Diritti umani
Migranti: Italia al limite con la violazione dei diritti umani
Nave di migranti in viaggio per la Spagna dopo la chiusura dei porti italiani decisa da Salvini. Critiche da Malta e UE. LIDU onlus: “L’Italia ha sempre accolto”
di Vito Nicola Lacerenza
La nave Aquarius, con a bordo 629 migranti, tra cui 123 minori, 11 bambini e 7 donne incinte attracherà in Spagna, nel porto di Valencia, al termine di un braccio di ferro tra Malta ed il neo ministro dell’Interno Matteo Salvini. Fino a pochi giorni fa, si credeva che i migranti sarebbero sbarcati in Italia, dopo il rifiuto di Malta di accogliere i rifugiati salvati nelle sue acque territoriali. Ma il “no” del ministro Salvini ha impedito l’approdo della nave con gli immigrati nei porti italiani. Secondo alcuni osservatori, la questione rischia di esporre l’Italia a sanzioni per violazioni dei diritti umani. Anche se, dagli ultimi rapporti della Guardia Costiera, è emersa l’assenza di situazioni d’emergenza a bordo dell’Aquarius, tali da richiedere interventi di salvataggio immediato, «responsabilità che Malta non può evitare di prendersi- ha detto il ministro delle infrastrutture grillino, Danilo Toninelli- l’Italia ha chiesto ufficialmente al governo maltese di aprire i porti», ma le risposte sono state negative o inesistenti.
Tale atteggiamento ha rafforzato in molti l’impressione che l’ “l’Italia sia stata lasciata sola”, come dichiarato dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel, e che una “presa di responsabilità” da parte dell’Europa, rispetto al tema dei flussi migratori, sia sempre più urgente. Anche la LIDU onlus (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo) attraverso un comunicato a firma del suo presidente, Alfredo Arpaia, fa sapere che:« La decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini di bloccare l’accesso della nave Aquarius nei porti italiani è comprensibile nelle sue premesse politiche ma ingiustificabile sul piano dei diritti umani. Mostrarsi forte con i deboli, i circa 700 immigrati sull’Aquarius, e debole con i forti, cioè i partner europei, è una scelta politicamente perdente». Arpaia ricorda come l’Italia abbia “sempre accolto” i migranti, e ammonisce “La questione dell’immigrazione è due volte una questione europea”, sia in termini di “condivisione delle politiche di accoglienza sia in tema di cittadinanza europea”. Al momento, però, resta aperto lo scontro diplomatico tra Italia e Malta. Secondo la Convenzione di Amburgo del 1979 e la Convenzione di Solas del 1974, entrambe firmate dal nostro Paese, l’Italia, in quanto coordinatrice delle operazioni di salvataggio, avrebbe dovuto far attraccare l’ Aquarius nei suoi porti. Lo Stato maltese rivendica altresì il suo diritto di decidere se accogliere o meno i rifugiati, non avendo sottoscritto nessuno dei due trattati.