Arte & Cultura
L’infanzia di Gesù raccontata da Maria nel libro di Carmela Grande

Nel libro di Carmela Grande la storia della Sacra Famiglia da un punto di vista speciale
Firenze, 13 novembre 2015 – In molti hanno raccontato la storia di Gesù, a partire dalle sacre scritture fino ad arrivare ai recenti kolossal per il grande schermo. Ma nel libro di Carmela Grande è la stessa Maria, madre di Cristo, a parlarci di sé e narrarci la vita del figlio da prima della sua nascita, in un racconto semplice e commovente dove le figure dei Vangeli ci appaiono quanto mai umane e vicine. Intitolato Il bambino che giocava con l’acqua (Polistampa, pp. 88, euro 6), il testo illustrato da Francesco Grande è stato pubblicato in occasione del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale che ha visto a Firenze la presenza di papa Francesco. Carmela Grande è nata in Sicilia ad Avola (Siracusa), dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Trasferitasi a Firenze per gli studi universitari, è rimasta lì a vivere insegnando storia e filosofia nei licei prima di andare in pensione e dedicare il suo tempo ai viaggi e all’incontro con gli altri. Nel 2013 ha pubblicato con l’editore Mauro Pagliai il suo primo libro, intitolato Insegnaci a contare i nostri giorni, una lunga riflessione condizionata dalla profonda fede e dalle figure che la hanno ispirata, come Giorgio La Pira, don Raffaele Bensi o il cardinale Carlo Maria Martini. Nel Bambino che giocava con l’acqua la scrittrice sogna di trovarsi in una terra lontana e di incontrare la madre di Gesù. Maria le racconta la sua storia: la scoperta della gravidanza, il matrimonio, l’infanzia e l’adolescenza del figlio, fino alla sua crocifissione e alla successiva resurrezione. Addentrandosi in una dimensione poco esplorata dai Vangeli, Carmela Grande restituisce, con sensibilità tutta femminile, l’immagine di una famiglia comune, alle prese con i problemi di tutti i giorni, raccontandoci allo stesso tempo una storia bellissima, fatta di prove e gioie, dolore e perdono, e piena di quell’affetto smisurato che Dio nutre per le proprie creature. “Da sempre”, spiega, “ho nel cuore il desiderio di conoscere la storia di Gesù bambino, la vita quotidiana della Santa Famiglia su cui i vangeli dicono poco. Il mio desiderio non nasce da curiosità, ma dal bisogno di conoscere la vita di Maria che immagino semplice, vicina alla nostra, per sentirla sempre più madre e sorella nelle prove e nelle gioie di ogni giorno”.