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Attualità

Palermo, la violenza contro un clochard per pochi euro. Si indaga per omicidio

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Aid Abdellah, 56 anni giramondo, pittore e mimo francese ritrovato senza vita sotto i portici di Piazzale Ungheria con il viso insanguinato e derubato. Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Daniele Sansone hanno disposto l’autopsia per stabilire le cause della morte.

di Francesca Garofalo

Una morte crudele avvenuta per pochi euro che ha spezzato per sempre una vita, quella del giramondo Aid Abdellah, pittore e minimo francese di 56 anni, avvenuta ieri mattina sotto i portici di Piazzale Ungheria a Palermo. Il corpo senza vita con il volto insanguinato è stato rinvenuto, con pochi averi ed il portafoglio aperto insieme al marsupio, da una commessa di un bar che era solita portare tutte le mattine brioche e caffè, la quale ha chiamato subito i carabinieri. Un caso, al momento, poco chiaro che gli investigatori stanno cercando di risolvere con l’acquisizione di immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per capire se è stato aggredito da una o due persone. Un’anima mite con la passione per l’arte quella di Aid, chiamato da tutti Aldo, che aveva scelto Palermo per il suo clima,insieme al compagno di vita Helios, un gatto che portava al guinzaglio e che fino all’ultimo ha vegliato il suo corpo. Non aveva problemi di alcol o droga “Era un uomo buono – dice un conoscente – era ben voluto da tutti e in tanti lo assistevano e lo accudivano. Non avrebbe mai fatto male a nessuno. Educato, sempre ben disposto e cordiale”. Nel capoluogo siciliano aveva trovato conforto anche nell’azione degli Angeli della Notte, i volontari che donano pasti caldi e coperte a chi vive per strada. Per il sindaco Leoluca Orlando la notizia “È segno dell’imbarbarimento dei tempi, di una società dove la violenza gratuita si accanisce sui più deboli e indifesi, sugli ultimi fra gli ultimi.  l’Amministrazione comunale ha avviato i contatti con le autorità francesi e sta verificando se proprio a Palermo si possa dare sepoltura a quello che era a tutti gli effetti un nostro concittadino”.

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