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Cinema & Teatro

L’eccellenza Femminile anima Sibilla Aleramo e fa splendere una stella

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L’Associazione Culturale Schegge di Mediterraneo ha portato in scena Amo dunque sono, con la regia, adattamento, dal testo di Alessandra Cenni, e immagini di Consuelo Barillari e con protagonista una delle più splendide stelle del nostro teatro, Viola Graziosi.

di Isabel Russinova

L’Associazione Culturale Schegge di Mediterraneo ha portato in scena Amo dunque sono, con la regia, adattamento, dal testo di Alessandra Cenni, e immagini di Consuelo Barillari e con protagonista una delle più splendide stelle del nostro teatro, Viola Graziosi.

Amo dunque sono è stato scelto tra gli spettacoli che Radio tre ha deciso di trasmettere nella giornata internazionale della donna dell’8 marzo per rappresentare il teatro al femminile, lo spettacolo infatti è simbolo dell’eccellenza femminile, è un inno alla libertà e ai diritti di tutte le donne. Sibilla Aleramo vibra sul palco animata da Viola Graziosi che, si sente, ne ha assorbito l’anima, la volontà, la caparbietà, la libertà, la sfrontatezza, il coraggio, l’umanità e il pubblico riamane incantato e si nutre della presenza di una grande donna, anzi di due, Sibilla e Viola.

Sibilla Aleramo, oltre ad essere stata scrittrice, poetessa, giornalista è riuscita a raccontare la condizione delle donne in Italia a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Il suo impegno non si limitò alla scrittura ma si concretizzò costituendo un movimento delle donne. Lottando contro lo sfruttamento e la prostituzione e organizzando manifestazioni per il diritto di voto.

I difficili rapporti con il marito, violento e possessivo la convinsero ad abbandonare la famiglia, scegliendo la libertà. Scrisse Una donna, pubblicato, per la prima volta con il suo pseudonimo, Aleramo, che divenne il suo nome nella vita e nell’arte, il nome lo trasse dalla poesia del Carducci, Piemonte. Una donna fu un successo planetario, fu tradotto in tante lingue, raggiunse tanti paesi, tra cui anche l’America. La sua vita di scrittrice e di donna, Sibilla la spese per  raccontare e descrivere  il femminile , diceva “il mondo femmineo dell’intuizione, questo più rapido contatto dello spirito umano con l‘universale, se la donna perverrà a renderlo, sarà certo, con movenze nuove, con scatti, con brividi, con pause, con trapassi, con vortici sconosciuti alla poesia maschile ” si, cosi sosteneva e così è riuscita a raccontarla  in scena, la bravura e il talento di Viola Graziosi diretta da Consuelo Barillari. Chi scrive ha assistito allo spettacolo in scena a Roma presso il al teatro OFF / OFF diretto da Silvano Spada, punto di riferimento del teatro di qualità nella Capitale. Ogni momento dello spettacolo non è scontato, ma emozionante, spericolato, provocatorio e, bello e Viola Graziosi è splendida, sensuale, androgena e femmina, delicata e prepotente e, bella. Splendido spettacolo che il teatro italiano deve valorizzare e distribuire dovunque. Lo spettacolo gode anche della partecipazione in voce di Graziano Piazza, le musiche da Mulholland Drive di Angelo Badalamenti, le video proiezioni Gianluca De Paquale.

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