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Promulgato il Decreto Salvini. Numerose le preoccupazioni, dalle Nazioni Unite alla Caritas
Il presidente della Repubblica ha promulgato il Decreto legislativo n. 113 del 2108 . Le opposizioni avevano fatto un appello al Capo dello Stato . Caritas Roma: “Questa è forse una delle più ‘cattive’ norme della storia italiana”. Nazioni Unite:” I migranti saranno più a rischio di cadere vittima di trafficanti e altri gruppi criminali”.
di Michele Marzulli
Nonostante la grave preoccupazione espressa dalle Nazioni Unite per le novità introdotte in materia di protezione internazionale e immigrazione, che eliminano la protezione umanitaria per i migranti e rendono più difficile l’accesso dei rifugiati, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato il decreto sicurezza approvato la scorsa settimana dalla Camera. Sulla Gazzetta ufficiale n. 281 del 3 novembre 2018 è stata pubblicata la legge 1 dicembre 2018, n. 132 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell’interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate”.
Secondo le Nazioni Unite, così come indicato per l’ennesima volta in una relazione speciale del 21 novembre scorso, le restrizioni introdotte sono solo l’ultimo capitolo di una serie di politiche istituite dal governo che colpiscono duramente i migranti e le minoranze etniche.
“Durante l’ultima campagna elettorale, alcuni politici hanno alimentato un dibattito pubblico senza vergogna abbracciando temi razzisti e xenofobi con una retorica anti-immigrati e anti-stranieri. Tale discorso incita all’odio e alla discriminazione. […] La rimozione di misure di protezione a potenzialmente migliaia di migranti, limitando la loro capacità di regolarizzare la loro permanenza in Italia, aumenterà la loro vulnerabilità agli attacchi e sfruttamento. Saranno più a rischio di cadere vittima di trafficanti e altri gruppi criminali, e molti non avranno i mezzi per soddisfare le loro esigenze di base attraverso mezzi leciti. Questa esclusione comporterà anche nuove tensioni sociali e più insicurezza. Diversamente, un approccio più inclusivo comporterebbe benefici non solo per i migranti, ma anche per il popolo italiano “.
Il decreto passato alla Camera, come previsto abolirà i permessi di soggiorno in Italia per protezione umanitaria. La riforma renderà più difficile aiutare coloro che meritano lo status di rifugiato politico rendendo anche più complicato l’ottenimento della cittadinanza italiana, consentendo inoltre alle forze dell’ordine di sgombrare i campi d’accoglienza attualmente in essere, sfrattando i soggetti in regola con la nuova normativa introdotta, ma senza dare loro nessun altro posto dove andare.
Secondo i relatori delle Nazioni Unite, tali misure “minano alla base i principi internazionali sui cui si fondano i diritti umani, e certamente favoriranno le violazioni del diritto internazionale dei diritti umani”.
Non è la prima volta che l’ONU critica il governo giallo-verde italiano. Già nel mese di settembre, il suo Alto Commissario per i Diritti Umani aveva annunciato l’intenzione di inviare un team di osservatori per indagare sul modello di gestione dei migranti e delle minoranze in Italia.
Il Ministro dell’Interno Salvini aveva ribattuto: “Non vogliamo prendere lezioni da nessuno, men che meno dalle Nazioni Unite.”
La Caritas di Roma in un editoriale a firma di Salvatore Geraci, ieri ha commentato: “Il testo è gran parte esito di pregiudizi e calcoli elettorali, approcci semplicistici di fronte a un fenomeno complesso e articolato. Questa è forse una delle più ‘cattive’ norme della storia italiana (e per alcuni questo è il reale merito!) nei confronti dei cittadini stranieri, in particolare richiedenti protezione. Una legge patogena, inutile e dannosa“