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Italia

Marina Migliorati ed il mondo delle conchiglie

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Tempo di lettura: 6 minuti

Interviste a Marina Migliorati 

Di Francesca Rossetti

Marina MiglioratiRoma, 25 gennaio – Da sempre il mondo delle conchiglie è un affascinante Paradiso alla scoperta di mondi lontani e popolazioni antiche: ne parliamo con una grande esperta, Marina Migliorati, che già nel suo nome evoca il mare ed il mondo di queste bellissime creature.

 Marina,come nasce la Sua passione per le conchiglie?

Salve, mi chiamo Marina Migliorati ed in Ottobre compirò 78 anni. Ho tutti gli acciacchi dell’età, ma se parlo di conchiglie, mi passa tutto e sono felice di farlo. Fin da piccola sono sempre stata un poco strana, al punto che le persone che mi avvicinavano, pensavano ch’io fossi particolare. Ma una volta scoperto che mettevo (sia pure involontariamente) “paura” imparai a tacere e a non dimostrare più nulla di quanto di strano mi capitava quasi ogni giorno.  Poi come d’incanto quelle cose strane, sparirono dalla mia vita, forse anche perché per aiutare la mia famiglia andai a lavorare in città e dormivo a Brescia in un convento di suore. Avevo ormai 17 anni e non pensavo più a quei fatti strani, fino a quando una notte, mentre stavo dormendo in una grandissima camerata insieme ad altre ragazze, fui svegliata da un alito freddissimo, gelido e forte  proprio sul mio viso. Spaventatissima, aprii gli occhi e vidi sopra di me, vicinissima, una lunga figura di fumo biancastro con un cappello a punta, senza volto, che, come ho aperto gli occhi, si è subito alzata e molto velocemente è sparita dentro un muro opposto della camerata, senza camminare ma come se stesse scivolando sul pavimento. Spaventatissima volevo gridare, ma dalla mia bocca non uscì nemmeno un filo di voce, volevo alzarmi ma ero come paralizzata, non potevo muovermi, mi prese una tale paura che volevo andarmene via subito da quel posto e non vedevo l’ora che arrivasse il mattino . Così feci, e lì non ritornai mai più. Questa è stata l’unica volta in cui questi fatti mi hanno lasciata con una sensazione negativa, poiché tante volte mi capitava di vedere figure di fumo che mi facevano visita, ma non mi avevano mai spaventata in questo modo, anzi, quelle apparizioni (sia pur strane, perché non le conoscevo) mi lasciavano dentro una felicità e una serenità difficile da descrivere e che si può comprendere solo se si è provata in prima persona. Cambiai posto per dormire e anche lavoro. Avevo ormai 25 anni e mi permisi la mia prima vacanza: Africa, un hotel bellissimo, oceano con tantissime conchiglie colorate. Le conchiglie sono sempre state la mia passione fin da bimba, il nonno materno me ne aveva regalata una per Natale ed era per me un grande tesoro che mi sono sempre portata ovunque e che conservo tutt’ora insieme alle 12 conchigliette che ho avuto in dono in Africa. Non potrò mai dimenticare 15 bellissimi, indimenticabili giorni di mare e di sole che  erano trascorsi felici e la vacanza ormai  stava per terminare, era la penultima sera ed ero in spiaggia per godermi gli ultimi raggi del sole all’ombra di una palma. Tutte le persone erano già salite in hotel ma io, pur avendo appetito, stranamente, non sentivo la voglia di rientrare per la cena … quando all’improvviso dietro di me sentii un rumore e immediatamente mi sentii tirare addosso dei piccoli sassi. Spaventata mi girai di scatto e vidi un uomo di colore, con un vestito molto bizzarro che mi fissava e sorrideva, i suoi occhi erano dolci e profondi e il suo sorriso stranamente mi tranquillizzava. Aveva compreso che mi aveva spaventata, poiché  subito,  in portoghese mi disse: “Ferma, io dire te tuo futuro” Raccolse quelli che mi erano sembrati sassi ed erano invece bellissime conchigliette, mi disse una serie di cose che poi si sono puntualmente avverate. Prima di lasciarmi, mise nelle mie mani le 12 conchigliette che ancora conservo con grande amore e … sparì. Inutili furono tutti i miei tentativi di scoprire chi era quel signore vestito così, con quegli occhi, ecc. ecc. Nessuno fu in grado di darmi uno straccio di spiegazione, neanche nei giorni successivi. Il giorno dopo l’aereo mi avrebbe riportato a casa, ricordo che lasciai l’Africa con mille pensieri in testa: “E se fosse stata un ‘allucinazione?” Seduta in aereo, ormai decollato, aprii la mia borsa e vi trovai le 12 conchiglie color lilla e marrone, le tenni così per tutto il viaggio e mi accorsi che mi davano tanta pace e serenità.  Non sentivo più il bisogno di farmi altre domande.

Cosa successe poi?

A casa mia, le 12 conchigliette a la conchiglia del nonno avevano trovato un posto in bellavista, toccandole capivo che potevo dare delle risposte e fu così che cominciai per scherzo a dare dei responsi, prima quasi per gioco, alle mie amiche e in seguito alle persone che sempre più numerose  bussavano alla mia porta. Vedevo  che dopo un consulto andavano via felici e contente ed io ero più felice di loro. E’ vero, ogni felicità donata, poi si riverbera anche su di noi. Il tempo passa e dopo qualche anno, mi trovo al capezzale del letto di mia madre morente, in coma irreversibile. Giorni tremendi, sapevo dai medici che un brutto male la stava divorando e di lì a pochi giorni se ne sarebbe andata via per sempre. Siamo in tante sorelle ma quella notte era toccata proprio a me. Ero disperata perché sapevo che  probabilmente sarebbe stata l’ultima della sua vita e a questa idea … mi sentivo impotente e mi ribellavo … Tenevo la sua mano nella mia, mentre la pregavo di darmi un segno, di muovere un dito, di darmi un segnale se capiva i miei pensieri di disperazione totale. Mentre aspettavo che muovesse leggermente un dito, vidi i suoi occhi aprirsi completamente.  Occhi che mi fissavano con una dolcezza infinita, in quell’attimo mi sono sentita come assorbita completamente da quel magnetico sguardo e insieme, abbiamo cominciato una conversazione lunghissima, che sul piano pratico per spiegarla ci vorrebbero intere settimane, oltretutto senza l’aiuto della bocca (questo fenomeno si chiama locuzione interna, mi ha istruito poi la famosa giornalista esoterica Paola Giovetti alla quale in seguito ho  raccontato il fatto, poiché avevo anche  paura di aver disturbato mia madre in una fase così delicata. Ricordo che lei mi aveva tranquillizzata dicendo che tutti dovrebbero dare un aiuto simile ai morenti) . La stanza  dell’ospedale si era riempita di stelline d’oro che vibravano e una musica celestiale stupenda accompagnava ogni nostra parola,  impossibile ogni confronto con altra musica terrena.

Straordinaria esperienza…

Infatti, passarono i giorni e dopo lo stordimento per questo mirabile prodigio, una notte mi sono alzata e mi sono messa a fare degli strani disegni. Non avevo bisogno nemmeno della luce, la mia mano viaggiava sul foglio come guidata da una forza invisibile. Poi tutto ad un tratto mi colse il sonno e me ne tornai a dormire come se nulla fosse. Il mattino dopo trovai un foglio con 52 disegni. Li per lì non compresi cosa fossero, poi piano piano cominciai ad individuare  delle forme di conchiglie. Fu a questo punto che mi colse una smania di sapere, di conoscere e comprai moltissimi libri che riguardavano le conchiglie. Incominciai un lavoro di ricerca incredibile e non contenta, feci analizzare a degli esperti questi disegni, i quali mi confermarono che erano delle conchiglie, un libro di vita divinatorio che si esplicava attraverso questi gioielli del mare. Feci subito pubblicare queste magiche figure in un mazzo divinatorio  ed un libro di 144 pagine che si è esaurito nell’arco di 4 mesi e che poi ho ristampato in formato ridotto e che accompagna in modo esaustivo ogni carta ed i messaggi di ogni singola conchiglia.

Quali sono le caratteristiche delle conchiglie?

Le carte sono 52 come le settimane dell’anno; hanno 4 colori come i 4 elementi primordiali: acqua, terra, aria e fuoco e possiedono solo i sette pianeti di antica conoscenza. Una mantica antica dunque ma in assoluta chiave moderna. Cominciai a leggerle senza fatica alcuna, sono estremamente facili e più si usano, più ci si accorge delle loro grande sapienza intrinseca. Da quella strana notte dei disegni, continuo a scrivere, e in seguito sono nati insieme alle 52 carte divinatorie (chiamate per l’occasione “Conchiglie Parlanti” ) 9 libretti che parlano sempre delle carte con le conchiglie. Questo metodo l’ho chiamato “Malacomanzia” ricavandolo da Mala-cologia (la scienza che studia le conchiglie) ho aggiunto MANZIA ricavandolo da mantica.

I libretti che accompagnano finora le carte sono:

  1. Le 52 magiche conchiglie (descrizione esaustiva di ogni carta, libretto che segue il mazzo)
  2. Le 52 conchiglie parlanti (12 incantesimi, amuleti, portafortuna, mantra, pianeti, poteri occulti)
  3. Giochi malacomantici (giochi con le 52 carte e le 7 conchiglie vere) dati  e stampati da molti giornali del settore
  4. Antiche cerimonie evocative (sortilegi  in chiave malacomantica, i sensi dell’anima e molto altro)
  5. Nel regno della sciamana malacomantica (come leggere al meglio le 52 c.p.  -4 elem. -Grande madre e altro)
  6. Riti malacomantici (rituali semplici, facili, potenti,- tecniche di liberazione, ecc.)
  7. Anche la morte “piange” (meditazioni, una specie di passaporto per prepararci all’aldilà , ecc..)
  8. Conchiglie e Mandala ( giochi a colori con le 7 conchiglie colorate) già stampati da molti giornali del settore
  9. I Quintogeniti (Una strana ricerca per cercare di capire chi sono e cosa ho in comune con questi personaggi, la santità no di sicuro… Il testo è ancora in  lavorazione ma è molto curioso = 30 schede di persone anche famose nate al quinto posto, cioè hanno 4 fratelli davanti a loro) Io sono quintogenita e ho scoperto che quintogenite erano: S. Giovanna D’Arco, S. Gemma Galgani, Adelaide Roncalli, Suor Del Mastro Ada, S. Margherita Alacoque,  (la santa del Sacro Cuore) Emily Bronte Donizzetti , Celentano, Darwin,  ecc…)

Straordinaria la vita di Marina e bellissimi i suoi libri, per informazioni https://www.facebook.com/marina.migliorati

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