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Attualità

Il mondo della produzione di immagini continua a trasformarsi

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La RED Digital Cinema acquisita da parte della Nikon è un  segnale di quanto il mondo della produzione di immagini e di audiovisivi stia ulteriormente trasformandosi con la crescente presenza dell’Intelligenza Artificiale.

 di Alexander Virgili

La recente acquisizione da parte della Nikon, del 100% della società RED, una giovane e innovativa società californiana fondata nel 2005 e specializzata nella produzione di videocamere digitali, ha attirato l’attenzione di molti. La RED Digital Cinema produce telecamere professionali, ha innovato il settore dei sensori e detiene il brevetto di un formato specifico di file di registrazione a colori di alta qualità, già molto utilizzato in note produzioni hollywoodiane. L’acquisizione è un ulteriore segnale di quanto il mondo della produzione di immagini e di audiovisivi stia ulteriormente trasformandosi, nella scia della digitalizzazione e con la crescente presenza dell’Intelligenza Artificiale. La Nikon Corporation, è una multinazionale giapponese con sede a Tokyo, specializzata nel settore della fotografia e dell’ottica di precisione, fondata nel 1917, ed è nota per le sue politiche commerciali vincenti ma conservatrici, come dimostra la longevità dell’attacco F delle sue fotocamere, utilizzato ininterrottamente dal 1959, che ha creato il più grande sistema di ottiche intercambiabili della storia della fotografia (la sola Nikon ha commercializzato oltre 400 obiettivi con questo attacco).

Se la Nikon, un colosso storico della fotografia che è stato il riferimento indiscusso, per mezzo secolo, della fotografia professionale 35mm ha deciso di acquistare una società piccola ma molto innovativa è un chiaro segnale che l’innovazione e il dinamismo risultano vincenti, specialmente in fasi di accelerata trasformazione dei mercati e delle tecnologie.  Le aspettative verso l’Intelligenza Artificiale oramai crescono e si dilatano in varie direzioni. Non c’è dubbio che la generazione di immagini create con l’intelligenza artificiale abbia sconvolto l’intero mondo della comunicazione visiva, dalla fotografia all’illustrazione, al video: è ormai evidente. Ed è pure chiaro che una componente molto ampia della filiera produttiva sarà coinvolta e trasformata in profondità. Ci saranno cambiamenti nel mercato che porteranno molte persone a rimanerne al margine, se non si muoveranno verso l’aggiornamento professionale e tecnico che possa portare almeno a integrare l’IA nel proprio processo creativo e produttivo.  Ciò non solo vale per i singoli operatori e produttori ma anche per la maggior parte delle strutture e società che gravitano attorno al settore dell’immagine.  Anzitutto le agenzie stock di immagini che potrebbero apparire come vecchie biblioteche in un’epoca di consultazione e produzione digitale. Poi i laboratori per la stampa collegati alle agenzie di pubblicità, con difficoltà per il grande formato poiché sinora le immagini create dall’IA sono a bassa risoluzione.

Le produzioni di software e applicazioni per le immagini, sia amatoriali che professionali, e gli studi di post-produzione, forse tra i più penalizzati, visto che l’IA aggira e supera le difficoltà di realizzare immagini con le caratteristiche desiderate. Stesso discorso per gli studi che realizzano effetti speciali per il cinema e le produzioni televisive, così come il mondo delle animazioni e una parte delle produzioni video-cinematografiche. Anche le agenzie di pubblicità dovranno modificare le usuali procedure di produzione di immagini così come la ricerca e uso di modelli/e, visto che si potranno “creare” artificialmente i volti più fotogenici per date campagne pubblicitarie, facendo a meno di persone fisiche. Tutto ciò ha però pure un risvolto in un certo senso positivo, sarà necessario concentrare le competenze e il tempo sulla cultura visiva, la lettura e scrittura delle immagini più che alla tecnica di realizzazione. Correttamente è stato osservato che l’intelligenza artificiale realizza immagini, non le crea, sono e saranno le menti delle persone a creare, chiedendo all’IA di realizzare.

Si lavorerà con l’IA, piuttosto che restare passivi spettatori di essa, come a volte si ritiene.    Se nel 2022 la produzione di immagini tramite intelligenza artificiale ha iniziato a trasformare la fotografia, nel 2023 tale produzione è diventata una sorta di moda.  Il gigante del software Adobe e persino i fornitori di foto stock come Getty e Shutterstock hanno lanciato strumenti di conversione del testo in immagine, l’intelligenza artificiale generativa è diventata quasi inevitabile in molte forme di arte visiva e sta trovando sempre più posto nei flussi di lavoro dei fotografi.  Negli ultimi due anni, i generatori di immagini AI hanno prodotto risultati migliori e il numero di strumenti si è moltiplicato. Ha anche preso le mosse la reazione, con i primi strumenti che potrebbero aiutare i fotografi a proteggere il loro lavoro dall’utilizzo di intelligenza artificiale e procedure per distinguere immagini vere da quelle artificiali. I passi avanti tecnologici sono pure stati molti, migliorando la qualità delle immagini artificiali, i nuovi modelli principali hanno fatto enormi progressi in termini di affidabilità e qualità dei risultati, in particolare per quanto riguarda il fotorealismo.

I software DALL-E 3, Midjourney V6 e Imagen 2 di Google possono tutti produrre immagini molto più realistiche rispetto ai loro predecessori, migliorando illuminazione, gesti e capelli, realizzando immagini molto più convincenti, rendendo difficile se non impossibile distinguere alcune immagini generate dall’intelligenza artificiale dalle foto.   I progressi nella qualità delle immagini ha addirittura fatto ipotizzare che in un futuro non lontano l’IA possa diventare una alternativa all’assunzione di un fotografo, per lo meno in alcuni settori della fotografia (quali still life, moda e pubblicità).  Dal 2023 vari produttori di software stanno immettendo sul mercato del software che in alcuni casi si integra con alcuni dei software più comuni esistenti nel campo dell’immagine, potenziandone le possibilità e gli strumenti verso l’IA. Come intuibile, ci sono tipi di fotografie di prodotto in cui la generazione di immagini tramite IA ha perfettamente senso, ad esempio la generazione di sfondi può far risparmiare grandi quantità di tempo e investimenti necessari per allestire una scena con gli oggetti di scena e i contesti ambientali desiderati.

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