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Diritti umani

Lidu onlus, sdegno sul tweet del senatore Lannutti

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In rete un falso storico che incita all’odio razziale. La Lega italiana dei diritti dell’Uomo condanna e respinge una delle peggiori forme di discriminazione per chi si reputa degno di rappresentare in Parlamento la  collettività civile

La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo ha preso atto della incredibilmente pericolosa dichiarazione antisemita fatta dal senatore eletto nelle liste del Movimento Cinque Stelle, Elio Lannutti il quale, come riferito a pag. 7 del Corriere della Sera  di martedì 22 gennaio 2019 (https://www.corriere.it/politica/19_gennaio_22/elio-lannutti-post-savi-sion-scuse-david-puente-1687a5ae-1e41-11e9-b085-7654f7acb9a3.shtml ) ,  ha rilanciato in rete uno dei più biechi e frusti argomenti antisemiti basato sull’ignoranza dei fatti e sulla falsità degli argomenti addotti, in particolare per ciò che  riguarda un libricino pubblicato un secolo fa dalla polizia politica della Russia zarista.

La fonte di informazione espressa dal senatore della nostra Repubblica Lannutti è una pubblicazione che un numero elevato di sentenze di tutte le magistrature del mondo ha indicato come un terribile falso storico, che ha contribuito a provocare  milioni di morti.

La Lega italiana dei Diritti dell’Uomo non può fare a meno di sottolineare che la diffusione di questo odio culturale, razziale, religioso  contribuisce a fare sorgere o a confermare un atteggiamento di odio, antipatia e disprezzo contro una collettività umana che ha dato e continua a dare al mondo un esempio di alto valore morale in ogni aspetto dello scibile umano, dall’arte alla scienza, collegato con lo sviluppo del pensiero.

La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo non può consentire che fatti del genere non vengano stimmatizzati come pericolosi comportamenti criminali, espressamente puniti dalla legge penale; non può non sollecitare la pubblica opinione a restare in guardia, a difesa degli inalienabili principi della democrazia, della libertà e del rispetto umano, specialmente quando la violazione di tali principi possa condurre a colpevoli conseguenze di sofferenza per coloro che possano essere oggetto di discriminazione sociale, etnica, religiosa

Per la Lega dei Diritti dell’Uomo il razzismo, sotto ogni forma espresso, ed in particolare quella usata dal senatore Lannutti è da condannare e respingere come una delle peggiori forme di discriminazione per chi si reputa degno di rappresentare in Parlamento la  collettività civile.

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