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Azzera la bolletta

Cinema & Teatro

Provaci ancora Woody

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Il più intellettuale dei registi americani è nato il 1 ° dicembre di ottantacinque anni fa a New York

di Andrea Cavazzini

Il regista, che oggi festeggia il suo ottantacinquesimo compleanno, gira film da oltre 50 anni a un ritmo straordinariamente prolifico e, sebbene abbia probabilmente avuto più critiche che successi negli ultimi due decenni, la crème de la crème di Hollywood fa la fila per lavorare con lui.

Certo comporre l’antologia dei migliori film di Woody Allen è un’impresa titanica. Ha realizzato tanti capolavori, vere e proprie creazioni magistrali. Il suo segreto? Un animo amorevole, un pizzico di umorismo, una spruzzatina di odio, qualche cartolina avvelenata e un tocco di psicoanalisi.

Il più intellettuale dei registi americani è nato il 1 ° dicembre 1935 a New York, città che ha più volte magnificato nei suoi film e ha avuto il merito di farci innamorare di attrici  come Diane Keaton e Mia Farrow con le quali ha avuto relazioni importanti e poi,  giusto per citarne alcune tra le oltre  140 attrici che hanno lavorato con lui: Meryl Streep, Penelope Cruz, Cate Blanchet, Mariel Hemingway, Emma Stone e  Scarlett Johansson, molte delle quali, a parte la Keaton che girò ben otto film con Woody Allen, si sono fregiate di almeno due partecipazioni con il regista newyorkese.

Certo non si può dire che il signor Allen sia mai stato un adone ma con le donne che ha amato il suo umorismo si è rivelato di sicuro l’arma vincente per conquistarle, nessuna esclusa, compresa l’algida Charlotte Rampling che cadde sotto il suo incantesimo.

Dal suo debutto all’età di sedici anni, quando iniziò ad inviare storie divertenti ai giornali e scenette per la televisione, Woody Allen cominciò a farsi notare dal cinema che contava. Non passò inosservato al produttore Charles Feldman, che lo scritturò per scrivere la sceneggiatura di “Ciao Pussycat” nel 1965, e successivamente quello di “Casino Royale”, celebre parodia di James Bond. Il mondo del cinema inizia a prendere confidenza con il suo talento e l’innato senso della commedia. Di lì, il passaggio dietro la macchina da presa fu breve.

Negli anni ’70, il grande pubblico scopre questo piccoletto spaventosamente goffo e occhialuto, ma innegabilmente talentuoso. Le sue opere diventano più personali, più malinconiche e vincono importanti premi. “Io e Annie”, con la sua musa Diane Keaton, fu incoronato con due Oscar nel 1978, “Manhattan” divenne un successo mondiale, così come i successivi “Settembre” e “Un’altra donna”. Poi sono arrivati gli anni ‘80. Un altro decennio, un’altra musa. Woody si innamorò di Mia Farrow, che sarebbe apparsa in tutti i suoi film per dieci anni, da “Una commedia sexy in una notte di mezza estate” (1982) a “Mariti e mogli” (1992).

Il regista dà una possibilità alle nuove generazioni di attrici che solcano l’orizzonte di Hollywood, trova nuove muse come Scarlett Johansson ed Emma Stone, e farà parlare la gente di sé grazie ad opere importanti come “Match Point“(2005), “Vicky Cristina Barcelona“(2008), “Midnight in Paris” (2011) e più recentemente “Blue Jasmine“(2013). 

In 56 anni di carriera, Woody Allen ha girato 93 film arricchendo il suo glorioso palmares di successi grazie a 4 Oscar, 3 Golden Globes, 9 Premi BAFTA, 2 César e una Palma d’Oro al Festival di Cannes. E a 80 anni non vuole fermarsi qui. Abbastanza per celebrare una carriera incredibile.

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