Arte & Cultura
L’Annunciazione di Antonello da Messina lascia Siracusa per andare nel capoluogo
Nonostante il decreto di inamovibilità firmato nel 2013 dall’assessore ai Beni Culturali Mariarita Sgarlata l’opera, molto fragile e restaurata nel 2008, è stata portata via da Palazzo Bellomo per una mostra a Palazzo Abatellis.
di Francesca Garofalo
Una querelle che lascia l’amaro in bocca con protagoniste la città di Siracusa e Palermo che, per tre giorni, hanno intrapreso una“battaglia” per spostare“L’Annunciazione”, una delle opere più famose dell’artista quattrocentesco Antonello da Messina, da Palazzo Bellomo a Palazzo Abatellis. A nulla sono servite le proteste ed i sit in delle istituzioni locali ed esperti d’arte perché ieri sera, il fragile olio su tela coperto da un involucro, ha lasciato su un carrellino la città aretusea. Il motivo? Una mostra che raccoglie altre celebri opere dell’artista che aprirà al pubblico domani fino al 10 febbraio del 2019. A disporne il trasporto, l’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa e l’istituto tecnico regionale dopo una perizia dell’opera. Nella documentazione iniziale, però, sono state riscontrate irregolarità per il trasferimento, tra cui l’assenza del parere della Sovrintendenza e dell’Istituto regionale del restauro. “Il quadro– ha dichiarato Paolo Giansiracusa, docente e critico d’arte, promotore della protesta pacifica – è del 1474, traumaticamente trasferito dalla tavola alla tela a causa dell’assoluta inconsistenza strutturale del supporto ligneo». L’assessore regionale Tusa ha posto fine alla polemica, sostenendo come lo spostamento delle opere viene effettuato con accortezza, dopo aver constatato l’assenza di rischi. A dar la propria opinione anche Vittorio Sgarbi, il quale ha riferito come il prestito della tela sia una grande opportunità per Siracusa e che, oltre la questione dello stato di salute dell’opera, le motivazioni riguardano ben altro. Una scelta che, a parere di tanti, avrebbe assunto un risvolto politico più che artistico.