ad assistere a questi sfregi dopo aver dovuto sopportare di vedere la faccia dell’assassino per due anni nelle aule di tribunale è straziante, sono indignata perché oltre aver strappato i sogni a Giuseppe continuano ad intimorirci.
Nonostante si organizzino continue iniziative per la battaglia della legalità in questi mesi come quella del Procuratore Gratteri e i progetti presentati dall’Associazione ‘Ad un Passo da te’, bisogna realizzare un cambiamento culturale partendo dalle nuove generazioni.
Ma ancora oggi a distanza di due anni non possiamo accertarci di chi continua a dare fastidio per la mancanza delle telecamere, della sicurezza!
E non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, le istituzioni che dovrebbero dare sicurezza sembrano essere impegnate e non avere tempo per incontrare Libere donne e Ad un Passo da te che continuano con coraggio a denunciare’.
Il grido di dolore della nostra corrispondente su Crotone, la giovanissima Benedetta Parretta, la dice lunga su tutto quello che ancora non è stato fatto a difesa di una famiglia frantumata dalla perdita di un giovane, Giuseppe Parretta, ucciso solo due anni fa dal pregiudicato Salvatore Gerace, recentemente condannato all’ergastolo in primo grado per il grave delitto. La nostra redazione si unisce allo sdegno per l’atto vandalico e chiede l’attenzione delle Autorità competenti affinchè vigilino con grande attenzione sulle continue intimidazioni che questa famiglia riceve.