Ambiente & Turismo
Italia sempre più colpita da alluvioni e trombe d’aria
Il cambiamento climatico travolge anche il nostro Paese. E’ urgente correre ai ripari
di Alessandro Cammareri
Nelle ultime settimane abbiamo potuto vedere in alcune regioni del sud Italia, e ora anche del nord, quali siano stati i problemi creati dalla forte ondata di maltempo che ha colpito il nostro paese. In molte regioni, come per esempio in Campania, ci sono state violente trombe d’aria e alluvioni che hanno provocato gravi danni ai residenti delle zone colpite. Come anche in Liguria e Piemonte in questi ultimi giorni. In tutto questo ci si interroga sul fatto che tutti questi strani fenomeni ambientali non siano causati dal cambiamento climatico.
In tutto il Sud Europa, Italia inclusa, ricorda l’Iss ( l’Istituto Superiore di Sanità), i cambiamenti climatici stanno causando un aumento degli eventi meteorologici estremi con ondate di calore, piogge intense alluvioni e allagamenti costieri. A questi si associa un peggioramento della qualità dell’aria e il rischio incendi aggravato dalla siccità.
Il cambiamento climatico infatti è già in atto ed è destinato a continuare: le temperature sono in aumento, l’andamento delle precipitazioni sta variando, ghiaccio e neve si stanno sciogliendo e il livello medio del mare si sta innalzando a livello globale. È molto probabile che il riscaldamento sia, per la maggior parte, dovuto all’aumento delle concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera dovuto alle emissioni antropogeniche. I cambiamenti climatici inoltre stanno già avendo un impatto anche sulla nostra società soprattutto a livello economico: i danni alle case, alle infrastrutture e alla salute umana impongono elevati costi alla società e all’economia dei nostri paesi, a partire dalle ingenti perdite per i settori trainanti del nostro paese che dipendono fortemente dalle temperature e dai livelli precipitazionali come l’agricoltura, la silvicoltura, l’energia e il turismo che risultano particolarmente colpiti. Oltre questo si osservano già alcuni cambiamenti nella distribuzione di determinate malattie trasmesse dall’acqua e dai vettori di malattie e la ricomparsa di agenti infettivi precedentemente endemici (tra i quali il poliovirus, presente in paesi limitrofi e il bacillo della tubercolosi) e l’arrivo di nuove malattie esotiche trasmissibili come Dengue, Chikungunya, Zika, Febbre del Congo-Crimea.
Il cambiamento climatico è probabilmente la più grande sfida che l’umanità deve affrontare, con effetti profondi e drammatici su persone, ambiente ed economia. Ma cosa può accadere senza le opportune azioni correttive da attuarsi nell’immediato? L’agricoltura potrebbe perdere il 30% del suo valore entro il 2050. 500 milioni di piccole imprese agricole ne pagherebbero le gravi conseguenze; il numero di persone a cui mancherà l’acqua almeno un mese all’ anno salirà da 3,6 miliardi a 5 miliardi nel 2050; la crescita del livello del mare e l’aumento di violente tempeste, forzerà lo spostamento di centinaia di milioni di persone verso l’interno, con costo stimato in più di 1000 miliardi di dollari ogni anno, solo per il periodo da oggi fino al 2050; più di 100 milioni di persone scenderanno sotto il livello di povertà già entro il 2030. È chiaro quindi quanto sia importante affrontare nel presente il tema dei cambiamenti climatici sia dal punto di vista sociale che economico riducendo in maniera drastica tutte le attività dell’uomo in particolar modo la combustione di carbone, gas e petrolio che sono la causa principale dell’inquinamento ambientale.