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Cinema & Teatro

Lecce, in scena la storia di Carlotta Paiano ‘La Dea Trans’, icona degli anni Ottanta

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Martedì 4 dicembre al teatro Politeama di Lecce anteprima nazionale del ‘La Dea Trans’, testo di Giuseppe Puppo

Quel giovane esuberante, e spensierato che animava con leggiadrìa e disincanto la Lecce di qualche decennio fa, non avrebbe mai potuto né immaginare né sperare che, proprio nella sua città, nel  teatro storico del capoluogo salentino, gli sarebbe stato tributato un giorno un omaggio degno e doveroso! La storia che verrà interpretata sarà anche un momento importante e necessario di riflessione universale sulle tematiche della solitudine e dell’emarginazione. Con un testo scritto e calorosamente voluto da Giuseppe Puppo, dopo che, nell’ agosto dello scorso anno, un suo articolo redatto a caldo per la morte improvvisa di Carlotta, fece il giro del web ed ebbe decine di migliaia di contatti in tutta Italia.

Nata  a Lecce come Carlo Paiano «frequentava gli ambienti del Fronte della Gioventù e i luoghi di ritrovo dei giovani di destra, come il bar Alvino», ricorda Leccecronaca.it, chiarendo che «la sua natura» non rappresentava un problema né per lei né per gli altri militanti. E così, prima che per le notti discoteca, per la fama nei locali, per l’apertura del negozio di abbigliamento in Versilia, Carlotta a Lecce era ricordata anche per aver salvato un sedicenne missino dai colpi di pistola di un commando della sinistra extraparlamentare. Era il 3 giugno 1977, Pino Rauti teneva un comizio in piazza Sant’Oronzo. Il commando iniziò a sparare. Il suo intervento «fu provvidenziale», scrive ancora Leccecronaca.it, per salvare il ragazzino «rimasto isolato, inseguito dai facinorosi del Movimento studentesco e di Lotta continua armati di pistole, chiavi inglesi e bottiglie molotov». Carlotta, allora ancora Carlo, arrivò a bordo del suo Ciao, caricò in sella il 16enne e se lo portò via prima che venisse raggiunto. «In molti la ricordano nelle notti d’estate nei locali versiliesi», ha scritto La Nazione. Qualcuno in Puglia la ricorda anche per il suo coraggio

Una vita contrassegnata da grande celebrità negli ambienti della movida culturale fiorentina, tanto da rappresentare un’icona negli anni ottanta, incurante della sua diversità transessuale. Poi la notizia della sua fine in solitudine lo scorso anno, quando grazie alla segnalazione di una parente dopo qualche giorno il suo corpo senza vita era stato ritrovato nella sua casa. Da qui a distanza di un anno Giuseppe Puppo di Leccecronaca.it, ne ha proposto la regia teatrale e il ruolo principale a Ivan Raganato per le sue caratteristiche di artista poliedrico e camaleontico. L’attore copertinese, infatti, oltre ad interpretare Carlotta ne “La Dea Trans”, ne curerà la regia. Con lui, in scena, gli attori della compagnia teatrale Scena Muta. E con la partecipazione dell’ editore Stefano Donno, della poetessa Chiara Evangelista, e della ballerina Alisia Mariano. Doppia sorpresa, due vere e proprie chicche, i contributi artistici di Max Persano e Nandu Popu. La produzione dello spettacolo, che si avvale del Patrocinio della Provincia di Lecce (un particolare ringraziamento al presidente Antonio Gabellone per la sensibilità dimostrata)  è targata Valerio Melcore, Vito D’Agostino e Scena Muta. Trucco, importantissimo nella fattispecie, affidato alla fotomodella e make up artist statunitense Linda Hand, una garanzia a livello internazionale. Costumi della stilista salentina Daniela Melcore. Service scenico di Alessandro Chiavacci.

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