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Incendio della EcoX di Pomezia: la pubblica accusa recepisce le richieste di rinvio a giudizio dell’ONA

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Domani al Tribunale di Velletri l’udienza di discussione

A seguito dell’esposto denuncia su EcoX di Pomezia, inoltrato per volontà del presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Avv. Ezio Bonanni, relativo al devastante incendio avvenuto sulla via Pontina vecchia il 5 maggio 2017, a seguito del quale sono state avviate le indagini del procuratore della Repubblica di Velletri, domani, al Tribunale di Velletri, G.u.p. Dott. Gilberto Muscolo, si terrà l’udienza sul rinvio a giudizio ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, così come richiesto da ONA, che si costituisce parte civile per assicurare alla giustizia tutti coloro che, immemori della condizione di rischio, hanno contaminato l’ambiente e procurato lesione al bene più prezioso, costituito dalla salute, e che vede imputati l’ECO X s.r.l., ECO SERVIZI PER L’AMBIENTE S.r.l., e il sig. Antonio Buongiovanni.

«L’ONA rivestirà un ruolo attivo nel procedimento penale in pieno sostegno dell’operato del PM, Dott. Luigi Paoletti, e quindi insisterà perché ci sia il rinvio a giudizio sia di Buongiovanni che delle società per i reati di incendio colposo (artt. 423 e 449 c.p.), inquinamento ambientale colposo (artt. 452 bis e 452 quinquies c.p.), omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, aggravata dall’aver provocato un disastro (art 437, co. 2, c.p.), attività di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256 d. lgs. n. 152/2006), nonché per omissione di norme sul Testo Unico sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (d. lgs. n. 81/2008), in particolare per avere omesso di designare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, di nominare il Medico competente per la sorveglianza sanitaria, di provvedere alla valutazione dei rischi aziendali», dichiara Bonanni.

All’epoca dei fatti relativi al devastante rogo nel deposito di carta e plastica e altri materiali riciclati che, a causa di una nube nera sprigionatasi dallo stabilimento, ha tenuto con il fiato sospeso tutta la provincia e la stessa capitale, il presidente ONA, a fronte delle rassicurazioni dell’allora Ministro della Salute Lorenzin, dalla trasmissione TGCom24 aveva lanciato un appello per un immediato intervento delle autorità a causa della condizione di rischio amianto facendo naufragare il tentativo di sottacere la presenza della fibra killer e costringendo il Ministro della Salute, interrogato dalle forze di opposizione, a smentirsi. Solograzie al tempestivo intervento dell’unità di crisi dell’ONA, guidata da Antonio Dal Cin, con la consulenza dei Prof. Giancarlo Ugazio e Luciano Mutti, già lo stesso giorno sono state diramate le raccomandazioni alla popolazione consistenti nell’uso di maschere, nel divieto assoluto di mangiare frutta e verdura prodotta entro i 5 km e di bere l’acqua dei pozzi, e l’attenta pulizia di terrazzi e balconi.

Per permettere a tutte le vittime di ottenere il risarcimento di tutti i danni attraverso la costituzione di parte civile nel procedimento penale è attivo il numero verde dell’ONA e lo Sportello SOS tutela vittime EcoX, coordinato dal Sig. Antonio Dal Cin, raggiungibile al n. 800 034 294, email osservatorioamianto@gmail.com.

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