Diritti umani
Pena capitale rinviata per Asia Bibi la donna pakistana accusata di blasfemia contro l’Islam

Uno speciale tribunale composto da tre membri della Corte Suprema che comprendeva il capo della giustizia Saqib Nisar, il giudice Asif Saeed Khosa e il giudice Mazhar Alam Khan Miankhel ha accolto l’appello contro l’esecuzione e rinviato la sentenza
di Tiziana Primozich
Asia Bibi era stata accusata di aver commesso il reato di blasfemia contro la religione islamica nel 2009 ed è stata condannata nel 2010. Il suo appello contro la condanna a morte è stato respinto dall’Alta corte di Lahore. Aveva presentato l’ultimo ricorso alla Corte suprema contro la condanna originaria. Vive in un carcere in isolamento dal 2010 e le sue condizioni sono davvero inumane.
Uno speciale tribunale di tre membri della Corte Suprema del Pakistan che comprendeva il capo della giustizia Saqib Nisar, il giudice Asif Saeed Khosa e il giudice Mazhar Alam Khan Miankhel hanno oggi rinviato il verdetto sulla richiesta di appello presentata dai legali di Asia Bibi.
Una storia che sta facendo il giro del mondo perché la donna che è nata e vive in Pakistan, è di religione cristiana, una condizione malvista dal crescente numero di fondamentalisti islamici nel paese.
Il giudice capo Nisar ha avvertito i media che non commenterà il caso fino a quando non sarà stata emessa una sentenza dettagliata.Nessuna data è stata annunciata dal tribunale su quando annuncerà il verdetto sull’appello.
L’avvocato di Asia Bibi Saiful Mulook ha esposto in data odierna alla Corte che il caso da cui parte la condanna è stato solo uno scontro verbale tra Bibi e un gruppo di donne musulmane che era stato archiviato da un leader di preghiera di Katanwala a Nankana Sahib. Ha evidenziato che l’incidente del 14 giugno 2009 è stato segnalato solo il 19 giugno. L’avvocato ha anche fatto notare le dichiarazioni contraddittorie delle testimonianze delle donne musulmane. Nel 2009 sul luogo di lavoro Asia Bibi e due donne musulmane avevano avuto uno scambio acceso, ha spiegato l’avvocato alla Corte, che parla in forza di testimoni dell’accaduto. La ragione era che le donne si erano rifiutate di bere acqua dallo stesso recipiente di Asia Bibi. Ma subito dopo il fatto le dichiarazioni delle donne musulmane, Asma e Isma, erano state contraddittorie.
“Le testimonianze dei testimoni non affermavano che lei avesse usato un linguaggio blasfemo per il Corano” ha espresso Mulook nel suo intervento, – “Nessuna parola blasfema è mai stata usata da Asia, che nella sua dichiarazione ha detto che non poteva neppure concepire di commettere bestemmie. Ha avuto semplicemente una discussione con due donne e durante quella discussione si sono scambiate parole dure”, ha concluso l’avvocato. . Il caso di Asia Bibi ha colpito i giornali dopo che l’ex governatore del Punjab Salman Taseer, che aveva parlato in sua difesa, è stato ucciso nel 2011 a Islamabad dalla sua guardia di polizia Mumtaz Qadri, che è stato giustiziato nel 2016 per omicidio.
I sostenitori di Asia Bibi insitono sulla sua innocenza e spiegano che è stata una disputa personale, e il Vaticano ha chiesto la sua liberazione. Se la Corte di quest’ultimo tribunale dovesse confermare la condanna di Asia Bibi, la sua unica risorsa sarà un appello diretto al presidente per clemenza. Se ciò dovesse fallire, Asia Bibi potrebbe diventare la prima persona in Pakistan ad essere giustiziata secondo leggi sulla blasfemia che sono state promulgate dall’ex governatore militare Zia-ul Haq negli anni ’80.