Italiani nel Mondo
Migranti, risorsa o svantaggio?
In questi giorni sulla querelle nave Aquarius nazioni europee come Francia, Germania e Malta intimano al nostro Paese di accogliere le persone in difficoltà, guardandosi bene dal fare altrettanto, chiudendo a chiave i propri confini senza porsi nessun tipo di problema umano!
Di Giuseppe Cossari
Pres. Patronato a Melbourne ( Australia)
La mia Famiglia, è noto a tutti quelli che mi conoscono, è una Famiglia di emigrati ed io stesso sono un migrante, arrivai in Australia all’età di otto anni, un po’ impaurito e un po’ curioso e stupito di arrivare in questo grandissimo Continente che, se non ricordo male è quattro volte più grande di tutta l’Europa! Inizialmente non capivo per quale motivo i miei genitori fecero affrontare a me e ai miei fratelli, un viaggio così lungo ed estenuante ma, dopo qualche anno quando la coscienza di bimbo si trasformava in coscienza di ragazzo e in seguito di un adulto, capii il grande regalo che essi avevano fatto a tutti noi… ci stavano regalando un futuro migliore! L’Australia, devo dire che è un Paese con una storia importantissima riguardo all’accoglienza dei migranti che sono la base del popolo Australiano, se solo pensate che i cittadini di Melbourne provengono da più di 193 paesi del mondo, e gli Stati riconosciuti nel mondo sono 208 se non ricordo male, posso dire con estrema onestà che l’Australia dovrebbe essere presa come esempio di multiculturalità da tutte le Nazioni del Pianeta! Una multiculturalità che vive senza particolari problemi, basti ricordare che per esempio la mia città, Melbourne, è ed è stata più volte in vetta o nelle prime dieci città più vivibili al mondo per molti anni. Ora, la domanda che dobbiamo farci dopo quanto sopra scritto, è: “Qual è il metodo che ha fatto sì che tutta questa multiculturalità portasse e porti ancora oggi prosperità, un buon sistema economico/finanziario e una continua crescita in questo grande Paese?”. Ça va san dir: “ Regole ferree, rigidità nel gestire i flussi migratori, rispetto della legge e conoscenza della lingua!” Le regole ferree e la non negoziazione delle leggi vigenti, sono la base per far funzionare un sistema multiculturale, sì perché, se non ci fosse questo tipo di rigidità sul rispetto della legge e delle regole che muovono questa Nazione, tutte queste culture presenti sul territorio Australiano, sarebbero in continuo contrasto tra loro creando probabilmente il caos! Anche una buona e corretta gestione dei flussi migratori è parte integrante del buon funzionamento per un’integrazione rapida e proficua.
Com’è risaputo il Dipartimento d’Immigrazione Australiano ha regole ferme e non trattabili, tra l’altro qui a giocare un ruolo fondamentale è la gestione dei visti che, oltre a tracciare e disciplinare i flussi migratori, sono anche fonte di entrate economiche per lo Stato, che poi vengono utilizzati per il welfare e le politiche sociali. Detto questo è chiaro che chi ha ottenuto il benestare dal Governo Australiano per varcare i confini, ne acquisisce tutti i relativi diritti/doveri. Questo controllo dei flussi fa si che ogni persona che entra in Australia sia in grado di essere autosufficiente, riesca a trovare un lavoro, un alloggio e possa così entrare, di fatto, e rapidamente, nel tessuto sociale Australiano. Detto tutto ciò, seguo con stupore le critiche che tutta l’Europa e l’opposizione hanno fatto e stanno facendo al Governo per la decisione del Ministro degli Interni Italiano, Matteo Salvini, di chiudere i porti alle navi delle ONG. È evidente che quello che sta succedendo era inevitabile dopo dieci anni di flussi incontrollati creati da Governi complici e schiavi di un Unione Europea che, proprio in queste ore sta dimostrando quello che è: un gruppo di Nazioni che continua a curare i propri interessi nazionali senza avere un briciolo di unità e umanità, se non solo quella economica-finanziaria. Nazioni maggioritarie come Francia, Germania e Commissione Europea che intimano alla Nostra Nazione di accogliere le persone in difficoltà, guardandosi bene di fare altrettanto, chiudendo a chiave i propri confini senza porsi nessun tipo di problema umano! Aggiungo al mio pensiero che, a torto o ragione, noto che per la prima volta in Italia un Leader politico sta mantenendo quanto detto in campagna elettorale, in effetti, Matteo Salvini in ogni comizio e trasmissione televisiva, promise la chiusura delle frontiere e il blocco degli sbarchi sul territorio Italiano per poter ritrattare con l’Unione Europea gli accordi presi in materia d’immigrazione. Chiudo chiedendo alla Cancelliere tedesca Angela Dorothea Merkel, che ha dichiarato e ammesso pubblicamente sul problema immigrazione: “ Italia lasciata sola!”, di far seguire a quest’affermazione dei fatti, per far sì che la Nostra Nazione possa contare su di una solidarietà reale e non di facciata.