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Michela Ponte all’età di 102 anni torna in aula ad insegnare e realizza il suo sogno
Il 12 aprile, la professoressa Michela Ponte, un’anziana donna di oltre 102 anni, ha realizzato quello che negli ultimi mesi ha rappresentato il sogno della sua vita: trascorrere un ultimo giorno in classe.
di Giordana Fauci
Il 12 aprile, la Prof.ssa Michela Ponte, un’anziana donna della veneranda età di quasi 103 anni, ha realizzato quello che negli ultimi mesi ha rappresentato il sogno della sua vita: trascorrere un ultimo giorno in classe. Ed il sogno si è avverato: per un’intera mattina ha insegnato agli alunni della Prima Media Rosso di San Secondo, a Caltanissetta, in Sicilia.
Gli studenti, dopo l’appello e le interrogazioni, hanno condiviso con lei e con i loro docenti una vera e propria lezione di vita.
La Prof.ssa Ponte da anni risiede all’interno della Casa di Riposo “Nonni Felici 4.0” di Caltanissetta e, presso la stessa città, è stata insegnante di Lettere fino a quarant’anni fa.
“Siate sempre studiosi, perché senza lo studio non si va da nessuna parte…”: ha detto con toni pacati l’anziana docente, lucidissima e con un’eccellente memoria alla presenza della figlia Isabella Albanese, anche lei ex-docente presso il Liceo Classico Ruggero Settimo della stessa città.
Alla lezione hanno altresì partecipato la dirigente scolastica Bernardina Ginevra ed i docenti Rossana Amico, Marzia Palmeri, Valentina Lo Stimolo e Valerio Passini.
La Prof.ssa Rossana Amico, al contempo Responsabile presso la Casa di Riposo in cui risiede la donna, ha spiegato che “l’incontro organizzato tra la Prof.ssa Michela Ponti Albanese e i ragazzi è il primo tra quelli programmati assieme ad altri ospiti, che hanno così la possibilità di realizzare ancora quello che è il sogno della loro vita e di potere condividere con gli altri l’esperienza fatta precedentemente. Il prossimo che avverrà sarà fatto con un ex capo-stazione che racconterà la sua esperienza lavorativa e spiegherà come la metteva in atto…”.
Ma la vera mattatrice della giornata è stata senza alcun dubbio la Prof.ssa Ponte, vedova Albanese che, dopo aver superato pure l’insidia del Coronavirus, si è presentata in aula in buona salute, desiderosa di continuare a svolgere (almeno per un giorno ancora) la sua attività professionale.
Prima di andare in aula ha scherzosamente annunciato che, se non avesse trovato gli alunni preparati, non avrebbe esitato a bocciarli.
Poi, una volta entrata in aula, si è seduta dietro la cattedra e, con un registro del 1939 che le è stato procurato per l’occasione, ha simulato l’avvio di una vera lezione, cominciando con l’appello.
Quindi, ha cominciato ad interrogare alcuni alunni che si sono dimostrati molto preparati e, dopo, ha ascoltato con profonda attenzione delle poesie composte da altri.
A tutti i ragazzi, “la docente per un giorno ancora” non ha lesinato i complimenti e, di fatto, ha promosso tutti, dando un “ottimo” complessivo ad ognuno.
“Si vede che siete bravi ragazzi e che sapete comportarvi bene…”: ha commentato felice l’anziana professoressa, altresì spronandoli a continuare, perché “lo studio vi porterà avanti, assieme alla buona volontà ed alla costanza…”.
La Prof.ssa Michela Ponti ha, infine concluso: “Siete dei ragazzi volenterosi e, per questo, i vostri insegnanti possono considerarsi fortunati…”.
Inoltre, incoraggiata dai presenti, ha anche recitato i versi della poesia “San Martino” di Giosuè Carducci, dimostrando persino una spigliata capacità espressiva, oltre ad una memoria notevole.
A concludere il prezioso incontro, le sagge parole della dirigente scolastica Bernardina Ginevra: “Lo studio è fondamentale nella vita; è utile finanche a superare gli impegni più importanti che si presenteranno nel futuro…”.
Impossibile non concordare con le parole dell’anziana e saggia docente: la scuola rende liberi e, tramite la forza della cultura, rende possibile trovare la capacità di adattarsi per affrontare le difficoltà a cui inevitabilmente ognuno andrà incontro nel corso della vita.