Attualità
Il Santuario della colonia dei gatti di Torre Argentina
Fin dall’anno 1929 si è costituita a Roma, in Largo di Torre Argentina, una colonia di felini curati da volontari che si sono dovuti organizzare tra inevitabili problemi e mancanza di fondi… Difficoltà tutte superate, seppur a gran fatica, tanto che ancor oggi i gatti “residenti” sono ben 100
di Giordana Fauci
Roma è una città che ama non poco i gatti: se ne contano ben 300 mila e, di questi, 120 mila vivono in strada: è così accaduto che, spontaneamente, molti di quegli stessi felini hanno scelto di vivere in un luogo storico di straordinaria bellezza, in Largo di Torre Argentina, dove dall’anno 1929 è sorta una struttura ancor oggi perfettamente funzionante e che ne ospita un centinaio.
Dal 1929 i gatti di questa colonia hanno, perciò, incominciato ad essere alimentati a spese del Comune e, per la precisione, con razioni di trippa. Tuttavia dopo qualche anno l’insufficienza di risorse economiche e i conseguenti tagli di bilancio hanno comportato l’interruzione di tali spese. …Da qui, il noto detto “Non c’è trippa per gatti”.
Una delle più famose amanti della colonia di felini di Largo d Torre Argentina è stata la grande star Anna Magnani che si è prodigata non poco, sia per nutrirli che per curarli: a quanto pare l’attrice era solita trascorrere intere pause da lavoro tra i suoi amici. Anzi! Addirittura le stesse vacanze.
Oggi i gatti presenti nella colonia sono all’incirca 100: si tratta, quindi, della colonia di gatti più numerosa al mondo.
…Gatti che, guarda caso, hanno deciso di insediarsi nel cuore di Roma, proprio, laddove la storia insegna che fu ucciso Giulio Cesare.
Il sito della colonia felina di Torre Argentina si propone uno scopo che è impossibile non condividere: porre freno al randagismo, fenomeno ancor oggi dilagante.
Pertanto, Largo Argentina è divenuto noto anche come Centro di Promozione della Sterilizzazione, oltre che come Centro di Accoglienza per gatti randagi e in difficoltà.
Senza dubbio, ancor oggi, l’attività di accoglienza prosegue ma l’organizzazione è costretta a scegliere chi accogliere e chi no, perché le richieste sono notevolmente superiori alle reali possibilità, col risultato che si finisce per aiutare solamente i gatti anziani, malati ed handicappati; di contro si è costretti a non ospitare e, invero, ad escludere tutti gli altri, che non sono pochi.
Del resto, i volontari che si adoperano nella colonia felina di Largo di Torre Argentina si sono sempre dovuti battere per avere quel poco che hanno: solo nella metà degli anni ’90 hanno ottenuto uno spazio dotato di acqua ed elettricità, oltre che una linea telefonica.
…Un’iniziativa – quella di questa importante organizzazione – sorta all’inizio anche grazie ai preziosi consigli di una turista inglese, particolarmente impegnata nella tutela di questi animali.
…Un’iniziativa che ha, poi, portato alla raccolta di fondi che durano ancor oggi e sui quali la stessa organizzazione non può non contare.
I gatti, dunque, a tutt’oggi, possono contare su un locale in cui sono curati e presso il quale viene stoccato il cibo raccolto dalle stesse volontarie.
…Volontarie che, a gran fatica, hanno ottenuto il locale ma non anche un bagno all’interno dello stesso e che, perciò, faticano ancora pur non abbattendosi… Anzi!
Non demordono e, al contempo, non sono soddisfatte, perché vorrebbero fare molto di più per quei molti mici sprovvisti di un tetto, di cibo e cure.
Pertanto si adoperano finanche fornendo consigli per chi ha il tempo e la voglia di occuparsi della cura di quei gatti che non riescono ad ospitare loro.
Il primo è distribuire i pasti ad ore fisse, posizionandolo in “stazioni di rifornimento” al riparo da sole e pioggia, assicurandosi altresì che siano sempre presenti acqua e coperte pulite per garantire il riparo dalle rigide temperature invernali.
Fondamentale, poi, resta il problema della sterilizzazione, per evitare la crescita incontrollata e così evitare il proliferare della riproduzione dei felini.
Ecco perché i volontari e, invero, i “gattari” continuano ad occuparsi di raccolte fondi, al contempo organizzando mostre, vendite di calendari e Cat Pride, al fine di sensibilizzare chiunque.
…Non a caso la colonia felina di Largo di Torre Argentina rappresenta una sorta di Nazioni Unite per gatti: un’area sacra divenuta ufficialmente il “Santuario dei gatti” e, perciò, divenuta nota nel mondo intero.