Lazio. Palestrina: per il sindaco Moretti il posto migliore dove mettere l’antenna è il cuore di Carchitti

Il Consiglio comunale boccia con un colpo di maggioranza lo spostamento dell’antenna, la voce della frazione resta inascoltata.

di Dario De Camillis

L’undici marzo 2022 viene bocciata da una maggioranza coesa nel mantenere lo status quo la mozione: “sospensione immediata dei lavori per l’installazione di un’antenna 5G in località Carchitti – via Lago di Levico e lo spostamento della stessa in un luogo più idoneo, privo di densità abitativa e ad una distanza appropriata dalle abitazioni e dai luoghi di maggiore frequenza sociale (scuole, parchi giochi, centri anziani e sociali)” presentata dall’opposizione con la voce del capogruppo del PD Manuel Magliocchetti che dichiara: «avrei avuto piacere di vedere espresse verso Carchitti la stessa partecipazione sentimentale e la stessa sensibilità che hanno contraddistinto il Sindaco Moretti in occasione dello spostamento delle antenne di Capranica Prenestina».

Moretti argomenta la sua quale l’unica scelta possibile, addebitando alla responsabilità del governo giallo-rosso l’aver varato una legge che depotenzia i Sindaci nella possibilità di gestire liberamente i processi legati allo sviluppo delle infrastrutture digitali, asserisce poi che, comunque, il provvedimento amministrativo interessato, essendo oramai concluso, non può essere modificato in alcun modo, se non attraverso l’istituto del ricorso giurisdizionale.

Interpellata sul tema dal primo cittadino, la segretaria generale, dott.ssa Daniela Glonfoni chiarisce che, in presenza di sopravvenuti motivi di pubblico interesse, ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento, o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, il provvedimento può essere revocato da parte dell’organo che lo ha emanato.

Partecipano, invitati in qualità di auditori, alcuni rappresentanti del comitato ”no all’antenna 5G a Carchitti” tra i quali il portavoce Paolo Cirillo che rileva :«mi rammarica che non sia stato assolutamente raccolto quanto indicato dalla volontà popolare che si è espressa con oltre 500 sottoscrizioni», prosegue poi, «continueremo il percorso intrapreso ribadendo che il nostro non è un No incondizionato ma solo relativo all’indicazione del sito, pertanto è chiaro non vogliamo la rimozione dell’antenna ma solo il suo spostamento in un luogo di minor impatto».

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