Salute
Malattie cardio-vascolari e tumorali: in crescita a causa del tabagismo

La sigaretta contiene catrame, nicotina e monossido di carbonio: sostanze altamente nocive che non possono non favorire l’incremento di serie patologie cardiovascolari, nonché letali forme tumorali
di Giordana Fauci
Licia Siracusano, massima esperta di danni da tabagismo in Italia, nonché Oncologa presso il Centro Antifumo della Humanitas di Roma, non ha potuto fare a meno di sottolineare quel che ognuno di noi, di certo, non ignora: il fumo fa male e, invero, provoca malattie a cui, spesso – fin troppo spesso! – non si sopravvive, quali cardiopatie e tumori ai polmoni.
A confermarlo, oltre alla nota esperta, sono i dati raccolti nel corso di anni.
…Dati che è bene non dimenticare, visto che il fumo, dopo l’età, rappresenta il fattore di rischio più importante per lo sviluppo di malattie cardio–vascolari; né è, di certo, un caso che chi fuma sviluppa probabilità dieci volte superiori di essere colpito da cancro ai polmoni rispetto a chi non fuma.
E non si può tacere una ulteriore allarmante verità: le speranze di vita di un fumatore sono otto volte minori rispetto a quelle di chi non fuma.
Del resto, le sigarette contengono circa 4800 sostanze dannose, tra cui catrame, nicotina e monossido di carbonio.
…Sostanze che, come tutti sanno, nuocciono gravemente alla salute.
E se non vi è dubbio che smettere di fumare è oltremodo arduo, visto che si tratta di una dipendenza, v’è altresì da considerare che è – e resta – comunque doveroso smettere, perché i benefici saranno notevoli, oltre a salvare non poche vite.
…Perché ciascun fumatore, smettendo, non potrà che vivere più a lungo e meglio, oltre ad eliminare questa fastidiosa dipendenza, fisica prima ancora che psicologica, oltretutto, inutilmente dispendiosa dal punto di vista economico.
Strano, dunque, che al di là di tutte le campagne di sensibilizzazione, gli italiani dipendenti dal fumo di sigaretta continuano, a tutt’oggi, ad essere ben 11,6 milioni, ovvero il 22% dell’intera popolazione e, tra questi, molti addirittura minorenni.
Una dipendenza soprattutto maschile e che interessa 7 milioni circa di uomini e 4,5 milioni di donne, anche se il numero di fumatrici tra la popolazione femminile sembra essere in notevole aumento.
Certo è che non è mai tardi per smettere: i benefici saranno visibili e tangibili fin da subito, visto che, dopo un anno il rischio di malattie cardiovascolari si dimezza; mentre dopo qualche anno scompare completamente.
…Ottimi motivi per smettere, anche se – non possiamo ignorarlo! – è difficile!
Questi i preziosi consigli della Dott.ssa Siracusano per smettere:
– Volere a tutti i costi smettere di fumare;
– Fissare una data;
– Essere pronti a persistere nel raggiungimento del proprio obiettivo senza scoraggiarsi nel caso in cui il primo tentativo dovesse fallire;
– Considerare che lo stress iniziale è normale e, col tempo, si riduce;
– Cambiare le proprie abitudini, mangiando più leggero ed equilibrato, bevendo più acqua, meno caffè ed alcolici, oltre a svolgere regolare attività fisica;
– Tenersi occupati per pensare il meno possibile alle sigarette;
– Non usare un momento di crisi o una buona notizia come scusa per fumare “solo una sigaretta”;
– Evitare, in particolare all’inizio, le situazioni che rappresentano un invito a fumare;
– Premiarsi di tanto in tanto utilizzando i soldi risparmiati per donarsi qualcosa di speciale.
E, laddove anche i consigli dell’esperta non dovessero sortire l’effetto desiderato, sarà sufficiente riflettere su altro…
Nelle sigarette vi sono due sostanze chimiche altamente nocive per il cuore e non solo: si tratta della nicotina e del monossido di carbonio.
La nicotina stimola il corpo a produrre adrenalina, che rende il battito cardiaco più veloce, così costringendo il cuore ad un maggior lavoro, col rischio oltretutto di favorire la formazione di coaguli e trombosi nel sangue.
Il monossido di carbonio, invece, riduce la quantità di ossigeno trasportata dal sangue ai vari organi e tessuti del corpo, altresì creando disfunzioni serie al sistema cardio–vascolare.
Senza considerare ulteriori gravi danni e, invero, patologie letali causate dal tabagismo.
…Perché fumare provoca sì tachicardia, ipertensione arteriosa ma anche infarto, cancro ai polmoni, alla laringe, alla bocca, al pancreas, alla vescica, ai reni, alla cervice, all’esofago, allo stomaco ed all’intestino.
Il fumo, poi, rappresenta anche la principale causa di bronchite cronica ed enfisema, oltre a togliere il fiato, ad invecchiare la pelle ed a favorire lo sviluppo delle rughe, provocando finanche alito sgradevole ed “ingiallimento” di denti e dita, senza dimenticare la tipica tosse da fumatore.
…Per questo è importante combattere il tabagismo continuando ad informare sui pericoli che la sigaretta rappresenta per l’organismo, soprattutto facendo riferimento a questi preoccupanti ed allarmanti dati che, senza dubbio, convinceranno anche il più accanito dei fumatori a smettere di avvelenarsi… Quanto prima!