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Arte & Cultura

Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto approda al Samsara Beach di Gallipoli

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L’artista torna nel Salento per una suggestiva performance collettiva. Al tramonto la presentazione del catalogo della mostra – curata da Manuela Gandini – ospitata dal Castello della città jonica che grazie al grande successo di pubblico e critica è stata prorogata sino al 25 ottobre

michelangelo_pistolettoLecce, 11 settembre – Sabato 12 settembre dalle 17 il maestro Michelangelo Pistoletto, uno tra i più importanti artisti contemporanei al mondo, torna a Gallipoli per una suggestiva performance collettiva. SamSara Beach ospiterà, infatti, un Terzo Paradiso davvero speciale al quale potranno partecipare tutti (unica richiesta quella di indossare una maglietta bianca e un costume da bagno). Il simbolo – ospitato in questi anni da centinaia di città sparse per il mondo – scaturisce da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito e si pone come opera relazionale. Tra i due cerchi opposti, assunti rispettivamente a significato di natura e artificio, viene inserito un cerchio centrale, a rappresentare il grembo generativo del Terzo Paradiso, ideale superamento dell’attuale conflitto tra natura e artificio. Il segno centrale diviene l’auspicio urgente di una risoluzione nel quale armonizzare le due parti. Dalle 19, inoltre, sarà presentato il catalogo della mostra “Michelangelo Pistoletto a Gallipoli”, personale dell’artista curata da Manuela Gandini, ospitata per tutta l’estate dal Castello di Gallipoli. Pittore e scultore, esponente della Pop Art, animatore e protagonista del movimento dell’Arte Povera, autore negli anni Sessanta e Settanta dei “Quadri specchianti” e degli “Oggetti in meno”, ideatore con Maria Pioppi, di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella, luogo di interazione tra l’arte, l’educazione, l’industria e la società, Michelangelo Pistoletto ha ideato per il Castello tre grandi installazioni site-specific (il Terzo Paradiso nella Piazza d’Armi, un labirinto di cartone e il tavolo specchiante LoveDifference nella sala ennagonale), che stimolano simbolicamente lo spazio di relazione tra le persone e la storia, riconnettendo il passato al presente. Grazie al grande successo di pubblico e di critica, la mostra – che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, prodotta dall’agenzia di comunicazioneOrione, che gestisce il Castello con la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari – è stata prorogata sino al 25 ottobre per dare la possibilità agli studenti delle scuole della provincia di ammirare le opere di Pistoletto. Domenica 13 settembre alle 18.30 l’artista sarà in Piazza Salandra a Nardò per un incontro con l’autore, attore e regista Alessandro Bergonzoni.Dopo il Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia, nel 2004 l’Università di Torino conferisce a Pistoletto la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l’artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 Pistoletto riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel dicembre 2012, capovolgendo la visione negativa della profezia Maya, si fa promotore del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, facendo realizzare – attraverso una rete di Ambasciatori – il Terzo Paradiso contemporaneamente in oltre 70 paesi del mondo. I materiali utilizzati sono innumerevoli e appartengono alla quotidianità: tappi di bottiglia, reti, torce, reperti storici, persone disabili, fiori, orti ecc. L’ubiquità del segno è possibile grazie alla crescente partecipazione di una rete di collaboratori, “ambasciatori del Terzo Paradiso”, e delle varie cittadinanze locali. Nel 2013, da aprile a settembre, è protagonista al Museo del Louvre di Parigi con la sua personale: Michelangelo Pistoletto, année un – le paradis sur terre. Nello stesso anno, l’artista riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura (il Nobel per l’arte) per mano del Principe Imperiare. L’artista è impegnato, sin dagli esordi, nell’elaborazione di un’arte socialmente attiva e dinamica. Una sala del castello ospita anche un temporary store di Made in Carcere che propone borse, accessori, custodie tech confezionati da donne detenute, utilizzando esclusivamente tessuti avanzati, materiali di recupero o riciclo che vengono combinati e rielaborati con creatività per dare loro una “seconda vita”. Chi compra da Made in Carcere sostiene un progetto rieducativo che fa bene all’ambiente. In occasione dell’inaugurazione della sua personale, il maestro Pistoletto ha trascorso circa un’ora nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce incontrando alcune delle sarte detenute. In quell’occasione l’artista ha raccontato loro del suo concetto universale del Terzo Paradiso lasciando un segno/ricordo sul muro del laboratorio. Inoltre il maniero di Gallipoli da qualche settimana è “in rete” con il Castello Aragonese di Otranto (dove sono allestite le mostre “Il sud e le donne” di Ferdinando Scianna, autore di straordinari reportage apprezzati in tutto il mondo, e “Il Grand Tour da Napoli ad Otranto”, a cura di Mario Congedo Editore e dell’Associazione Le Tradizioni Mediterranee) e con il Castello Carlo V di Lecce (che ospita la “Mostra Internazionale sulle Torture Medievali”). Presentando il biglietto intero acquistato in un castello si avrà diritto allo sconto di 1 euro sull’ingresso negli altri due. Castelli in rete è un progetto innovativo di marketing territoriale, unico nel suo genere, ideato da Luigi Orione Amato, Marina Quarta e Raffaela Zizzari, fortemente voluto dalle tre amministrazioni comunali e dai gestori degli antichi manieri, per cercare di ampliare la promozione del “sistema del castelli del Salento” triplicando le singole azioni promozionali, per valorizzare e sviluppare la conoscenza degli stessi beni, migliorando e diversificando l’attuale offerta culturale dell’intero territorio salentino.

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