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Arte & Cultura

Milano, la mostra Chagall vola a Bruxelles

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Del Corno: “Milano esporta in Europa i suoi progetti espositivi e la storia del Duomo, simbolo spirituale e identitario della città”

OLYMPUS DIGITAL CAMERAMilano, 28 febbraio  – Dopo il grande successo milanese, la grande mostra ‘Marc Chagall. Una retrospettiva 1908 – 1985’, la più visitata nel 2014 con oltre 340 mila ingressi in poco più di quattro mesi, vola a Bruxelles per essere inaugurata domani dall’assessore alla Cultura Filippo Del Corno presso il Royal Museum of Fine Arts of Belgium.
“Milano oggi non solo è all’avanguardia nella produzione di progetti culturali, come dimostra il grande successo dell’importante retrospettiva dedicata a Marc Chagall, ma li esporta anche nel resto d’Europa – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Con questa missione infatti portiamo in Belgio due iniziative straordinarie, tutte milanesi, che testimoniano la lunga tradizione di Milano come capitale e laboratorio d’arte e creatività: oltre alla mostra di Chagall, la storia secolare della Veneranda Fabbrica del Duomo, simbolo spirituale e identitario della nostra città”.
La mostra di Chagall, che è stata ospitata nelle sale di Palazzo Reale dal  17 settembre 2014 al 1° febbraio 2015, sarà allestita al Royal Museum of Fine Arts dal 28 febbraio al 28 giugno 2015, proponendo al pubblico belga una delle più importanti retrospettive mai realizzate del grande artista.
Domani alle 18.30, l’assessore Del Corno interverrà anche alla presentazione della mostra  dedicata a “La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano: una grande storia italiana” presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. L’esposizione racconterà – tramite video, pannelli fotografici e marmi in lavorazione – la storia della Veneranda Fabbrica di Milano negli oltre seicento anni di storia e attività. Primo grande cantiere dell’identità europea sin dalle sue origini, la Veneranda Fabbrica fu luogo d’incontro e di dialogo tra saperi e maestranze provenienti da ogni Paese del continente, portando ad esistenza quel monumento che è stato il punto di riferimento spirituale e morale, oltre che il simbolo civico e identitario della nostra città in Italia e nel mondo.

 

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