Salute
Moderna annuncia, entro il 2030 vaccini contro tumori, malattie cardio-vascolari ed auto-immuni

La nota rivista britannica The Guardian in aprile ha reso nota una notizia sensazionale: Moderna sta lavorando contro virus sinciziale e melanoma. Perciò, entro il 2030, saranno pronti i primi vaccini atti a scongiurare tumori, infarti e finanche malattie auto-immuni
di Giordana Fauci
La nota rivista britannica The Guardian l’11 aprile ha reso nota una notizia sensazionale: l’azienda americana Moderna, dopo i vaccini anti-Covid, sta lavorando a quelli contro virus sinciziale e melanoma, per i quali ha già ottenuto dalla Fda la “Breaktrough Therapy”, ossia la procedura accelerata di approvazione. Pertanto, entro il 2030, potremo avere a disposizione i primi vaccini personalizzati a mRna contro cancro, malattie cardio-vascolari ed auto-immuni.
…Un’accelerazione maturata proprio grazie all’esperienza derivata dai vaccini anti-Covid.
…Un risultato importantissimo che potrà scongiurare gli effetti di malattie tanto gravi quanto devastanti, spesso letali e, in ogni caso, altamente invalidanti.
Per ciò che riguarda il virus sinciziale, il vaccino ha già mostrato un’efficacia molto elevata: pari all’83,7% nella prevenzione di almeno due sintomi per gli over 60. Ci si riferisce alla tosse e alla febbre.
Moderna è, dunque, molto soddisfatta e non può fare a meno di sottolineare che quel che è stato fatto coi vaccini anti-Covid ha consentito di procedere in fretta finanche nella ricerca di altri vaccini. Per l’appunto, contro il cancro, al punto che l’equivalente di 15 anni di progressi è stato raggiunto in soli 12-18 mesi.
…Un solo anno e mezzo, quindi, sì di duro lavoro ma, al contempo, di risultati tanto insperati quanto brillanti.
Il Professor Paul Burton, Chief Medical Officer di Moderna ha dichiarato al The Guardian che “si tratta di vaccini molto efficaci che potranno salvare centinaia di migliaia, se non milioni, di vite. Entro il 2030 saremo in grado di offrire vaccini personalizzati contro numerosi diversi tipi di tumore alla popolazione mondiale…”.
Burton ha, poi, concluso, confidando fiducioso che: “Vogliamo cercare di rendere il vaccino disponibile nel più breve tempo possibile e in condizioni di massima sicurezza, entro la fine di questo decennio…”.
I vaccini ad mRna funzioneranno nel seguente modo: per prima cosa verrà effettuata una biopsia sulle cellule tumorali, al fine di identificare le mutazioni non presenti nelle cellule sane; in seguito un algoritmo sarà deputato alla identificazione delle mutazioni che determinano la crescita del tumore. E, a quel punto, verrà creata una molecola di Rna messaggero (mRna), che dovrà possedere le istruzioni per la produzione di antigeni che andranno a causare una risposta immunitaria. Pertanto, la mRna, una volta iniettata, si tradurrà in parti di proteine identiche a quelle presenti nelle cellule tumorali; mentre le cellule immunitarie che le incontreranno, le distruggeranno.
Moderna, oltretutto, sta lavorando anche a vaccini contro malattie cardio-vascolari ed auto-immuni.
Secondo il Professor Paul Burton “per le malattie respiratorie potrà bastare una singola iniezione a proteggere contro Covid, influenza e virus sinciziale…”.
Ma i vaccini a mRna potrebbero essere adatti a combattere anche altre malattie rare, attualmente senza terapie.
La stessa ricerca italiana si sta mostrando molto attiva sul fronte dei vaccini a mRna: particolarmente attenti sia il Laboratorio Armenise-Harvard di Immuno-Regolazione presso l’Italian Institute for Genomic Medicine (LIGM), sia la Biotech Italo-Svizzera Nouscom. Né va taciuto l’importante contributo dei Ricercatori dell’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli, distintisi per la produzione di un vaccino contro il tumore del fegato, dopo sette lunghi anni di studi e sperimentazioni.