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Il presidente Pasquale Tridico trasforma le gravi carenze dell’INPS in un vero thriller

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Continua la vicenda INPS con scuse inaccettabili del presidente dell’Ente Tridico al Tg1. A giustificazione della grave violazione della privacy emersa stamane con i profili di utenti resi pubblici, il Numero Uno dell’Inps ha affermato: “avevo allertato da giorni  Governo,  Polizia Postale e Servizi Segreti di attacchi hacker sulla piattaforma per le richieste bonus”

Il presidente del’INPS fa rima con il suo nome ‘Tri…dico’ nel senso che ne ha dette tre al Tg1 una peggio dell’altra. Pur riconoscendo la gravità dell’impossibilità di presentare le domande per il bonus di 600 euro ai lavoratori autonomi, ammette anche lo scambio di schede che stamane avevamo verificato, quando è stato evidente che ognuno poteva accedere ai dati sensibili di chiunque. Secondo quanto riferisce Tridico dal piccolo schermo l’Inps sta subendo attacchi innumerevoli di hacker (?) e lui avrebbe allertato già da diversi giorni il Governo, la Polizia Postale ed addirittura i Servizi Segreti. Insomma, un vero thriller in cui la vera vittima sarebbe la stessa Inps. In seguito a tali dichiarazioni due le ipotesi: se l’enfasi usata da Tridico fosse solo una tattica giustificatoria, allora è chiaro che con superficialità  non ha tenuto conto del carico che il server dell’Inps avrebbe subìto da tutta Italia allo scoccare dell’ora x. Se al contrario quanto affermato dal presidente dell’Ente erogatore dei bonus fosse vero, allora la nostra Polizia Postale ed i nostri Servizi Segreti sarebbero poco ‘competenti’  in materia di hacker. Fatto sta che stamane sono andati in giro i dati sensibili di una popolazione già fortemente provata dall’emergenza coronavirus e, soprattutto, l’Inps si è fatta inconsapevolmente e superficialmente carico di violazione della privacy.

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La conseguenza potrebbe essere che qualche malfattore si sia impossessato dei dati di qualcun altro, chiamasi furto di identità, e non andiamo oltre perché è chiaro a chiunque cosa questa evenienza può comportare. In ogni caso viene difficile pensare che i nostri Servizi Segreti possano essere così ‘incompetenti’ visto che siamo famosi nel mondo per la nostra Intelligence. Senza andare a scomodare cotanta Istituzione, il presidente Tridico avrebbe dovuto prevenire un tale disastro nel quale, lo ricordiamo, sono venute a mancare tutte le forme di controllo ed organizzazione logistica. La piattaforma utilizzata per la raccolta delle richieste è una diretta responsabilità dell’INPS che dovrebbe avvalersi di fior fiore di informatici, l’operazione ‘richiesta bonus’ è fallita miseramente mettendo anche in piazza i dati degli utenti, chi pagherà per questa violazione che rappresenta  un reato perseguito dalla legge?

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