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Arte & Cultura

Paolo Di Sabatino porta il jazz in libreria

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Il musicista pubblica il suo primo libro, “Tienimi dentro te”

copertina libroRoma, 22 ottobre- Tienimi dentro te, un’invocazione alla musica. Tienimi dentro te, un porto sicuro contro le emozioni negative che attanagliano il cuore e la gola. Questo il significato del titolo, che è lo stesso di una famosa canzone di Fabio Concato, amico ed estimatore dell’autore.

«Paolo e io non ci conosciamo da molto tempo, ma quando è successo, “annusandoci”, come sono soliti fare alcuni musicisti, abbiamo capito che potevamo e dovevamo fare musica insieme, o almeno provarci… Paolo Di Sabatino è un musicista e un pianista sensibile e raffinato, anche quando non compone e non suona: lui è così sempre, e questo, se mi è permesso dire, lo espone maggiormente, ma lo arricchisce e lo fortifica nello stesso tempo».

Fabio Concato

Ma nel libro non c’è solo questo, ci sono il padre maestro, la moglie e i figli, la famiglia, gli amici, la gavetta, e poi ancora l’insegnamento, i concerti. Sono dieci capitoli, come «dieci sono le dita delle mani», dice Paolo Di Sabatino, il tramite tra la tastiera e la sua anima. Dieci brevi e rari camei nei quali raccontarsi e raccontare la magia della musica, in un fluire di note che diventano parole. Una storia vera, ricca di pathos e coinvolgimento emotivo. Paolo Di Sabatino, pianista, compositore e arrangiatore, è nato a Teramo il 26 settembre 1970. Diplomato in pianoforte e jazz, ha partecipato a numerose trasmissioni radio-televisive e suonato in importanti club e festival in Italia e all’estero. Ha collaborato tra gli altri con Mario Biondi, Antonella Ruggiero, Peppe Servillo, Fabio Concato, Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Tullio De Piscopo, Paola Turci. Nel 2015 ha partecipato per la seconda volta, come pianista e arrangiatore, al Festival di Sanremo, con la coppia Di Michele/Coruzzi. Nello stesso anno è stato insignito del prestigioso premio Magna Grecia Awards. È docente e coordinatore del Dipartimento di jazz presso il Conservatorio A. Casella di L’Aquila. Uno di quei musicisti capaci, con sapienti gesti, di creare qualcosa di bello che fino a pochi attimi prima non esisteva.

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