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L’uccisione di Soleimani, il ruolo di Sigonella ed i nostri militari…allo sbaraglio?
L’uccisione del generale Soleimani ha generato una tensione fortissima in tutto il mondo. L’atto di denuncia sul “silenzio” attorno al presunto coinvolgimento della Naval Air Station di Sigonella
di Ettore Lembo e Lucia Mosca
“Un’operazione della rilevanza strategica enorme quale quella dell’uccisione del generale Soleimani, condotta con i droni, coinvolge necessariamente la base di Sigonella, che insieme alla stazione di Ramstein in Germania, ha un ruolo centrale nella gestione degli aerei senza pilota e nei nuovi sistemi di guerra automatizzati. Questo dovrebbe porre dei pressanti problemi di ordine politico ma anche Costituzionale al governo e al Parlamento. Invece c’è il silenzio”. Lo ha dichiarato Luca Cangemi della segreteria nazionale del PCI. E aggiunge: “Può l’Italia consentire che il suo territorio venga coinvolto in un omicidio extragiudiziale e in azioni di guerra senza che le sue istituzioni vengano consultate e probabilmente neanche informate?”
La denuncia riguarda il “silenzio” attorno al presunto coinvolgimento della Naval Air Station siciliana nell’omicidio del generale Soleimani.
A Sigonella sono ospitati, tra l’altro, i droni MQ-9 ‘Reaper’ come quello usato per uccidere Soleimani, aerei senza pilota tipo Hale (High Altitude Long Endurance) e Male (Medium Altitude Long Endurance).
Nella giornata di ieri, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio…………….continua a leggere