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Arte & Cultura

L’Università nel XXI Secolo tra Tradizione ed Innovazione

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In uscita in tutte le principali librerie e negozi digitali l’ultimo libro di Maria Amata Garito, Professore ordinario di psico-tecnologie, Presidente e Rettore dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, edito da McGraw Hilled

cover-Universita-567x560Roma, 18 giugno – Come può decollare un’università oltre i confini spazio-temporali e con l’ausilio delle nuove tecnologie? Come sono in grado docenti e studenti di diverse parti del mondo di partecipare insieme alla costruzione collaborativa del sapere? Come riescono i modelli telematici a formare e sviluppare il nostro linguaggio veicolandolo verso nuove forme di comunicazione? A queste domande risponde Maria Amata Garito, Professore ordinario di psico-tecnologie, Presidente e Rettore dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, nel suo ultimo libro L’Università nel XXI Secolo tra Tradizione ed Innovazione, edito da McGraw Hilled in uscita in tutte le principali librerie e negozi digitali. Si tratta di un saggio che non rappresenta solo il punto di arrivo della lunga attività di ricerca scientifica di Maria Amata Garito ma individua un nuovo modo di far evolvere le Università tradizionali per collegarle ai bisogni reali della nostra società interconnessa. Dall’analisi storica dei modelli di università dal Medioevo ad oggi, si evidenza come l’Università del XXI Secolo sia ad un bivio tra l’atrofia ed il rinascimento, il ristagno ed il rinnovamento. In quasi tutto il mondo si dibatte sul fatto che l’Università tradizionale non riesce più a soddisfare i bisogni di una società globalizzata ed interconnessa, stimolando uno scontro generazionale di enorme portata in cui i nativi digitali (la nuova generazione di studenti) mettono in discussione il modello di università tradizionale. Reinventare l’Università, trasformarla, non rappresenta quindi una possibile scelta, ma una necessità improrogabile all’interno del più grande spazio pubblico che mai il mondo abbia avuto, quello di Internet, in cui il pensiero umano si sintonizzi con un nuovo modello educativo, generando una originale forma di vitalità nell’istruzione superiore e facendo diventare le università protagoniste dell’economia globale. Nel libro si descrivono anche  due nuovi modelli di università, quello del Consorzio NETTUNO e quello dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, basati sull’estensione della nostra mente e modus vivendi tramite le psicotecnologie, all’interno di un nuovo cyberspazio in cui tutti i computer collegati fra loro costituiscono un’unica memoria, navigabile a patire da qualsiasi punto del web: un luogo di comunicazione  interattivo e collettivo che ha alla base, come peculiare ricchezza, il coinvolgimento diretto degli utenti nella creazione, oltre che nella fruizione dei servizi. Entrambi i modelli hanno anticipato il futuro creando una rete tecnologica e di intelligenze che, senza più limiti spazio-temporali, ha saputo sviluppare insieme saperi e conoscenze; il tutto realizzato in un’era che, mai come in questo momento, tende ad accomunare i popoli del Nord e del Sud del mondo mettendoli di fronte a una nuova sfida: la risposta ai bisogni di un mondo globalizzato e iperinterrelazionato. Dalla prefazione di Paolo Prodi “Uno degli errori più diffusi e gravido di pericoli quando si discute sulla “riforma”  dell’università è quello di contrapporre a un’università tradizionale, vecchia e stantìa, un’università del futuro librata nell’aria delle nuove tecnologie, al di là del tempo e dello spazio. L’utilità di un libro come questo di una docente come Maria Amata Garito, che ha provato in anni di lavoro concreto e sperimentale le difficoltà di questo passaggio, serve a mio avviso soprattutto a combattere questo equivoco di fondo: la nuova università non può nascere nel vuoto ma deve crescere  innestando nella nuova rete di comunicazione del sapere la sua tradizione millenaria”. Maria Amata Garito, Professore ordinario di psico-tecnologie, Presidente e Rettore dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO. Nel 1992, insieme all’allora ministro dell’Università e della Ricerca A. Ruberti, ha ideato e diretto la prima università a distanza Italiana, il Consorzio NETTUNO. Ha coordinato e partecipato a oltre 50 progetti di ricerca internazionali che le hanno  consentito di creare un nuovo modello organizzativo e psicopedagogico applicato all’Università UNINETTUNO. Per l’UNESCO ha progettato l’ARABA OPEN UNIVERSITY nel Kuwait. Ha ideato e diretto l’unica televisione Europea  della Conoscenza RAI NETTUNO SAT, che trasmette 24 ore su 24 lezioni accademiche in 5 lingue. Ha ottenuto numerosi premi internazionali tra cui l’International E-learning Award Academic Division  assegnato  da IELA – International E-Learning Association. Autrice di numerose pubblicazioni anche su importanti riviste internazionali.

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