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Italia

La Rocca di Angera, paradiso delle meraviglie storiche

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Intervista ad alcuni responsabili della Direzione

Di Francesca Rossetti

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Le Isole Borromee, paradiso acquatico sul Lago Maggiore, hanno un fiore all’occhiello straordinario ed unico al mondo: la Rocca di Angera, ed ecco cosa ci raccontano in merito alcuni responsabili della Direzione.

Come nasce la Rocca di Angera e com’è composta al suo interno?

La Rocca di Angera si erge maestosa su uno sperone di roccia che domina la sponda meridionale del Lago Maggiore. In posizione strategica per il controllo dei traffici, fu proprietà della casata dei Visconti, originaria del Verbano, e nel 1449 fu acquistata dai Borromeo, cui ancor oggi appartiene.  La Rocca racconta, nelle sue diverse parti, questa lunghissima storia e gli importanti restauri condotti in questi anni stanno restituendoci un monumento tra i più interessati del Medio Evo italiano ed europeo. Basti citare la Sala della Giustizia con i suoi magnifici affreschi, ma anche le fantasmagoriche tappezzerie affrescate, in epoca trecentesca, nella Torre di Giovanni Visconti.”

 Quali eventi si organizzano e quali famiglie nobili vi hanno abitato?

La Rocca di Angera fu di proprietà della famiglia Visconti. Da quasi seicento anni è entrata nel patrimonio dei Principi Borromeo, che da alcuni decenni sta sottoponendo ad un restauro integrale. Avendo scelto di farne un importante attrattore per il turismo culturale e familiare.”

 A chi appartiene oggi e dove si trova?

Appartiene alla famiglia Visconti ed è collocata nella parte meridionale del Lago Maggiore.”

Come nasce il Museo della Bambola e del Giocattolo, quanti esemplari raccoglie e da dove provengono?

A popolare oggi molte delle sale della Rocca sono migliaia e migliaia di bambole e automi. Qui per volontà della principessa Bona Borromeo è stato loro dedicato quello che è il più importante museo italiano, ed uno dei più rilevanti al mondo.  Si va da bambole di alta epoca, meravigliose per i loro vestitini e per la perfezione delle sembianze, a Barbie. Sono bambole di diversi Paesi e non mancano i pezzi unici, come le cosiddette Bambole Reali di manifattura inglese. Poi tutto ciò che è intorno alle bambole: le loro case, i cambi di abiti, gli accessori, li giocattoli delle bambole, l’intero “mondo della bambola”, e dei bambini di ieri e di oggi. Talvolta sono pezzi unici perché creazioni in un unico esemplare di artisti, oppure perché gli unici ad essere sopravvissuti.  Provengono dalle collezioni personali della Principessa Borromeo e da acquisti e acquisizioni che lei stessa ha personalmente decise per fare di questo suo museo un luogo unico al mondo. La sua passione e la cura che la Principessa riserva alla sua Collezione, hanno fatto sì che altri collezionisti italiani e non solo abbiano destinato a questo Museo le loro collezioni. Come, ad esempio, la collezione di Automi, tutti funzionanti, unica del suo genere, donataci di una collezionista francese. Importante per la storia della pubblicità industriale è anche la collezione di camion giocattolo della Lazzaroni, anch’essa pervenutaci dal suo proprietario.  Ma questo regno delle Bambole è tutto da scoprire, per tornare bambini e per viaggiare nella storia del costume di almeno due secoli.”

 Quali eventi sono organizzati per le scuole?

La Rocca di Angera vi invita a scoprire il proprio patrimonio storico-artistico con dei percorsi ludico-didattici pensati appositamente per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado.

Laboratori didattici

E’ ora di imparare mettendo in gioco la propria curiosità e creatività! Con le  attività laboratoriali le scuole ripercorrono le tematiche legate al castello e ai suoi musei attraverso una presentazione multimediale e una visita guidata interattiva; successivamente ogni ragazzo libera la propria fantasia e inventiva creando un proprio progetto laboratoriale.

Visite Gioco e Percorsi Animati

La visita diventa esperienza, e dall’esperienza si sviluppa la creatività. Con i percorsi animati e le visite gioco i ragazzi diventano i protagonisti di un’attività interdisciplinare in cui la conoscenza della Rocca di Angera e dei suoi tesori avviene attraverso esperienze ludiche, giochi di ruolo e sperimentazioni creative.

Avventure in Costume

Chi dice che imparare è solo qualcosa di noioso e poco coinvolgente? Con le avventure in costume è possibile giocare e imparare allo stesso tempo: i ragazzi vengono travestiti e rivivono in prima persona le gesta degli impavidi eroi e dei personaggi leggendari che fino ad oggi avevate conosciuto solo tra le pagine dei libri scolastici. Il divertimento è assicurato!

Laboratorio di Falconeria

Nel corso dell’attività l’esperto falconiere e i suoi splendidi rapaci introducono le scolaresche alla conoscenza dell’antica arte della falconeria che ha visto cooperare falconieri e falchi dal medioevo fino ai giorni nostri. Apprenderete le antiche tecniche, realizzerete degli importanti accessori e parteciperete a prove interattive di falco al pugno.

Visite guidate al Castello e al Giardino Medievale

Durante il percorso guidato al Castello è possibile ripercorrere le vicende costruttive della Rocca e le storie delle famiglie che lo hanno abitato. Le visite guidate al Giardino Medievale fanno invece riscoprire l’universo sociale, culturale e simbolico di un’epoca che mai è tramontata.”

Che cos’è il Giardino Medievale?

È qualcosa che esula totalmente dagli schemi attuali di giardino. Per questo, chi lo visita – e sono molti gli appassionati richiamati dalla sua fama – la prima reazione è lo stupore.  Si ha la sensazione di trovarsi in uno spazio quasi abbandonato. Assolutamente diverso dai nostri giardini all’Isola Bella e all’Isola Madre.  Qui la natura ha ancora la possibilità di esprimersi secondo modalità e ritmi “naturali”. Sui prati crescono fiori spontanei, esattamente com’era mille anni fa. Qui non si trova alcuno dei fiori che all’epoca certo non potevano esserci, come ad esempio i tulipani introdotti in Europa solo molti secoli più tardi.  Affascinano le colture delle erbe. Quelle medicinali, innanzitutto. Ma anche quelle per dare colore ai tessuti o per lavare il bucato. Poi il Giardino dei Principi, dove crescono varietà antichissime di rose e fiori; il frutteto e l’orto dove sarebbe inutile cercare pomodori, patate, kiwi o mele Golden. Dove è possibile cogliere vecchie varietà di mele, susine e pere, le more, i fichi. Come avrebbe fatto una castellana del Medio Evo.”

 Per le conferenze sul Medioevo collaborano personalità importanti?

Più che di semplici conferenze, che pure proponiamo, vengono organizzate occasioni di confronto e laboratori. Perché per noi è importante che chi viene alla Rocca si senta coinvolto e vada via avendo non solo ascoltato cose interessanti ma anche imparato a “fare” qualcosa. Si tratti di saponi fatti manualmente ricorrendo alle erbe, di liquori antichi, o di carte fatte a mano. O di riscoprire nel giardino, con un esperto, le centinaia e centinaia di le erbe spontanee che si possono mangiare e che, oltre che essere saporitissime, hanno anche virtù oggi dimenticate. Tutto questo e molto altro si ospita qui nei mesi estivi. Quando la Rocca accoglie, e coccola, i suoi visitatori.”

Davvero un Paradiso delle meraviglie tutto da scoprire e per informazioni www.borromeoturismo.it

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