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Salute

La Cisl Medici Lazio chiede chiarezza sulla mascherina ‘tossica’

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La richiesta della Cisl Medici Lazio di urgenti chiarimenti sulla distribuzione al personale sanitario di DPI-mascherine recanti sulla confezione le dicitura “For Medical Use Prohibited” – “Non Medical Usage – “Non medical” ed altro analogo significato.

La Cisl Medici Lazio, con pec del 5 aprile indirizzata alla Regione Lazio, ha chiesto urgenti chiarimenti sulla distribuzione  al personale sanitario di DPI-mascherine recanti sulla confezione le dicitura “For Medical Use Prohibited” – “Non Medical Usage” – “Non medical” ed altro analogo significato.
Infatti nonostante sia passato ormai moltissimo tempo da quando nei primi mesi del 2020 la carenza di mascherine era drammatica, ancora oggi a distanza di oltre un anno dalla prima fase della pandemia perdura la distribuzione di DPI recanti in confezione tali dichiarazioni.
La Cisl Medici, a tutela della salute e sicurezza dei propri iscritti e degli operatori sanitari, ha pertanto chiesto una specificazione di appropriatezza di tali DPI nel contrasto alla diffusione del contagio della infezione da Sars CoV2 ed ha chiesto alla Regione Lazio di indicare se tali DPI sono conformi ed appropriati all’uso negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie.

Qui di seguito il testo della pec a firma del segretario generale Cisl Medici Lazio Dott. Luciano Cifaldi

Roma, 5 aprile 2021

L’organizzazione sindacale CISL MEDICI LAZIO con sede in Roma, in persona del suo segretario generale del Lazio Dott. Luciano Cifaldi, dichiara in premessa di avere più volte affrontato la problematica della sicurezza degli operatori sanitari ed in particolare evidenzia a titolo esemplificativo e non completamente esaustivo:

Con mail pec del 11 marzo 2020 indirizzata a vari soggetti istituzionali e  avente ad oggetto “”Richiesta di dotare di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) FFP2 e/o FFP3 gli operatori sanitari e di valutare la opportunità di eseguire tamponi al personale venuto in contatto con soggetti COVID 19 positivi”.
Con mail pec del 17 marzo 2020 indirizzata a vari soggetti istituzionali e avente ad oggetto “Atto di significazione diffida in merito alla richiesta di dotare di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) FFP2 e/o FFP3 gli operatori sanitari e di valutare la opportunità di eseguire tamponi al personale venuto in contatto con soggetti COVID 19 positivi e contestuale diffida ad adempiere. – Richiesta adozione di opportuni provvedimenti.
Con mail pec del 23 marzo 2020 indirizzata a vari soggetti istituzionali e avente ad oggetto  “Richiesta di urgenti chiarimenti ed invito ad ottemperare agli obblighi derivanti dal D.Lgs. n. 81/2008 e ss.ii.mm.”

Con l’invio di questa mail odierna, della quale si chiede il numero di protocollo, la Cisl Medici Lazio chiede urgenti informazioni in merito alla distribuzione ancora ad oggi al personale sanitario di DPI-mascherine recanti sulla confezione le dicitura “For Medical Use Prohibited” – “Non Medical Usage – “Non medical” ed altro analogo significato.

Perdurando ancora ad oggi la distribuzione di DPI recanti in confezione tali dichiarazioni, la Cisl Medici, a tutela della salute e sicurezza dei propri iscritti e degli operatori sanitari, chiede una specificazione di appropriatezza di tali DPI nel contrasto alla diffusione del contagio della infezione da Sars CoV2 .

In particolare la Cisl Medici Lazio chiede di indicare se tali DPI sono conformi ed appropriati all’uso descritto nelle Procedure ed Istruzioni Operative adottate ai vari livelli dalle ASL e dalle Aziende Sanitarie Ospedaliere ed Ospedaliero-Universitarie.

Considerata l’urgenza di un chiarimento della problematica posta all’attenzione, al fine di un sereno svolgimento delle attività lavorative quotidiane, la CISL MEDICI LAZIO, come sopra rappresentata nella sua qualità di portatrice di interessi collettivi del personale dalla stessa rappresentato,  auspica un sollecito riscontro.  

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