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Italia

Le dimore storiche italiane, tesori da scoprire ogni giorno

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Intervista al presidente Moroello Diaz su Associazione Dimore Storiche Italiane 

Di Francesca Rossetti

Castello Procaccini - Chignolo Po PaviaRoma, 23 ottobre- Il Belpaese è conosciuto da sempre per le sue bellissime ville e castelli, spesso aperti al pubblico e molti dei quali di proprietà di famiglie nobili con una lunga tradizione storica alle spalle.  Associazione Dimore Storiche Italiane è la realtà più importante in questo senso ed ecco cosa ci racconta il Presidente Nazionale, Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini.

Presidente,  che cos’è Associazione Dimore Storiche Italiane, come nasce e chi ne fa parte?

 L’Associazione Dimore Storiche Italiane è un ente morale giuridicamente riconosciuto senza scopo di lucro. Questa importante Associazione, fondata nel 1977 e che da quasi 40 anni si propone di agevolare la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, è sorta grazie all’impegno e alla passione di alcuni proprietari, fedeli custodi di quello che si può senza alcun dubbio definire il più importante patrimonio storico-artistico Italiano. I nostri Soci, ad oggi oltre 4000, sono quindi  proprietari di beni immobili vincolati.

 

Quante dimore storiche esistono in Italia, sono di proprietà di famiglie nobili che ancora vi abitano?

 Oltre il 60 per cento dei beni culturali sono collocati nel nostro Paese e rappresentano non soltanto la sua memoria storica, ma altresì un’importante risorsa per il suo sviluppo economico. In Italia gli immobili vincolati sono oltre 20 mila e la maggior parte sono di proprietà delle famiglie che nel corso delle generazioni li hanno ereditati e ancora oggi vi abitano, ma che soprattutto – spesso con onerosi sacrifici – anche in virtù dell’attuale regime fiscale che regola gli immobili storico/artistici – li custodiscono e li mantengono integri. Purtroppo, il momento storico che il nostro Paese sta affrontando, ha evidenziato negli ultimi anni un’inversione di tendenza; alcuni proprietari, non essendo più in grado economicamente di garantire la salvaguardia e la valorizzazione della propria dimora sono a volte costretti, loro malgrado, all’alienazione del bene o – ancora peggio – all’abbandono dello stesso destinandolo così ad un inevitabile degrado.

  Quali attività ed eventi organizza l’Associazione? Ne fanno parte anche dimore straniere?

 I compiti statutari dell’Associazione prevedono essenzialmente la consulenza e l’assistenza giuridica, amministrativa, tributaria e tecnica a favore dei propri soci ai fini della salvaguardia, della conservazione, della valorizzazione, e della gestione delle dimore storiche; lo stabilire ed il mantenere appropriati rapporti con i competenti organi pubblici; collaborare con analoghe associazioni nazionali, estere, internazionali, ed in particolare con quelle europee aventi scopi similari  (l’ADSI è membro della HEH, European Historic Houses);- promuovere studi, ricerche ed iniziative dirette al conseguimento dei fini sociali; prospettare i mezzi per conseguire un più adeguato ordinamento legislativo nazionale ed europeo. Tra le attività più importanti che l’ADSI organizza, che non coinvolgono però dimore di altri paesi europei, ci sono le Giornate Nazionali che si svolgono ogni anno in primavera.

 Cosa sono le Giornate dell’Associazione e di cosa parla la Vostra rivista?

 Le Giornate Nazionali ADSI” è un’iniziativa nata per diffondere, fra il grande pubblico, una più ampia conoscenza di quella importante e consistente parte dei beni culturali del Paese, rappresentata dagli edifici di importanza storico-artistica, cui lo Stato ha apposto il suo vincolo a tutela della loro corretta conservazione ed utilizzazione. Sono migliaia le persone che ogni anno visitano cortili e giardini storici, assistendo spesso ad eventi culturali correlati quali mostre e concerti, grazie ovviamente alla disponibilità dei proprietari e all’impegno dei responsabili delle sedi regionali che si occupano dell’organizzazione dei vari eventi locali. Si tratta, è evidente, di iniziative volte a creare una maggiore familiarità dei cittadini con le bellezze storico-artistiche della propria città ed offrire ai turisti l’occasione per visitare luoghi che, in quanto privati, non sono sempre altrimenti accessibili. La rivista “Le Dimore Storiche” non viene più pubblicata dal 2010, in seguito ad una mirata scelta editoriale del Consiglio Direttivo. La stessa è stata sostituita, nel 2014 da un volume annuale denominato “12”; un progetto che sa di rinnovamento, originalità ed audacia. Il proposito è quello di offrire una nuova prospettiva sulle dimore storiche, raccontando quei dettagli, quegli elementi che in esse vivono e che sino ad oggi nessuno ha reso protagonisti. Finora sono state pubblicate due edizioni di “12”, la prima dedicata ai portali e la successiva ai restauri. E’ attualmente in corso d’opera la terza edizione – che verrà ultimata all’inizio del 2016 –  il cui tema portante sarà sempre quello del restauro.

 Che cos’è il Gruppo Giovani e quali convenzioni sono previste aderendo all’Associazione?

 Il Gruppo Giovani A.D.S.Ifa parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane e porta avanti gli stessi scopi sociali del Sodalizio: Custodire, Conservare e Valorizzare una dimora storica. E’ presente su tutto il territorio nazionale strutturato da un Coordinamento Nazionale ed un Coordinatore Nazionale; ad oggi i Soci sono circa 300, in età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’obiettivo è fornire ai futuri proprietari di edifici e parchi vincolati il know-how necessario per gestire e valorizzare un bene culturale privato, interfacciandosi con istituzioni, imprese pubbliche e private ed organizzando eventi mirati.

  Organizzate visite per scuole, università e stranieri?

 Al momento no, ma tra gli obiettivi futuri di ADSI vi è sicuramente quello di veicolare con sempre maggiore incisività la nostra immagine, anche attraverso l’organizzazione di eventi di questo tipo.

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