Arte & Cultura
Kyenge, immigrato che lavora è risorsa, il nemico è l’evasore
Ministro all’Integrazione interviene al convegno‘Cittadinanza e integrazione: esperienze a confronto’ , organizzato dall’Ambasciata Britannica in Italia in collaborazione con l’American University of Rome
Roma, 30 ottobre – “Il nostro nemico è chi non rispetta i diritti delle persone, chi non rispetta le regole e questo non c’entra nulla con il colore e l’etnia delle persone” così il ministro Kyenge intervenendo stamane al convegno ‘Cittadinanza e integrazione: esperienze a confronto’, organizzato dall’ambasciata britannica di Roma in collaborazione con The American University of Rome . «Bisogna spiegare alla gente che chi ‘ruba’ un posto all’asilo non è l’immigrato che paga le tasse ma l’evasore» ha spiegato il ministro all’Integrazione ai presenti ponendo l’accento sulla centralità del ruolo italiano in Ue in tema di immigrazione. In Italia sono 900mila i giovani costretti a vivere con il permesso di soggiorno, il 12,6% sul totale, pur essendo immigrati di seconda generazione, “non a caso” dice Kyenge – “ per la prima volta è nato un vero ministero all’Integrazione”. Durante il convegno voluto dall’ambasciata britannica è stato fatto vedere il trailer di un docufilm dal titolo ’18 ius soli’, che racconta il dramma che vivono nel nostro Paese i figli di immigrati che, nati in Italia, non possono acquisire la cittadinanza. “ Una via crucis burocratica, – ha detto Vladimiro Polchi, moderatore del convegno e giornalista di Repubblica, – “ quella affrontata da questi giovani. Per combattere il razzismo bisogna fare i conti con la multiculturalità considerando la diversità un fattore di crescita per tutta la popolazione. La Bossi Fini pone solo questioni di ordine pubblico”. Kathleen Doherty dell’Ambasciata Usa ha specificato come il 13% dei cittadini americani provengono da altri paesi. Ma portano sviluppo e talento nuovo ed in Usa le loro attività hanno creato 200mila posti di lavoro, motivo per cui la presidenza di Barack Obama si sforza sempre di finanziare nuovi progetti dedicati al ricongiungimento familiare, alla cultura e allo studio a favore di questi individui.