Attualità
Il Partito neonazista in Germania finisce nel mirino degli 007

Gli estremisti di destra hanno inasprito i loro toni contro la comunità ebraica e cercano di creare un fronte anti-democratico con movimenti xenofobi.
di Vito Nicola Lacerenza
Nei giorni scorsi il partito di estrema destra tedesco Alternativa per la Germania (AfD) è finito nel mirino dell’Ufficio Federale per la Protezione Costituzionale (BfV), un’istituzione creata per difendere il sistema democratico del Paese dopo la caduta del regime nazista. Ad aver allarmato la BfV è stata l’insistenza con cui i leader di AfD hanno minimizzato la tragedia dell’Olocausto, definendolo “un semplice crepuscolo della lunga storia tedesca durata mille anni”. Ma, oltre alle dichiarazioni antisemite, a preoccupare gli osservatori dell’Ufficio Federale Tedesco è stato il fatto che, negli ultimi tempi, il partito di destra AfD si è avvicinato sempre più ad alcuni movimenti neonazisti di respiro nazionale e internazionale: PEGIDA, l’unione dei “nazionalisti tedeschi contro l’islamizzazione dell’occidente” e Movimento Identitatio, che ha come obiettivo quello di “riunire tutti i patriottici di razza bianca”.
La vicinanza di queste associazioni neonaziste ad Alternativa per la Germania rischia di compromettere seriamente la vita democratica tedesca, visto che AfD rappresenta la seconda forza politica del Paese ed è il primo partito d’opposizione. Per questo, l’Ufficio Federale per la Protezione Costituzionale sta considerando l’ipotesi di lanciare una maxi operazione di intelligence per tenere sotto controllo i neonazisti ed, eventualmente, intervenire contro di loro se le circostanze lo richiedessero. Per ora, i servizi segreti tedeschi dovranno limitarsi a monitorare i membri di AfD attraverso l’uso di microspie e il dispiegamento di agenti sotto copertura. L’annuncio di tale operazione, oltre ad aver destato timore tra i leader di estrema destra, ha scosso gli stessi elettori di AfD, la maggior parte dei quali risiedono nelle regioni dell’ex Germania dell’est, dove la crisi economica ha colpito più duramente la popolazione.