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Diritti umani

Nessuno può ammirare l’arcobaleno da genuflesso! Il mondo rivuole indietro il suo arcobaleno

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Ci sono cose che dovrebbero essere di tutti e dovrebbero essere tutelate con la dicitura “Patrimonio dell’umanità, non disponibile per una qualsivoglia rappresentazione di una sola parte!”.

Ci sono cose che dovrebbero essere di tutti e dovrebbero essere tutelate con la dicitura “Patrimonio dell’umanità, non disponibile per una qualsivoglia rappresentazione di una sola parte!”. Ed uno di questi spettacolari patrimoni è l’arcobaleno che è stato scippato all’umanità intera per rappresentare un pensiero appartenente ad una minoranza di Esseri Umani.

I molti che leggeranno questo articolo e che hanno vissuto la loro giovinezza negli splendidi anni 80’ ricorderanno benissimo che le varie espressioni di sessualità e trasgressione più o meno manifestate da artisti come Freddie Mercury, George Michael, Dalla, Renato Zero, David Bowie, Boy George e potrei continuare per ore nell’elenco, non sono mai stati un problema per nessuno e neanche per i fans che hanno sempre riempito gli stadi, ed in molti casi hanno imitato le loro Stars nei comportamenti e nell’abbigliamento senza sentire nessuna pressione e disagio. Disagio, che al contrario oggi viene imposto e raccontato da quel pensiero come un emergenza nazionale, ma che purtroppo per quel pensiero non è supportato dai dati  che smontano quella narrazione e ci presentano la realtà dei fatti: “Dal 2012 al 5 ottobre 2020 sono stati da noi censiti in Italia 876 episodi” non reati! (fonte omofobia.org) numeri quasi uguali a quelli forniti dal ministero degli Interni, numeri che evidenziano una non emergenza.

Detto questo, dunque, ci si dovrebbe chiedere: “Si può sequestrare l’arcobaleno e legarlo a cause di parte?”. Probabilmente i più risponderebbero di no e lo farebbero a ragione perché oggi chi indossa qualsivoglia accessorio od abbigliamento che riporti i colori dell’arcobaleno è identificato come facente parte di un pensiero, quel pensiero che oggi si vuole imporre con arroganza nell’opinione pubblica, supportato da una grossa fetta di media nazionali e persino dal calcio che illumina i suoi stadi con i colori dell’arcobaleno.

E che dire del calcio, che oltre al furto dell’arcobaleno a favore di un pensiero sponsorizza la genuflessione che, va ricordato, è un atto di sottomissione; i Cavalieri si sottomettevano al proprio Re, i Samurai al loro Imperatore, i Normanni a Dio, e dunque anche qui ci si dovrebbe domandare: “Per quale motivo ci dovremmo inginocchiare in uno stadio illuminato ad arcobaleno contro una forma di razzismo che non ci appartiene, nei numeri e quindi nei fatti?”.

Qualche malizioso potrebbe persino pensare che esista un disegno preciso di ciò che sta accadendo e che le tre cose, ddl Zan, arcobaleno e genuflessione, siano state messe insieme solo per invitare l’opinione pubblica ad accettare una sottomissione ad un pensiero di società futura, che vorrebbe stravolgere i valori che ci accompagnano da migliaia di anni, pensiero che pretende con il ddl Zan prima parte di quel disegno, di limitare anche la libertà di parola a chi, in quel pensiero, non crede.

Dunque, non ci resta che fare una richiesta a quei pensatori che hanno rubato l’Arcobaleno che appartiene a tutti gli Esseri Umani: “Riconsegnate l’arcobaleno all’intera umanità ed invitate le genti che abitano questo Pianeta ad esprimere liberamente il proprio pensiero tramite la parola, ed a non genuflettersi ma a sdraiarsi ed ammirarlo in tutta la sua bellezza!”.

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