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Italia

Mauro Mazza e il Papa russo

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Intervista al giornalista Rai Mauro Mazza 

Di Francesca Rossetti

Roma, 21 Aprile – Mauro Mazza è un bravissimo giornalista Rai,  volto noto del piccolo schermo per aver diretto il Tg per molto tempo. La sua ultima fatica letteraria si chiama “Il destino del Papa russo” ed ecco cosa ci racconta in merito.

Chi è Mauro Mazza e come nasce il libro sul Papa russo?

“Sono un giornalista. Faccio questo mestiere da 40 anni. Mi ha assorbito completamente, molta fatica e tante soddisfazioni (dopo nove anni al Tg1 ho diretto per sette il Tg2, poi RaiUno e RaiSport) ma mi ha lasciato poco tempo per coltivare la mia passione per la scrittura. Ora, con la diminuzione degli impegni professionali, vorrei recuperare un po’… Questo libro nasce dal fascino che ha sempre esercitato su di me il Vaticano, lo Stato più piccolo e la monarchia più longeva del mondo. Aggiungo anche l’interesse sia per la liturgia, carica di mistero, del cristianesimo ortodosso e la sensazione che, per Roma e per Mosca, la via di un accordo dopo mille anni di divisioni sia la sola possibilità per scongiurare l’irrilevanza del messaggio cristiano nel futuro dell’Occidente e del mondo intero. Non essendo un narratore puro –  questo è il mio secondo romanzo –  cerco sempre di costruire storie con un qualche ancoraggio alla realtà. L’idea di un papa russo, amico d’infanzia di Putin, personaggio complesso e discusso, ma di grande statura politica, è cresciuta nel tempo. Il resto l’ha fatto una coincidenza storica importante: il centenario parallelo, nel 2017, delle apparizioni della Madonna a Fatima e della rivoluzione d’ottobre, con la consacrazione della  Russia richiesta dalla “Signora vestita di bianco” ai tre pastorelli portoghesi. E’ una coincidenza di grande fascino.”

Chi sarà, secondo Lei, il prossimo Papa?

“Impossibile prevedere il nome o l’identikit del successore di papa Bergoglio, che guida la Chiesa con grande vigore pur tra mille difficoltà.  Mi sento di dire che sarà sempre più difficile immaginare che, al vertice della Chiesa, torni un papa italiano. Ecco, quel che nel 1978 sembrava un’eccezione, con l’avvento del polacco Woityla, ormai è diventata la via normale. Immagino un altro papa proveniente da un’altra periferia del mondo, forse dall’Africa. C’è un cardinale dal profilo molto interessante e di grande spessore, culturale e pastorale…”

Quali saranno i Suoi prossimi impegni letterari?

“Sulle prossime mie cose confesso di non avere ancora le idee chiare. Sono nella fase…post-partum, il romanzo è appena uscito. Per ora leggo molti dei libri accumulati negli ultimi mesi, quando la scrittura mi aveva assorbito quasi completamente. Non so ancora come, ma non mi dispiacerebbe dare un seguito alla mia storia. Il “papa russo” finisce in un certo modo. Ripartire da lì potrebbe essere interessante.”

 

Certamente questo bellissimo romanzo avrà presto un seguito, per cui grazie a Mauro Mazza e via alla lettura sul Papa russo.

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