Cinema & Teatro
L’altro buio in sala, l’eternità del cinema nella passione di chi lo ama
Si è svolta a Roma, presso lo storico cinema Farnese, sala cult della Capitale che si affaccia nella magnifica piazza di Campo de Fiori, la prima nazionale di L’altro Buio in sala, opera riuscitissima di Ciro Formisano
di Isabel Russinova
Si è svolta a Roma, presso lo storico cinema Farnese, sala cult della Capitale che si affaccia nella magnifica piazza di Campo de fiori dove troneggia la statua possente e magnetica di Giordano Bruno, la prima nazionale di L’altro Buio in sala, opera riuscitissima di Ciro Formisano, già autore di L’esodo, interessante film di denuncia sociale candidato ai nastri d’argento (2018), evento organizzato da Francesca Piaggianelli (Roma Arte Eventi). L’ altro buio in sala, prodotto da Luca Rossi con la sua TVM e Rai Cinema, racconta la settima arte nel nostro paese attraverso la storia di alcune tra le più importanti sale cinematografiche, quattordici spazi storici che restituiscono non solo la fotografia del nostro cinema ma soprattutto quello della società italiana da quando c’è il cinema, e di come esso stesso si è adattato, plasmato, trasformato, arricchito o impoverito, illuminato o spento per obbedire alle necessità dei tempi e poter continuare a splendere, anche in forme diverse, anche con numeri diversi ma comunque per restare il cinema, rifugio dei sognatori, magia e alchimia di immagini e luci capaci di curare l’anima, di incoraggiare, di insegnare la vita come anche la morte tramite le storie e le memorie che sa raccontare e questo lo deve solo alla passione di chi lo ama e basta.
Quattordici sale che esistono e resistono attraverso le generazioni, anche da padre in figlio, da nonno a nipote, quattordici sale che aprono le loro porte agli italiani che si lasciano incantare, da nord a sud della nostra penisola, quattordici sale dove ieri come oggi esiste una sola regola: proteggere il cinema. Esercenti cinematografici fieri, coraggiosi e instancabili come temerari caposaldi di una resistenza inaffondabile. C’era chi li additava a paladini di un cinema invisibile, che però ha fatto sognare e ora resta ancora lì pronto ancora a regalare la stessa magia anche alle giovani generazioni che lo cercano.
La cineteca di Bologna e quella di Milano, custodi di tanti capolavori, il piccolo cinema Baretti e il Verdi di Torino che resiste grazie allo stoica passione della coppia che lo gestisce, il Mignon di Mantova, la sala delle Provincie di Roma, il Giometti di Riccione, lo stesso Farnese di Roma, che ha saputo ritagliarsi, con la sua intrepida e originale programmazione, il podio di sala esclusiva e ancora la sfida della sala Don Bosco, il Cinema Aquila e la volontà di Mimmo Calopresti, Domenico Vitucci e ancora il Vittoria di Napoli con il suo patron, il mitico avvocato de Simone, il cinema Mexico di Milano, altra sala speciale come il suo condottiero Antonio Sancassani. Ciro Formisano, poeticamente ci accompagna a conoscerli, a scoprire le loro emozioni che ci emozionano, i loro ricordi che ci riscaldano, i loro sogni che ci esaltano, come quello struggente e meraviglioso di Silvano Agosti e il suo, e grazie a lui anche nostro, Azzurro Scipioni. L’altro buio in sala, il cinema ci aspetta.