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Arte & Cultura

Paolo Del Debbio al Circolo delle Vittorie con “Le 10 cose che ho imparato dalla vita”

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Tempo di lettura: 5 minuti

Antonio Fugazzotto patron al “Circolo delle Vittorie” dell’incontro con Paolo Del Debbio che ha presentato il suo nuovo libro “Le 10 cose che ho imparato dalla vita”.

di Giordana Fauci

Un incontro davvero gradito quello avvenuto a Roma, martedì 15 febbraio, presso la Sala Teatro del Circolo delle Vittorie: un evento che ha permesso ad un pubblico numeroso di conoscere ancor meglio il Giornalista e Scrittore Paolo Del Debbio, volto noto della TV da oramai molti anni.

Un uomo semplice, prima ancora che un valente professionista.

Un giornalista che non ha temuto di mettersi a nudo.

Uno scrittore che non si è limitato alla presentazione del suo ultimo libro, Le 10 cose che ho imparato dalla vita – edito da Piemme – ma ha raccontato la storia di un lungo viaggio, durante il quale ha imparato “dieci cose fondamentali che hanno accompagnato la sua intera esistenza…”, insegnategli – tutte – dalla famiglia.

Per l’occasione, la presenza di ospiti autorevoli:

Ad introdurre e moderare l’incontro Antonio Fugazzotto, Presidente del Circolo politico culturale di RomaCircolo delle Vittorie”; noto regista e autore televisivo per la Rai fin dal 1980; attivo da sempre nel mondo associazionistico ed eccellente conferenziere.

A tessere le lodi del fraterno amico, il Senatore della Repubblica Maurizio Gasparri, uomo di punta di Forza Italia fin dal primo governo Berlusconi, con incarichi di massimo rilievo, quali quello di Sottosegretario all’Interno e Ministro della Comunicazioni nel 2001, oltre che Capogruppo del Popolo delle Libertà e Presidente della Giunta per le Elezioni e le Immunità Parlamentari. Gasparri ha raccontato l’affetto profondo che lo lega da sempre all’amico, definito “un grande uomo…” e dal quale, a sua volta, è stato ricordato “persona sempre presente e su cui poter contare, al di là degli innumerevoli impegni e dei molteplici interessi, per la politica e il giornalismo in primis, ma altresì per l’arte e la cultura in genere…”.

Ad evidenziare le doti umane, prima ancora che professionali, il Direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca, Giornalista professionista fin dal 1997, con alle spalle un percorso professionale ultra-trentennale nel settore televisivo e, più in particolare, nei TG. Petrecca ha iniziato la carriera presso alcuni TG regionali ed è stato uno dei pionieri a collaborare con la piattaforma digitale Stream.

A dedicarsi alla lettura dei brani del libro Daniela D’Urso, che, grazie alla sua bravura, li ha resi ancor più piacevoli.

A deliziare i presenti anche una mostra: i bei dipinti dell’Artista Paolo Bozzetti e le parole di Nicoletta Rossotti, valente Storica d’Arte, nonché Curatrice e Critica d’Arte, nostro faro nella spiegazione delle opere.    

Paolo Del debbio si è soffermato a descrivere la figura paterna, ricordando che il padre, dopo l’8 settembre, è stato uno dei deportati nel campo di concentramento di Luckenwalde.

Ha, poi, rammentato la sua infanzia serena, trascorsa nella città natale di Lucca, dove l’unico divertimento era la frequentazione del bar del paese, luogo di incontro di diverse generazioni. Ognuno era chiamato con un soprannome… “Cultura” era quello riservato a Paolo, perché era l’unico ad aver deciso di proseguire gli studi e a frequentare l’Università. Lì era necessario “mostrarsi sempre pronti a rispondere alle battute, talvolta taglienti, degli amici…”. Come, del resto, accade nella vita, altrimenti il rischio è “non sopravvivere…”.

Ha, inoltre, descritto l’ambiente difficile in cui è vissuto: “un quartiere di periferia in cui, senza i valori trasmessigli dai familiari, si sarebbe potuto facilmente perdere, come è accaduto a molti altri…”.

Un grande uomo che ha parlato con profondo affetto anche della madre, che “lo ha educato ad essere felice con poco e a rispettare la dignità di ogni singola persona…”: dalla più umile alla più altolocata. Tutti: nessuno escluso!

Si è, infine, soffermato a riferire degli anni trascorsi in seminario, dove ha avuto modo di confrontarsi con i pensatori cristiani ma ha, soprattutto, conosciuto il fascino che gli provoca ancor oggi “l’incontro con il divino…”.

Senza dimenticare gli studi, mai interrotti: la filosofia e l’economia, che, a suo giudizio, “permeano ogni cosa…”.

Nella vita si è interessato finanche di volontariato: ha assistito ragazzi invalidi, al contempo svolgendo tanti lavori e mai risparmiandosi.

Pertanto è stato garzone, cameriere e organizzatore di eventi.

Infine, l’incontro fortunato con Fedele Confalonieri, di cui è divenuto assistente; poi ha avuto l’incarico di scrivere il primo programma politico di Forza Italia, nonché il ruolo di assessore alla sicurezza, a Milano.

Oggi che è uno dei volti più noti della TV, oltre che Docente Universitario di Etica ed Economia, Paolo Del Debbio continua ad essere amato soprattutto per l’umanità che lo contraddistingue, non certo per la sola professionalità.

Il libro, più che un’autobiografia, è una riflessione a cuore aperto sul mondo, sugli altri e su se stesso, che il successo non ha mai desiderato, né inseguito.

Anzi! Non aveva di certo in programma di fare TV, ché non gli interessava minimamente.

Un onore averlo incontrato, perché occasione di arricchimento sul piano umano, etico, filosofico e letterario.

Del Debbio si è rivelato un eccezionale pensatore poliedrico ma, al contempo, un uomo normale, con i piedi ben saldi a terra, a dispetto del successo ottenuto.

Un individuo attraversato, come tutti, da contraddizioni e difficoltà, eppure sempre fedele a valori e principi saldissimi, ereditati dalla famiglia.

La sua è una storia personale paragonabile a un lungo viaggio senza sosta, senza vie di fuga, senza scorciatoie; una storia in cui l’amore per Dio ha convissuto e convive ancor oggi con quello per le donne, per le figlie, per le idee cattoliche e liberali; senza dimenticare la passione che lo lega alla gente comune.

Un percorso in cui l’importante non è superare traguardi, ma imparare qualcosa ogni volta: fino a diventare sé stesso…”.

Questo ha confidato Paolo Del Debbio ai presenti, profondamente convinto che “il sapere e la cultura sono il vero sale; l’unico ed il solo in grado di garantire una crescita sana e consapevole ad ognuno…”.

Un “grande uomo…” – come concordato dagli amici presenti – e che, dunque, non ha potuto fare a meno di donare a tutti un grande insegnamento.

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