Italia
Piombino: firmato accordo di programma con Cevital. Salvaguardati 2.200 posti di lavoro
Ministro Guidi: l’intesa conferma validità impegno pubblico per riqualificazione ambientale
Roma 30 giugno 2015 – “Dopo la ripresa produttiva del sito di Trieste, diamo ora un futuro al complesso siderurgico di Piombino che rappresenta una parte importante dalla storia industriale del nostro Paese. Il caso di Piombino ci rafforza nella convinzione che l’impegno pubblico per la riqualificazione ambientale dell’industria costituisce un forte elemento di rilancio delle aree industriali di crisi e di attrazione di nuovi investimenti, anche nel settore siderurgico”. Così il Ministro Federica Guidi ha commentato la firma di questa mattina presso il Ministero dello Sviluppo Economico dell’accordo di Programma con il Gruppo Cevital, di proprietà di Issad Rebrab che ha preso parte all’incontro, per il rilancio dell’area siderurgica di Piombino. Presenti il Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente Silvia Velo, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, i rappresentanti del Comune di Piombino, dell’Autorità Portuale di Piombino, dell’Agenzia del Demanio e di Invitalia e l’ex commissario straordinario per Piombino Piero Nardi. Il Gruppo Cevital garantisce la ristrutturazione dell’attività siderurgica con il passaggio della produzione dal ciclo integrato basato sulla cokeria e l’altoforno alla fusione con forno elettrico. Contestualmente, sarà attuata una diversificazione del sito, con l’avvio di una produzione agroindustriale e lo sviluppo di attività logistica legata sia alle attività industriali che alle attività commerciali del Gruppo Cevital. Il piano integrato dei tre progetti prevede al termine del periodo che vengano mantenute le 2.200 unità occupate, oltre alla forza lavoro delle aziende fornitrici locali. Nel pomeriggio a Livorno è prevista la firma dell’atto conclusivo per il passaggio di proprietà dell’impianto ex Lucchini al Gruppo Cevital che sancisce la fine dell’amministrazione straordinaria attraverso cui il governo ha reso possibile il rilancio del polo siderurgico di Piombino.