Arte & Cultura
Quale il futuro dell’intrattenimento e degli eventi culturali dal vivo? Se ne parla con ‘Ether,il quinto elemento’.

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2 mesi agoon
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redazione
Ospite di ‘Ether,il quinto elemento’, Antonio Flamini, direttore artistico e promotore culturale tra i più attivi, attento ed appassionato divulgatore e conoscitore di cinema, organizzatore di eventi culturali e presidente della SILB Fibe (Associazione italiana imprese di intrattenimento )
di Macri Martinelli Carraresi
Ether, il quinto elemento, il podcast di intrattenimento culturale tutto al femminile condotto da Isabel Russinova , Tiziana Primozich e Macri Martinelli Carraresi ha incontrato Antonio Flamini, direttore artistico e promotore culturale tra i più attivi, attento ed appassionato divulgatore e conoscitore di cinema, organizzatore di eventi culturali e presidente della SILB Fibe ( Associazione italiana imprese di intrattenimento ). Tra gli argomenti trattati quelli che riguardano le tante problematiche che oggi investono tutte le iniziative live. Teatro, cinema, musica, sport, eventi culturali, sono i più danneggiati dalle restrizioni legate alla pandemia che, pericolosamente ci attanaglia e danneggia anche i settori e i luoghi più amati dai giovani che, sicuramente sono maggiormente penalizzati rispetto alla loro naturale e sana esigenza di socialità.
Quale il futuro degli eventi dal vivo e quali le idee che Antonio Flamini come presidente Silb fibe mette in campo per arginarli? Ma non sono solo queste le domande e i temi che si sviluppano all’ interno dell’ incontro che potete trovare su canale you tube ‘Ether, il quinto elemento’, è molto ricca infatti l’attività di promotore culturale di Antonio Flamini che è grande conoscitore di cinema italiano ed internazionale, molti sono i film, gli autori, le anteprime e le scoperte legate al grande cinema che lo vedono divulgatore, ha all’ attivo più di 500 eventi di promozione in Italia e all’estero tra premiere e anteprime, ed è direttore artistico o consulente di molti tra i più importanti festival cinematografici nazionali ed internazionali, molti dei quali nati proprio dalle sue idee e dalla sua energia.
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Arte & Cultura
Nel periodo della pandemia la cultura resiste e non si ferma.

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2 giorni agoon
15 Gennaio 2021By
redazione
Nonostante i musei e luoghi culturali siano chiusi dal 4 novembre 2020, la cultura resiste e non si ferma. A metterlo in evidenza è mdmart.it.
Sono diverse le iniziative legate al mondo della cultura che sono state lanciate durante il periodo della pandemia, una situazione che ha prodotto un aumento esponenziale di iniziative culturali legate alla fruizione dell’arte, con visite virtuali ed esperienze digitali, che —benché non abbiano lo scopo di sostituire la visita in sito— rappresentano comunque una valida alternativa.
Il momento della pandemia è stata un’ottima occasione, per tutti coloro che si occupano di cultura, per riformulare la propria offerta comunicativa, ma anche per sfruttare il ruolo sociale dell’arte e del suo potere di accomunare e raccontatore esperienze ed emozioni di uno stato emotivo comune.
Il mare magnum di iniziative atte a valorizzare l’offerta culturale ha riscontrato un grande successo grazie ad un aumento considerevole dell’audience digitale. Secondo gli studi elaborati da «We are social» e «Hoot Suite», in Italia gli utenti dell’arte presenti online sono 50 milioni e quelli attivi sui social sono 35 milioni, con un tempo passato sul web pari mediamente a 6,5 ore.
Tutto ciò ha portato ad un riassestamento del panorama dell’offerta digitale relativo alla cultura ed in particolar modo all’arte. Riviste digitali, blogger e profili individuali di influencer dell’arte sono diventati punti di riferimento di un pubblico che è alla costante ricerca di aggiornamento.
In questo contesto hanno avuto un ruolo importante i social network che hanno visto aumentare il numero degli utenti online. Facebook ed Instagram sono rispettivamente la terza e quarta piattaforma social più utilizzata, dopo YouTube e WhatsApp.
Innumerevoli sono i profili e le pagine di riviste specializzate nella divulgazione del settore culturale presenti sui social. A questi bisogna aggiungere anche i profili professionali, i blogger ed i digital curator che raccontano e diffondono esperienze culturali.
Tra le pagine di profili Facebook che vendono servizi relativi all’arte spiccano: Travel on Art di Anastasia Fontanesi e Anna Fornaciari con 8814 like, Amalia di Lanno Arte e Cultura di Amalia di Lanno con 5139 like, Andrea Concas con 5856 like, Art Nomade Milan di Elisabetta Roncati con 853 like, The girl in the gallery di Cristina Giopp con 870 like, Sutnaj Contemporary Art con 602 like, ArteXy con 492 like e Culturush di Virginia Bianchi con 209 like.
E tra le pagine Facebook italiane di riviste ufficiali dedicate all’arte spiccano: Arte con 3.1 milioni di like, Finestre sull’arte con 376.129 like, Inside Art con 334.351 like, Artribune con 328.816 like, Artslife con 320.125 like, Exibart con 159.816 like, My Art Guides con 58.358 like, Artuu con 27.546 like, Arte Magazine con 26.316 like, Treccani Arte con 23.338 like, Flash Art Italia con 7.964 like e Close Up Art 2.551 like.
Poi, tra le pagine Instagram italiane di riviste ufficiali dedicate all’arte, troviamo: Artribune con 206 mila follower, Exibart con 72 mila follower, Finestre sull’arte con 68.1 mila follower, Artuu Magazine con 48.2 mila follower, Arte.it 39.2 follower, Treccani Arte 34.5 follower, Arts Life 20.6 follower, My Art Guides 13.4 follower, Inside Art 3.946 follower, Close Up 919 follower
E tra le pagine Instagram che vendono servizi relativi all’arte: Art Nomade Milan di Elisabetta Roncati con 34.7 mila follower, Sutnaj con 31,2 mila follower, Maria Vittoria Baravelli con 25.1 mila follower, The girl in the gallery di Cristina Giopp con 21.4 mila follower, Andrea Concas con 20 mila follower, Travel on Art di Anastasia Fontanesi e Anna Fornaciari con 7.352 follower, Amalia Surreale di Amalia di Lanno con 6.475 follower e Culturush di Virginia Bianchi con 3.411 follower. (AJ-Com.Net)
Arte & Cultura
II edizione di FOOD SOCIAL NIGHT

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2 giorni agoon
15 Gennaio 2021By
redazione
Venerdì 22 gennaio 2021 torna il social contest fotografico promosso da Associazione Italiana Chef e Artix per mettere alla prova la propria abilità narrativa sull’estetica del cibo.
Nuovo appuntamento su Instagram per la Food Social Night, il contest fotografico aperto a tutti promosso da Associazione Italiana Chef e Artix e dedicato alla narrazione estetica del cibo. Fotografare un piatto nella sua creatività, design, emozionalità è l’incipit di una sfida a tema libero che metterà alla prova venerdi 22 gennaio il popolo del food per conquistare un pranzo o una cena (restrizioni Covid permettendo) in un ristorante stellato.
La procedura è molto semplice: tra le ore 18.00 e le ore 24.00 chiunque potrà scattare e condividere le migliori foto come post sul proprio Instagram, taggando obbligatoriamente @associazioneitalianachef e aggiungendo l’hashtag #foodsocialnight
Una giuria qualificata, formata da chef ed esperti del settore, selezionerà 30 foto finaliste che verranno pubblicate per 24 ore sulla pagina Instagram dell’Associazione Italiana Chef (https://www.instagram.com/associazioneitalianachef/), nella sezione “Stories”, a partire dalle ore 13 del giorno dopo, 23 gennaio: durante questo periodo sarà aperto il voto a tutti gli utenti con un profilo Instagram. Le immagini verranno posizionate in tre highlights di 10 foto ciascuno, con il numero di riferimento e la modalità sondaggio (pollice alto/pollice verso) per far votare gli utenti. Le Stories saranno salvate nelle storie in evidenza.
La classifica finale, secondo un ordine dall’ultima alla prima, verrà annunciata lunedì 25 gennaio attraverso un comunicato stampa e la pubblicazione sulla
landing page del contest (www.foodsocialnight.com), oltre che sul sito dell’AIC (https://www.associazioneitalianachef.it/). Il vincitore e le 5 menzioni speciali saranno contemporaneamente rese note anche sui canali FB e IG.
Il primo in classifica si aggiudicherà un pasto-degustazione per due persone in un ristorante stellato, il più vicino rispetto al suo luogo di residenza del vincitore. La prima edizione è stata vinta da @noemi_ciabattoni, con lo scatto “Il mio polpo”, che verrà ospitata al Marco Martini Restaurant.
“La Food Social night è stato per noi un record assoluto di presenze che ci auspichiamo di replicare, se non superare – affermano Marco Panella e Daniela Galdi, rispettivamente presidenti di Artix e di Associazione Italiana Chef – un gioco tecnologico che, attraverso la promozione di uno storytelling legata ai piaceri della tavola, diventa il motore per una sana e divertente condivisione di intenti tra cultori, esperti e amanti sia della cucina che dell’arte fotografica. Un modo di mettersi alla prova ma anche di alleggerire questa delicata fase storica che stiamo tutti vivendo”.
La giuria della seconda edizione è composta da: Fabrizio D’Alessandro, Francesco Mammola, Andrea Golino, Daniel Cavuoto, Emiliano Lopez, Britta B Battogtokh, Simona Pambianchi e Marco Panella
Arte & Cultura
Edizione Straordinaria e la memoria dei giovani

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6 giorni agoon
11 Gennaio 2021
Il documentario di Walter Veltroni che ripercorre gli eventi più significativi della nostra storia dal 1954 ad oggi attraverso le Edizioni straordinarie dei telegiornali Rai.
Rai storia ha riproposto il documentario di Walter Veltroni Edizione Straordinaria, ora presente su Rai Play e già presentato da Rai 3, il 5 dicembre scorso. Il documentario ripercorre gli eventi più significativi della nostra storia dal 1954 ad oggi attraverso le Edizioni straordinarie dei telegiornali Rai. Un documento attento e coinvolgente che ha impegnato un anno di lavoro, ideato e diretto da Walter Veltroni, realizzato con i materiali di Rai Teche con la collaborazione dei ricercatori Enrico Salvatori Maria Lalicata e Francesco Russo e il montaggio di Paolo Carpineto.
I grandi eventi che hanno segnato la storia contemporanea sono raccontati in un’ora e mezza di immagini, molte delle quali divenute simbolo nella narrazione storica del nostro tempo. Il documentario oltre agli eventi raccontati evidenzia anche i mutamenti del linguaggio dei mass media, i cambiamenti sociali, il progresso tecnologico e così si ritrovano gli annunci seriosi e compiti dei giornalisti negli anni 50, fino ad arrivare allo stile più impetuoso dei professionisti di oggi.
Edizione straordinaria ci accompagna in un viaggio emotivo che racconta 60 anni della nostra storia: il terrorismo, la mafia, le guerre, le rivoluzioni, le grandi scoperte scientifiche, i disastri naturali, le tragedie umane il tutto costruito con un tempo serrato ed emozionante. ”Mi interessava capire l’ evoluzione del linguaggio, indagare nelle teche della Rai per capire come gli italiani avessero saputo o non saputo le notizie” e ancora “ La memoria è una mia ossessione, ho l’impressione che siamo in un tempo in cui c’è una grande rimozione della memoria.” così Walter Veltroni spiega l’urgenza che l’ha spinto a realizzare Edizione Straordinaria, una proposta significativa e coinvolgente per chi quegli eventi li ha vissuti, sofferti, affrontati , ma assolutamente interessante , attrattiva ed avvincente per i più giovani, i millennia, come chi scrive, per chi non c’era o era troppo giovane per ricordare i volti, le espressioni, la verità, le reazioni dei giornalisti nell’annunciare eventi così forti da cambiare la storia, come anche gli sguardi e la voce delle persone comuni chiamate a commentare quel loro presente con la voce rotta come quella della signora che ha visto accasciarsi Papa Wojtyla nel momento dell’attentato, o l’ attesa dei corpi svuotati di chi pregava per Alfredino inghiottito dalla terra o gli occhi sbarrati di chi ha visto cadere le torri gemelle.
Per i più giovani la proposta di Walter Veltroni diventa un documento importante e proprio rivolgendosi a loro così si esprime l’ autore: “Nei ragazzi ho un enorme fiducia, stanno dimostrando un grande senso di responsabilità anche se vivono in un tempo difficile proprio per questa rimozione della coscienza e della speranza”. I giovani hanno sempre desiderato cambiare il mondo per questo devono conoscere il passato.

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