Attualità
L’ex presidente catalano Carles Puigdemont non verrà estradato in Spagna

Il tribunale tedesco di Schweslig Holstein ha dichiarato infondata l’accusa di “sedizione”. la magistratura iberica non si dà per vinta
di Vito Nicola Lacerenza
Fuggito in Belgio, dopo aver tentato di rendere la sua regione indipendente dalla Spagna, inseguito da un mandato di cattura emesso dai giudici del Paese iberico, l’ex presidente catalano Carles Puigdemont è stato arrestato al nord della Germania mentre dalla Danimarca tentava di raggiungere Bruxelles, la capitale Belga. La detenzione di Puidgemont, nel frattempo raggiuntoda un ordine di arresto europeo emanato dalla corte suprema spagnola, sembrava destinata a concludersi con l’estradizione di Puigdemont in Spagna, dove il politico rischia 30 anni di carcere. Ma non è andata così. Il tribunale tedesco di Schweslig Holstein, la provincia dove è stato bloccato Puidgemont, ha dichiarato infondata l’accusa di “sedizione” (ribellione violenta contro lo Stato). Per essere ritenuti colpevoli di tale reato, secondo la legge tedesca, bisogna aver agito con violenza e aver messo di fatto in pericolo la vita istituzionale della nazione. Circostanze che, per il magistrato tedesco, non si sarebbero verificate in Catalogna.
Contrariamente a quanto sostenuto dalla corte suprema spagnola che, pur dicendosi “rispettosa del verdetto”, ha ricordato come sul leader indipendentista penda ancora l’accusa di malversazione aggravata, poiché, per la magistratura iberica, Puigdemont avrebbe usato impropriamente 1 milione e 600 mila euro di fondi pubblici. Un reato punibile con la reclusione tanto in Germania quanto in Spagna, dove la pena può arrivare fino a 12 anni di carcere. Un’accusa su cui i giudici spagnoli puntano per emanare un nuovo mandato di cattura europeo che faccia estradare Puigdemont nel Paese iberico, dove tuttora sono reclusi molti ex colleghi di partito dell’ex presidente catalano.