Attualità
La Storia è da rispettare- History is to be respected
La Storia è da rispettare
Recentemente sono andato in un luogo che ha un significato particolare, non solo a livello personale, ma anche a livello nazionale, e persino internazionale.
L’Abbazia di Montecassino ha svolto un ruolo importante nella Cultura e la Storia della nostra penisola, e poi dell’Europa stessa, dalla sua fondazione da san Benedetto da Norcia nel 592. Infatti, vi sono sepolti sia lui che sua sorella santa Scolastica.
La distruzione dell’Abbazia dai bombardieri e l’artiglieria durante i lunghi mesi di battaglia tra il 1943 e maggio del 1944 portò a uno sforzo enorme da parte del paese per ricostruirla, che fu il riconoscimento del bisogno di rispettare la nostra Storia. Per fortuna, i soldati tedeschi, anche se per motivi propagandistici, salvarono una grande parte dell’enorme Patrimonio Culturale e Storico del luogo.
Oltre alla distruzione di millecinquecento anni di Storia dell’Abbazia, quelle battaglie rasero al suolo anche la città antica di Cassino.
Inoltre, per quella stessa serie di battaglie attorno l’Abbazia ci fu anche un altro lascito e durante la visita abbiamo saputo che, come altre mete turistiche in Italia, i turisti che ci vanno durante le loro vacanze, e, purtroppo, non solo turisti internazionali, non trattano il nostro passato con la serietà e il rispetto che merita.
Difatti, nel territorio di quelle terribili battaglie ci sono ben cinque cimiteri militari, i primo quattro sono quello dei caduti italiani a Mignano Monte Lungo, il francese a Venafro, quello dei soldati del Commonwealth Britannico a Cassino stessa, e quello dei tedeschi nella frazione di Caria.
Il quinto cimitero è il cimitero polacco, indubbiamente quello più imponente non semplicemente perché appena sotto l’Abbazia, ma perché si trova nel punto dove fecero l’ultimo assalto alle rovine lasciate dai bombardamenti e ci vuole poco per capire i motivi per cui ci furono tanti morti e feriti.
Tristemente, quei mesi tragici videro anche l’inizio degli stupri di massa di italiane, anche di ragazze giovanissime, da parte dei soldati coloniali francesi, immortalati nel libro “La Ciociara” di Alberto Moravia che diventò poi il film con lo stesso nome del regista Vittorio de Sica, premiato con l’Oscar a Sofia Loren come migliore attrice protagonista.
Non riesco ad andare a Montecassino senza visitare il cimitero polacco, non per via della sua bellezza, ma le oltre mille tombe di soldati polacchi caduti per liberare non solo l’Italia, ma che combattevano anche perché speravano che quella battaglia, insieme alla altre combattute insieme agli Alleati, sarebbe stato un passo verso la liberazione della Polonia che era stata divisa tra la Germania nazista e l’Unione Sovietica in seguito all’infame Patto Ribbentrop Molotov del 1939, che portò all’invasione di quel paese il 1° settembre 1939, che fece scoppiare la Seconda Guerra Mondiale, che risulterà poi più grande della prima che molti speravano sarebbe stata “la guerra per porre fine a tutte le guerre”.
Quel sogno si realizzò solo nel 1989.
Purtroppo, nel corso della visita al cimitero, quando abbiamo parlato con la custode abbiamo saputo che fin troppi dei turisti si comportano in un modo indegno per un luogo del genere.
Certo, molti avranno capito che i luoghi di culto hanno regole di comportamento, e soprattutto su come vestirsi, ma troppo spesso vanno in questi cimiteri senza pensare che la serietà, e particolarmente il rispetto, per il sacrifico dei soldati sepolti in quei luoghi dovrebbe indicare come affrontare la visita.
Infatti, d’estate non è raro vedere turisti in costume da bagno arrivare, e persino con cani al guinzaglio, come se un cimitero fosse un parco nazionale invece di un luogo per ricordare e onorare quei giovanissimi soldati che diedero le loro vite durante episodi essenziali della nostra Storia.
Purtroppo, per quanto sia stato triste sentirlo, non è stata una sorpresa, perché abbiamo visto turisti comportarsi in modo irriverente in luoghi importanti perché pensano che pagare il biglietto vuol dire fare quel che vogliono, ignorando che quel biglietto aiuta a coprire le spese enormi per conservare gli innumerevoli tesori nel nostro paese.
Ho visto turisti toccare con le mani opere d’arte, reperti archeologici e documenti, senza rendersi conto che sono pezzi unici che raccontano ogni tappa del nostro passato che illustra, in ogni modo possibile, la nostra Storia.
Ma la nostra Storia, e questo vale per ogni paese, non è soltanto un elenco noioso di episodi e nomi di persone più o meno importanti.
La Storia è importante perché, senza capire il nostro passato, non solo non capiamo chi siamo, non sapremmo nemmeno capire cosa fare per creare un futuro migliore.
Ciascuno di noi ha sentito moltissime volte che “chi dimentica il passato è condannato a riviverlo”, e non è affatto una frase banale, bensì una verità profonda che vediamo fin troppo spesso.
Basta una domanda per capirlo. Quante volte abbiamo visto missioni internazionali per “portare pace” a paesi in crisi che finiscono troppo presto e, di seguito, vediamo ripetuto lo stesso ciclo di episodi politici che costringono nuovi interventi per “portare pace” di nuovo agli stessi paesi?
Ed è solo nell’imparare le lezioni di luoghi come l’Abbazia di Montecassino, e i cinque cimiteri militari che la circondano, che potremo capire quel che bisogna fare per agire nel miglior modo possibile nel futuro.
Siamo in grado di farlo? Spero di si, ma solo se cominciassimo a trattare la nostra Storia per come merita merita e non più come dettaglio inutile per la nostra vita, o attrazione da fotografare per mettere sulle proprie pagine social…
History is to be respected
I recently went to a place that has a particular meaning, not only personally, but also nationally, and even internationally.
The Abbey of Montecassino has played an important role in the Culture and history of the peninsula, and then of Europe itself, since its foundation by Saint Benedict of Norcia in 592. In fact, both he and his sister, Saint Scholastica, are buried there.
The destruction of the Abbey by bombers and artillery during the long months of battle between 1943 and May 1944 led to a huge national effort to rebuild the Abbey, which was recognition of the need to respect our history. Luckily, the German soldiers, even if for propaganda reasons, saved a large part of the enormous Cultural and Historic Heritage of the place.
In addition to the destruction of one thousand five hundred years of Abbey history, those battles also razed the ancient city of Cassino to the ground.
Furthermore, that same series of battles around the Abbey also left another legacy and during the visit we found out that, like other tourist destinations in Italy, tourists who go there during their holidays, and unfortunately not only international tourists, do not treat our past with the seriousness and respect it deserves.
In fact, in the territory of those terrible battles there are no less than five military cemeteries, the first four being the cemetery of the Italian fallen in Mignano Monte Lungo, the French one in Venafro, that of the soldiers of the British Commonwealth in Cassino itself, and that of the Germans in the hamlet of Caria.
The fifth cemetery is the Polish Cemetery, the most impressive not just because it is just below the Abbey, but because it is at the point where they made their final assault of the ruins left by the bombings and it takes little to understand why there were so many dead and wounded.
Sadly, those tragic months also saw the start of the mass rapes of Italian women, even very young girls, by French colonial soldiers, immortalized by the book “La Ciociara” (Two Women) by Alberto Moravia, that then became the film of the same name directed by Vittorio de Sica, which won the Oscar for Best Actress in a leading role for Sophia Loren.
I cannot go to Montecassino without visiting the Polish cemetery, not because of its beauty, but because of the more than a thousand graves of Polish soldiers who fell to free Italy, and who fought also because they hoped that that battle, along with the others fought with the Allies, would have been the first step towards the liberation of Poland that had been divided between Nazi Germany and the Soviet Union following the infamous Ribbentrop Molotov Pact of 1939 that led to the invasion of that country on September 1st, 1939 which triggered the Second World War, which then became much bigger than the first that many hoped would have been the “War to end all wars”.
That dream only came true after the fall of the USSR in 1989.
Unfortunately, during the visit to the cemetery, when we spoke with the custodian, we found out that too many tourists at the cemetery behave in a manner unworthy of such a place.
Of course, many would have understood that places of worship have rules of behaviour, and, above all, of how to dress, but all too often they go to these cemeteries without thinking that seriousness, and especially respect, for the sacrifice of the soldiers buried there should indicate how to approach the visit.
Instead, in summer it is not uncommon to see tourists arriving in swimming costumes, and even with dogs on leashes, as if a cemetery were a national park instead of a place to remember and honour those very young soldiers who gave their lives during fundamental episodes of our history.
Unfortunately, as sad as it was to hear this, it was not a surprise, because we have seen tourists behave disrespectfully in important places because they think that paying for the ticket means doing what they want, ignoring the fact that the ticket helps to cover the huge cost of preserving the truly countless treasures in our country.
I have seen tourists touching works of art, archaeological artifacts, and documents without realizing that they are unique pieces that tell every stage of our past, illustrating, in every way possible, our history.
But our history, and this applies to every country, is not just a boring list of episodes and names of more or less important people.
History is important because, without understanding our past, not only do we not understand who we are, we would not even know what to do to create a better future.
Each one of us has heard many times the saying “Those who forget the past are condemned to relive it”, and it is not at all a trite phrase, but a profound truth that we see all too often.
One question is enough to understand this. How many times have we seen international military missions to “bring peace” to countries in crisis that end too soon and, then we see the same cycle of political episodes repeated, forcing new interventions to “bring peace” to the same countries again?
And it is only by learning the lessons of places like the Abbey of Montecassino, and the five military cemeteries that surround it, that we will be able to understand what needs to be done to act in the best way possible in the future.
Can we do this? I hope so, but only if we start to treat our history as it deserves, and no longer as useless details in our lives, or as attractions to be photographed and put on our social media pages…