Attualità
La luce di Amadeus brilla nel firmamento di Sanremo 2022
L’edizione 2022 del Festival di Sanremo rientrerà a far parte sicuramente tra quelle di maggior successo nel ricordo del pubblico e il merito in gran parte lo si deve a lui, ad Amadeus.
di Isabel Russinova
L’edizione 2022 del Festival di Sanremo rientrerà a far parte sicuramente tra quelle di maggior successo nel ricordo del pubblico: gradimento e audience altissimo, buona qualità di proposte musicali, belle scenografie, firmate Gaetano e Maria Chiara Castelli con sguardo al futuro e nostalgia del passato, eleganza ed educazione sul palco, magnifica orchestra, grande professionalità, ospiti intelligenti, co-conduttrici fascinose e interessanti e, a parte qualche piccola, naturale sbavatura, evidenziata come sempre dai detrattori, personaggi essenziali nella narrazione di una kermesse così popolare, è stata praticamente una edizione perfetta.
Il merito in gran, gran parte lo si deve a lui, ad Amadeus, presenza scenica, simpatia, naturalezza, preparazione, energia luminosa che comunica affidabilità, infonde tranquillità, rassicura e accoglie, mai troppo avanti, né troppo indietro, calibrato in ogni situazione e nonostante tutto mai stucchevole e bravo nel voler mettere in rilievo il made in Italy, nella scelta degli ospiti, nella valorizzazione dei nostri campioni dello sport, nel far sentire l’orgoglio dell’eccellenza italiana.
Alcuni dei momenti che hanno caratterizzato le serate resteranno sicuramente tra le pagine della buona televisione e anche nella storia della canzone italiana, sicuramente la bellissima Lettere al di là del mare, la canzone di Massimo Ranieri, tra i nostri più completi e grandi artisti e anche O forse sei tu di Elisa, bel talento e personalità, memorabili inoltre le performance di Morandi -Giovanotti, Berté-Achille Lauro, compresa la bella lettera indirizzata a Bertè da Lauro e anche Grignani, Irama, con la mia vita tra le dita, canzone cult proposta dalla voce e il volto masticato e bello di Grignani che va inserito tra grandi del nostro pop, la performance ha colpito e non sarà dimenticata e ancora, la voce straordinaria di Iva Zanicchi con l’omaggio a Milva, e poi l’apertura con i Maneskin, orgogliosamente e meritatamente International e la sentita interpretazione della loro Coraline.
Inoltre il successo di questo Festival continuerà nei tormentoni estivi, nelle classifiche, nelle discoteche, nei nostri fischiettii mattutini senza trascurare nessuna delle canzoni in gara.