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Arte & Cultura

Ivan Simonini e Aurelio Lavatura a Tamo-MalfAttori, L’Inferno a Ravenna

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Mercoledì 18 novembre 2015 alle ore 18.00 nel Complesso di San Nicolò

Museo Tamo - LUCIFERO - Inferno, Canto XXXIV (cm 151 x 101)Ravenna, 14 novembre – Mercoledì 18 novembre 2015 alle ore 18.00 nel Complesso di San Nicolò in via Rondinelli 2 a Ravenna nella Cavea di Tamo-MalfAttori, Ivan Simonini terrà una conversazione sul tema L’Inferno a Ravenna con l’obiettivo di dimostrare che gli ultimi 96 canti della Divina Commedia sono stati scritti da Dante nella città bizantina. Nel corso della conversazione, Aurelio Lavatura reciterà i seguenti versi del Poema:  1-42 del Canto XXVIII del Purgatorio; 82-126 del Canto XIV del Purgatorio; 36-54 del Canto XXVII dell’Inferno; 70-142 del Canto V dell’Inferno. L’iniziativa (ingresso gratuito) è promossa dagli “Amici di RavennAntica”.

Aurelio Lavatura, geometra per titolo di studio ma poi operatore turistico e attualmente commerciante di professione, ancora non si spiega perché a scuola non gli abbiano fatto fare la Divina Commedia di cui non conosceva pressoché nulla fino a qualche anno fa, quando nacque casualmente una bella discussione con il figlio Alessandro sul Canto III dell’Inferno: “Per me si va nella città dolente…”. Da lì un interesse sempre crescente per Dante tanto che oggi Aurelio Lavatura conosce praticamente a memoria tutta la Divina Commedia. Negli ultimi anni ha svolto numerose e molto apprezzate recite dantesche in varie località di Ravenna e della Romagna e non solo.

Ivan Simonini, come assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ravenna dal 1988 al 1991, ha promosso la nascita della Fondazione Flaminia che in quel triennio riportò a Ravenna l’Università con i nuovi corsi di laurea in Beni Culturali e Scienze Ambientali. Come scrittore ha tra l’altro pubblicato: La basilica degli specchi. Ravenna e i ravennati nella letteratura universale (1993), Il soldino. Paradossi e profezie (2005). Intervistato da Chiara Giacobelli, assieme ad altri 15 personaggi emiliano-romagnoli, per il libro Emilia Romagna. Una visione artistica (2014), ha lanciato la proposta di realizzare nel 2021 il sogno di Dante di essere incoronato poeta nel suo “bel San Giovanni”: portando per un giorno a Firenze le ossa del Poeta, dopo accurata ricognizione da effettuarsi con le più avanzate tecnologie contemporanee disponibili presso i laboratori universitari ravennati.

Attualmente è presidente delle Edizioni del Girasole.

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