La marijuana arriva a Wall Street

Un’ azienda canadese per la prima volta ha quotato la sostanza stupefacente in borsa.

di Vito Nicola Lacerenza

La compagnia canadese Cronos, produttrice di marijuana, è stata quotata in borsa sul NASDAQ (Associazione Nazionale degli operatori dei titoli con quotazione automatizzata) . E’ la prima volta che un’azienda specializzata nel commercio della droga leggera arrivi a Wall Street: il cuore del mercato azionario mondiale in cui figurano alcuni dei principali nomi dell’economia statunitense con giri d’affari sull’ordine di centinaia di miliardi,come Apple, Microsoft, IBM, Facebook. Anche Cronos non è da meno: la marijuana canadese riesce a fruttare circa 200 miliari di euro l’anno grazie alla scelta di mercato fatta dal suo fondatore, Mike Gorenstein. «La coltivazione di Marijuana a scopo farmaceutico è la nostra priorità assoluta- ha spiegato Gorenstein- se dovesse verificarsi un calo di produzione della sostanza, allora la useremmo interamente per garantire le forniture di medicinali ai pazienti. In futuro, quando saremo pronti, cominceremo a produrre marijuana per uso ricreativo».

Non per i giovani americani però, almeno finché il consumo della droga leggera continuerà ad essere illegale negli USA, dove Cronos è solo quotata in borsa ma non può vendere nulla. Germania Israele Australia Canada ed altri Paesi, dove lo stupefacente non è vietato, rappresentano i principali mercati dell’azienda nordamericana. In altre parole Cronos ha il centro di produzione in Canada, il centro finanziario negli Stati Uniti e la stragrande maggioranza degli acquirenti oltreoceano. È così che la compagnia è riuscita ad arrivare a Wall Street senza  essere perseguitata dalla legge federale americana. Lo stesso Mike Gorenstein è statunitense e si è spostato in Canada solo per aggirare la normativa in materia di stupefacenti del suo Paese, ancora molto severa: basterebbe che Gorenstein effettuasse una transazione in contanti, per finire nel mirino dell’FBI (Ufficio Federale di Investigazione).