Attualità
In aumento decessi ed incidenti gravi per uso incauto dei monopattini elettrici
Monopattini elettrici: il rispetto delle regole di buon senso, oltre che delle leggi, per scongiurare incidenti gravi e letali
di Damiana Cicconetti
I monopattini elettrici sono uno dei mezzi più usati nel nostro Paese e, invero, nel mondo intero. Tuttavia, la loro utilizzazione “selvaggia” è causa di numerosi incidenti, gravi e finanche letali: la media dei decessi è di uno al mese; mentre l’incidenza degli incidenti più gravi continua a verificarsi ovunque ma, soprattutto, nelle grandi città, quali Roma e Milano.
Senza dubbio, spostarsi per la città col monopattino elettrico è un metodo veloce e pratico, oltre che ecologico ed economico, soprattutto per i pendolari, grazie alla semplice portabilità ed ai costi relativamente contenuti.
Non bisogna, d’altro canto, dimenticare di prestare massima attenzione al fattore sicurezza.
Pertanto, per guidare in tranquillità, è necessario seguire regole dettate dal bon senso, prima ancora che dalla legge.
Così alla legge del febbraio 2020, in fase di sperimentazione fino al luglio del 2020, ha fatto seguito, nell’aprile del 2021 la “Discussione Parlamentare in materia di circolazione di monopattini a propulsione elettrica” e, infine, l’attuale Legge Infrastrutture, in vigore dal 20 novembre scorso.
E, nel frattempo, diverse società del settore continuano ad adoperarsi per pubblicizzare e propinare ancor di più l’utilizzo di monopattini elettrici e non solo.
Ad esempio, la Zig Zag Sharing che, in sostituzione del modello termico Tricity, a breve renderà disponibili motorini elettrici più leggeri, oltre a garantire l’impiego di energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili per la ricarica.
Zig Zag Sharing, piattaforma per la condivisione di scooter, ha appena annunciato l’ampliamento della sua flotta su Roma: una tappa che porterà 500 nuovi scooter nella Capitale, oltre a segnare il passaggio al full electric.
Alla luce dell’accordo ora siglato con Go-Sharing, azienda olandese ed operatore di scooter Sharing, tutti i mezzi presenteranno il marchio condiviso Zig Zag-Go Sharing e potranno essere noleggiati e gestiti tramite l’app Zig Zag.
Inoltre, grazie all’accordo con Energy company Pulsee, è garantito l’impegno di energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili per la ricarica della flotta Zig Zag.
Ma l’obiettivo di Zig zag è ancora più ambizioso: desidera raggiungere la presenza di 1.500 scooter elettrici in Bike Sharing e free floating.
Tuttavia, al di là dell’esistenza di società sì valide, impegnate a portare a termine i loro importanti progetti, persiste il problema della sicurezza di chi utilizza i loro mezzi, visto che continuano a verificarsi incidenti fatali a bordo dei monopattini elettrici: incidenti la cui pericolosità sfugge agli occhi dei fruitori di tali mezzi, non certo perché inadatti all’uso per cui sono nati, bensì per l’inosservanza di regole, soprattutto di buon senso.
In effetti, per poter guidare in sicurezza bisogna fare affidamento sì alle leggi del codice della strada dedicate ai monopattini, in continua evoluzione e perfezionamento ma, prima ancora, essere prudenti e rispettosi.
Del resto, l’epoca Covid ha cambiato tutto: i mezzi pubblici, ad esempio, è/sarebbe opportuno evitarli ancor oggi; tant’è che sono a tutt’oggi a capienza ridotta. Pertanto, con la ripresa degli spostamenti e di ogni attività, è divenuto fondamentale spostarsi utilizzando mezzi di trasporto veloci e soluzioni alternative alle auto. Soprattutto in città a traffico sostenuto quali Roma, Milano e non solo.
E se non vi è dubbio che l’auto privata resta il mezzo più sicuro, è ancor più vero che sono sorte soluzione altrettanto valide, da integrare con la prima e divenute altrettanto preziose.
Ecco, quindi, che le due o tre ruote divengono un’opportunità per molti: in primis i monopattini elettrici, pur senza dimenticare le biciclette a pedalata assistita, gli scooter, i mezzi a tre ruote ma anche bike e ride Sharing. In buona sostanza, tutto ciò che consente spostamenti rapidi sui percorsi quotidiani.
Per questo motivo è nata Urban Mobility, dalla competenza e dall’esperienza di Dueruote e Quattroruote: la nuova area comune ai siti delle tue testate dedicate ai paradigmi della recente mobilità metropolitana, in cui è possibile informarsi sul mezzo più adatto alle proprie esigenze, ottenendo dettagliate informazioni su come condurre nel traffico mezzi ancor oggi sconosciuti a molti, oltra a news su normative e sicurezza, ma anche approfondimenti su come sostituire la propria auto anziana, oppure sulla convenienza di noleggi a breve termine.
Del resto, i troppi incidenti sui monopattini elettrici non avrebbero non potuto comportare dibattiti sui nuovi mezzi di micro-mobilità, oltre alla nascita di nuove testate e società di produzione e commercio.
Quel che, di contro, continua ad esser carente è la mancanza di regole per la sicurezza: regole che magari esistono sulla carta ma non sono poi effettivamente seguite.
Una carenza che, in ogni caso, deve essere colmata, finanche dalla nascita di leggi che impongano misure più restrittive.
Gli stessi Sindaci delle grandi città avevano ribadito l’utilizzo di una normativa nazionale, perché “l’uso del monopattino elettrico è un far west. Senza regole nazionali si deve procedere da soli…”, come aveva detto, di recente, il Primo cittadino di Milano Giuseppe Sala.
La conferma viene ancora una volta dai dati raccolti dall’inizio di questo anno: le persone alla guida di monopattini elettrici che sono rimaste uccise continuano a non diminuire; risultano pari ad una (talvolta anche due) in un solo mese; senza considerare il numero ancor più elevato di coloro che rimangono vittime di incidenti gravi.
Evidente, quindi, che la rivoluzione verde della mobilità urbana continua ancor oggi a mancare di sicurezza.
Da qui le regole della vigente Legge Infrastrutture, entrate in vigore fin dal 20 novembre 2021:
- I mono-pattini elettrici possono circolare su strada pubblica ad una velocità non superiore ai 20 Km/h (prima 25 Km/h); velocità che scende a 6 Km/h in area pedonale.
- È obbligatorio installare sul mezzo il limitatore di velocità , tarando il limite a 20 km/h.
- I mono-pattini non possono essere più usati per trasportare cani, gatti ed altri animali e/o persone, oltre il conducente
- Non possono circolare sulle carreggiate extraurbane, né sulle strade urbane che hanno limiti di velocità più elevato di 50 Km/h né, ovviamente, sui marciapiedi o negli spazi riservati ai pedoni.
- I mono-pattini elettrici possono essere guidati a partire dai 14 anni.
- Il casco è obbligatorio, indipendentemente dall’età.
- Sono previste multe da 100 a 400 Euro per chi non rispetta le regole. La cifra sale a 800 Euro per chi ha un mezzo non idoneo alla circolazione. Se il monopattino è privo di luci la multa va da 50 a 200 Euro.
- Non esiste più l’obbligo di disporsi su un’unica fila: i monopattini possono procedere affiancati fino ad un massimo di due mezzi.
- È vietata la circolazione contro mano, ad eccezione delle strade dotate di ciclabili a doppio senso.
- Vige il divieto di sosta sui marciapiedi e fuori delle aree adibite a parcheggio.
- Vige altresì il sequestro del monopattino per chi trucca il motore.
- Frecce e stop sono obbligatori del 1 luglio 2022 per i monopattini nuovi; entro il 1 gennaio 2024 sarà obbligatorio anche per i mezzi che già circolano sulle strade.
- Vi è l’obbligo di indossare il giubbotto catarifrangente da mezz’ora dopo il tramonto fino all’alba, ovvero in galleria e, in generale, in tutte le circostanze in cui la visibilità è scarsa.
- I monopattini devono avere un clacson e la marcatura CE.
- Chi tra i 14 e i 18 anni non ha il patentino della moto dovrà prenderne uno apposito.
- Per tutti scatta l’assicurazione obbligatoria: l’idea è quella di formule da 20 a 25 Euro l’anno che coprano in caso di incidenti. Ad eccezione di quelli in Sharing, già coperti da Responsabilità civile RC.
- Ogni monopattino dovrà avere una sorta di targa per risalire al mezzo.
Per ciò che concerne l’obbligo del casco, vi è da considerare il problema dei monopattini in Sharing, rispetto ai quali è allo studio una tecnologia che permetterà di agganciare ad ogni monopattino condiviso un casco. Tuttavia, i tempi non sono brevi; né bisogna dimenticare l’ulteriore problema della presenza del Covid, che, al momento, comporta un’altra annosa questione: quella inerente la sanificazione.
Da ultimo, una considerazione logica ed evidente: al di là di prossime riforme, vigono regole di buon comportamento o – per chi preferisce – buon senso, da adottare sempre e indipendentemente da quanto previsto ex lege.
Niente allarmismi, dunque, ma solo un forte richiamo alla prudenza e alla sicurezza stradale.