Diritti umani
La Commissione nazionale Donne e Parità Lidu onlus. – FIDH affronta con forza il tema della crescente violenza sulle donne
Una Commissione Nazionale Parità, nata per approfondire le tematiche di maggior rilievo per la difesa e la tutela dei Diritti delle Donne, oggi universalmente riconosciuti eppure difficilmente applicati e rispettati dalla società.
Di Maricia Bagnato Belfiore
Questa Commissione ha deciso di approfondire le tematiche di attualità più discusse dall’opinione pubblica e dai mass-media iniziando con quelle legate alla VIOLENZA sulle Donne ( tema affrontato già nel 2015,anno in cui non sono state trascurate altre problematiche come lo stalking ed il mobbing). Il nostro lavoro di monitoraggio sulle statistiche nazionali e sulle modifiche adottate dal nostro sistema giuridico per rispettare gli impegni internazionali assunti dall’Italia in materia, ha portato alla decisione unanime di continuare ad approfondire le cause di misoginia diffusa e dell’aumentata violenza fisica psicologica, sessuale ed economica , reati quotidianamente evidenziati dalla cronaca televisiva e dalla gogna mediatica dell’esplorazione su Internet.
La violenza sulle donne, nei suoi vari aspetti, appare trasversale alle classi sociali,a livello di istruzione, condizioni di lavoro, età , usi e tradizioni locali ed estere, subìte da parte dei partners o dagli stessi parenti. Si tratta di ogni tipo di violenze fisiche, sessuali, psichiche ed economiche, perpetrate su donne , quasi sempre separate o scappate da casa. Per tutti è un fenomeno grave, una persecuzione continua ed altalenante, atta intenzionalmente a creare disorientamento ed insicurezza ad alto livello di gravità. Oggi più di 7 milioni di donne sono vittime di VIOLENZA: il 30% di loro ha subìto il trauma di chi sente la propria vita a rischio , il 68% ha compreso pienamente quali gravi situazioni dovrà affrontare, se resterà in vita, mentre soltanto il 28% ha riportato ferite e mutilazioni varie.
Perciò l’Italia ha avuto più di un richiamo, sia dall’UE che dall’ONU, per i suoi ritardi nell’aderire alle Convenzioni Internazionali e nel mettere in atto le misure previste: la sensibilità della gente comune e della classe politica su un problema di dimensioni così inquietanti fa riflettere sul reale livello di civiltà e progresso raggiunti, non solo dal nostro Paese ma anche dagli altri d’Europa. Ma le “belle leggi” che sono state approvate nel nostro Paese, come in altri, considerati Stati Democratici “strenui difensori dei Diritti Umani” , specialmente per il sostegno di tutti i Diritti fondamentali, che sono i principali ed elementari Diritti dettati dalla Dichiarazione Universale del 1948 a sostegno della dignità delle donne e del rispetto dovuto a tutti gli esseri umani, NON BASTANO più se non c’è una forte convinzione ed un deciso impegno dei soggetti pubblici ed enti privati, tutti coesi per lottare contro il dilagare di VIOLENZE che sono certo inaccettabili ed appaiono assurde per la lesione della Dignità umana.
Nonostante il SILENZIO di molte vittime di violenza, le DENUNCE sono in aumento-addirittura del 400%- ma resta enorme il sommerso, per cui si può dare un’interpretazione positiva, soltanto per la piccola e significativa espressione di consapevole conoscenza dei Diritti Umani. La COMMISSIONE PARITA’ della LIDU Lega Italiana Diritti dell’Uomo si rende portavoce ed elemento attivo contro la lesione dei Diritti delle Donne, ben consapevole della necessità di potenziare questa grande sfida in una società allo sbando, nella speranza di riuscire a raccogliere le forze di politica delle donne rendendole consapevoli dei loro diritti e potenziando le loro risorse personali, specialmente quando solidarietà e concretezza sono atti per riacquistare tutta la propria autostima, autentica fonte di recupero per un completo rinnovamento individuale.